Sul piano della fattibilità tecnica, a partire dai risultati dalle prove di compostaggio e pellettizzazione svolte a livello sperimentale, si può concludere che la possibilità di densificare, attraverso pellettizzazione, la frazione solida dei liquami zootecnici è verificata. Il prodotto può essere realizzato ottemperando alle caratteristiche richieste dal mercato e dagli utilizzatori finali e nel rispetto delle disposizioni di legge; restano però delle criticità e delle incognite circa la possibilità di renderlo completamente standardizzato. Come emerso anche dalle prove sperimentali, le difficoltà maggiori si riscontrano nel monitoraggio dei parametri di compostaggio, nel controllo dei livelli di metalli pesanti e nella regolazione del contenuto di umidità del materiale, in fase pre- e post-pelletizzazione. La visita presso alcune realtà aziendali, già operanti nel settore dei fertilizzanti pellettati, ha tuttavia confermato l'impossibilità in alcuni casi, di scongiurare a priori una certa aleatorietà che caratterizza i processi di produzione. Effettuando una valutazione globale dei costi e dei benefici dell'idea imprenditoriale è emerso che all'interno della realtà agricola la realizzazione di un sito di compostaggio per la produzione di ammendante a partire dalla frazione solida separata dei reflui zootecnici è una scelta che, poste certe condizioni, può essere intrapresa e rivelarsi redditizia. In particolare l'azienda presa in esame presenta diverse condizioni di base favorevoli alla realizzazione del progetto imprenditoriale: i. la consistenza zootecnica aziendale è tale da permettere una gestione extra-aziendale dei reflui zootecnici; ii. l'impresa possiede già un pellettificio ed è dotata in buona parte delle strutture necessarie a stoccare i materiali; iii. la società ha già esperienza nella commercializzazione all'ingrosso iv. è un esempio di azienda agricola molto grande ed economicamente solida, può contare quindi su più garanzie per la copertura dei capitali investiti. Va sottolineato che pur presentando delle condizioni di partenza favorevoli, come dimostrato dall'analisi finanziaria, per portare avanti il progetto imprenditoriale sarà comunque necessario compiere gli adeguati investimenti in strutture e macchinari. Un'ultima considerazione può essere compiuta circa la prospettiva di coinvolgere in questa filiera di trasformazione del refluo altre realtà aziendali che attuino la separazione solido-liquido e il compostaggio. La gran parte degli allevamenti infatti è già dotata di separatori solido-liquido perciò con questo sistema di gestione non verrebbero richiesti altri investimenti. Inoltre le aziende "conferenti" il separato solido potrebbero essere maggiormente incentivate a prendere parte alla filiera qualora si intravedesse anche un'opportunità economica affianco all'opportunità di gestione extra aziendale del refluo zootecnico. In tal senso occorrerà definire i termini di collaborazione tra aziende, ipotizzando ad esempio, il raggruppamento nella forma del consorzio.
PRODUZIONE DI UN INNOVATIVO FERTILIZZANTE PELLETTATO A PARTIRE DALLA FRAZIONE SOLIDA DEI REFLLUI ZOOTECNICI (Relazione Finale)
Bagagiolo G;Cavallo E
2014
Abstract
Sul piano della fattibilità tecnica, a partire dai risultati dalle prove di compostaggio e pellettizzazione svolte a livello sperimentale, si può concludere che la possibilità di densificare, attraverso pellettizzazione, la frazione solida dei liquami zootecnici è verificata. Il prodotto può essere realizzato ottemperando alle caratteristiche richieste dal mercato e dagli utilizzatori finali e nel rispetto delle disposizioni di legge; restano però delle criticità e delle incognite circa la possibilità di renderlo completamente standardizzato. Come emerso anche dalle prove sperimentali, le difficoltà maggiori si riscontrano nel monitoraggio dei parametri di compostaggio, nel controllo dei livelli di metalli pesanti e nella regolazione del contenuto di umidità del materiale, in fase pre- e post-pelletizzazione. La visita presso alcune realtà aziendali, già operanti nel settore dei fertilizzanti pellettati, ha tuttavia confermato l'impossibilità in alcuni casi, di scongiurare a priori una certa aleatorietà che caratterizza i processi di produzione. Effettuando una valutazione globale dei costi e dei benefici dell'idea imprenditoriale è emerso che all'interno della realtà agricola la realizzazione di un sito di compostaggio per la produzione di ammendante a partire dalla frazione solida separata dei reflui zootecnici è una scelta che, poste certe condizioni, può essere intrapresa e rivelarsi redditizia. In particolare l'azienda presa in esame presenta diverse condizioni di base favorevoli alla realizzazione del progetto imprenditoriale: i. la consistenza zootecnica aziendale è tale da permettere una gestione extra-aziendale dei reflui zootecnici; ii. l'impresa possiede già un pellettificio ed è dotata in buona parte delle strutture necessarie a stoccare i materiali; iii. la società ha già esperienza nella commercializzazione all'ingrosso iv. è un esempio di azienda agricola molto grande ed economicamente solida, può contare quindi su più garanzie per la copertura dei capitali investiti. Va sottolineato che pur presentando delle condizioni di partenza favorevoli, come dimostrato dall'analisi finanziaria, per portare avanti il progetto imprenditoriale sarà comunque necessario compiere gli adeguati investimenti in strutture e macchinari. Un'ultima considerazione può essere compiuta circa la prospettiva di coinvolgere in questa filiera di trasformazione del refluo altre realtà aziendali che attuino la separazione solido-liquido e il compostaggio. La gran parte degli allevamenti infatti è già dotata di separatori solido-liquido perciò con questo sistema di gestione non verrebbero richiesti altri investimenti. Inoltre le aziende "conferenti" il separato solido potrebbero essere maggiormente incentivate a prendere parte alla filiera qualora si intravedesse anche un'opportunità economica affianco all'opportunità di gestione extra aziendale del refluo zootecnico. In tal senso occorrerà definire i termini di collaborazione tra aziende, ipotizzando ad esempio, il raggruppamento nella forma del consorzio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.