In queste brevi note tenterò di tratteggiare i lineamenti dell'architettura fortificata di matrice federiciana, articolando il testo secondo alcuni piani tematici che non potendo essere confinati all'interno di una limitata area geografica, sono stati estesi all'intero Regnum Siciliae, nell'ambito del quale il caso della Basilicata si distingue per alcune specificità, legate soprattutto alla sua storia e alla sua geografia.L'architettura federiciana in Italia meridionale a partire dalla fine del XIX secolo è stato oggetto di studio di storici dell'arte medievale di fama nazionale nazionali ed internazionale. Il sincretismo, la variegata realtà dell'architettura federiciana, nonché la particolare temperie culturale nella quale essa è maturata, ha suggerito da sempre le più svariate ipotesi sul suo sviluppo e le sue origini.Le varie proposte di lettura si sono divise tra chi ha sostenuto un certo goticismo di importazione e chi invece ha puntato sulla 'facies' classica. Se Bertaux traccia i lineamenti di un 'gotico-levantino', il tedesco Haseloff, sulla base di dati documentari, pone in evidenza i rapporti storici, culturali e artistici con il mondo cistercense. A questi si aggiungono i contributi di Geymüeller e Krönig. Il primo cerca di scoprire nell'arte federiciana, attraverso una fusione del gotico con il classico, gli elementi in nuce di uno stile proto-rinascimentale. Il secondo, da una parte riconosce il contributo autoctono, dall'altro dedica un'attenzione particolare verso il mondo bizantino e orientale. Infine, c'é chi, come Brhuns, orienta le proprie argomentazioni per dimostrare affinità di carattere tipologico e funzionale tra i castelli del Mezzogiorno d'Italia con quelli della Germania
Il castello di Lagopesole nel contesto dell'architettura dell'Italia meridionale nel segno di Federico II. Brevi note
Nicola Masini
2015
Abstract
In queste brevi note tenterò di tratteggiare i lineamenti dell'architettura fortificata di matrice federiciana, articolando il testo secondo alcuni piani tematici che non potendo essere confinati all'interno di una limitata area geografica, sono stati estesi all'intero Regnum Siciliae, nell'ambito del quale il caso della Basilicata si distingue per alcune specificità, legate soprattutto alla sua storia e alla sua geografia.L'architettura federiciana in Italia meridionale a partire dalla fine del XIX secolo è stato oggetto di studio di storici dell'arte medievale di fama nazionale nazionali ed internazionale. Il sincretismo, la variegata realtà dell'architettura federiciana, nonché la particolare temperie culturale nella quale essa è maturata, ha suggerito da sempre le più svariate ipotesi sul suo sviluppo e le sue origini.Le varie proposte di lettura si sono divise tra chi ha sostenuto un certo goticismo di importazione e chi invece ha puntato sulla 'facies' classica. Se Bertaux traccia i lineamenti di un 'gotico-levantino', il tedesco Haseloff, sulla base di dati documentari, pone in evidenza i rapporti storici, culturali e artistici con il mondo cistercense. A questi si aggiungono i contributi di Geymüeller e Krönig. Il primo cerca di scoprire nell'arte federiciana, attraverso una fusione del gotico con il classico, gli elementi in nuce di uno stile proto-rinascimentale. Il secondo, da una parte riconosce il contributo autoctono, dall'altro dedica un'attenzione particolare verso il mondo bizantino e orientale. Infine, c'é chi, come Brhuns, orienta le proprie argomentazioni per dimostrare affinità di carattere tipologico e funzionale tra i castelli del Mezzogiorno d'Italia con quelli della GermaniaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


