uesta pagina ospita tradizionalmente la nota di presentazione dell'autore, che scrive in prima persona per spiegare (con l'erudizione e la serietà necessarie, condite da una buona dose di ovvietà) le motivazioni che l'hanno convinto a scrivere e gli scopi ambiziosi che si è prefisso, il tutto facendo discretamente trasparire che i cultori più avvertiti e sensibili della materia attendevano da tempo una simile opera. Ma io rinuncio volentieri all'impresa retorica, nella convinzione che il lettore disponibile - quello desiderato da ogni autore perché ha il tempo (e talvolta l'obbligo) di dedicarsi allo studio del testo e contribuisce al suo prestigio - abbia il desiderio e il diritto di fare da solo la scoperta di motivazioni e scopi, e d'altra parte al lettore indaffarato - quello corteggiato da ogni autore perché contribuisce alla fama del testo - motivazioni e scopi interessino poco o nulla. In compenso mi associo indegnamente a letterati di fama nell'esprimere una doppia sensazione di piacere e rimpianto: il piacere di aver portato a termine un progetto tutto sommato faticoso, il rimpianto di separarmi da pagine che sono diventate nel tempo silenziose ma fedeli amiche e potrebbero forse abbellirsi con qualche ulteriore ritocco qua e là. Non mi sottraggo invece all'obbligo finale della presentazione tradizionale, esprimendo i ringraziamenti a persone note o evocate da un ricordo collettivo. Tra le prime desidero citare - oltre alla platea di autori ed esperti presenti nei riferimenti bibliografici, che mi hanno soccorso non solo nella conoscenza ma nel desiderio di conoscere - il collega Roberto Paoluzzi che alla competenza tematica unisce la perseveranza nell'invitarmi a non pretendere troppo dalla sintesi. Alle seconde (studenti e interlocutori diversi) sono debitore di domande e osservazioni che svelano all'improvviso una piccola cosa nuova o lavorano nel profondo suscitando lente ma preziose riflessioni. Ai futuri lettori (disponibili o indaffarati che siano) sarò grato della segnalazione di critiche o errori, dei quali sono l'unico involontario responsabile.

Trasmissioni idrostatiche

2010

Abstract

uesta pagina ospita tradizionalmente la nota di presentazione dell'autore, che scrive in prima persona per spiegare (con l'erudizione e la serietà necessarie, condite da una buona dose di ovvietà) le motivazioni che l'hanno convinto a scrivere e gli scopi ambiziosi che si è prefisso, il tutto facendo discretamente trasparire che i cultori più avvertiti e sensibili della materia attendevano da tempo una simile opera. Ma io rinuncio volentieri all'impresa retorica, nella convinzione che il lettore disponibile - quello desiderato da ogni autore perché ha il tempo (e talvolta l'obbligo) di dedicarsi allo studio del testo e contribuisce al suo prestigio - abbia il desiderio e il diritto di fare da solo la scoperta di motivazioni e scopi, e d'altra parte al lettore indaffarato - quello corteggiato da ogni autore perché contribuisce alla fama del testo - motivazioni e scopi interessino poco o nulla. In compenso mi associo indegnamente a letterati di fama nell'esprimere una doppia sensazione di piacere e rimpianto: il piacere di aver portato a termine un progetto tutto sommato faticoso, il rimpianto di separarmi da pagine che sono diventate nel tempo silenziose ma fedeli amiche e potrebbero forse abbellirsi con qualche ulteriore ritocco qua e là. Non mi sottraggo invece all'obbligo finale della presentazione tradizionale, esprimendo i ringraziamenti a persone note o evocate da un ricordo collettivo. Tra le prime desidero citare - oltre alla platea di autori ed esperti presenti nei riferimenti bibliografici, che mi hanno soccorso non solo nella conoscenza ma nel desiderio di conoscere - il collega Roberto Paoluzzi che alla competenza tematica unisce la perseveranza nell'invitarmi a non pretendere troppo dalla sintesi. Alle seconde (studenti e interlocutori diversi) sono debitore di domande e osservazioni che svelano all'improvviso una piccola cosa nuova o lavorano nel profondo suscitando lente ma preziose riflessioni. Ai futuri lettori (disponibili o indaffarati che siano) sarò grato della segnalazione di critiche o errori, dei quali sono l'unico involontario responsabile.
2010
978-88-89342-03-9
oleodinamica
tramissioni
modelli
locomozione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/330
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