PHerc. 1020 (SVF 2. 131 = FDS 88) è uno dei sette papiri di sicura o probabile paternità stoica conservati nella collezione ercolanese. Esso è privo di subscriptio, per cui dell'opera in esso conservata si ignorano autore e titolo. Svariati elementi sembrano corroborare la tesi, risalente a Hans von Arnim, che PHerc. 1020 contenga parte di un'opera risalente a Crisippo o a uno dei suoi immediati successori. A favore della paternità crisippea vengono qui forniti nuovi argomenti, che si aggiungono a quelli già addotti da von Arnim, Pohlenz e Keil. Per quanto riguarda il contenuto del libro, non siamo autorizzati a concludere né che esso equivalesse a uno scritto di tipo esclusivamente morale, piuttosto che logico o epistemologico, né che trattasse unicamente del sapiente stoico. Al contrario, dall'esame puntuale del testo, volto in particolare a comprenderlo in relazione alle altre numerose testimonianze sullo Stoicismo antico in nostro possesso, è emerso che esso presentava una singolare compenetrazione di logica, etica ed epistemologia. Facendo uso di nuove metodologie in campo papirologico, i due editori hanno ricostruito per la prima volta l'anatomia del rotolo e la sequenza dei frammenti e hanno ristabilito il testo con nuovi criteri editoriali basandosi sull'autopsia del manoscritto originale. Il presente lavoro consiste in una nuova edizione critica delle ultime otto colonne del papiro (coll. 104-112 Alessandrelli-Ranocchia), le meglio conservate e le uniche sinora edite dagli studiosi, e si inquadra nell'edizione complessiva di PHerc. 1020 programmata nell'ambito del progetto ERC Starting Grant 241184-PHerc finanziato dalla Commissione Europea (FP7, Ideas, www.pherc.eu).

Scrittore stoico anonimo, Opera incerta (PHerc. 1020), coll. 104-112. Edizione, introduzione e commento

M Alessandrelli;G Ranocchia
2017

Abstract

PHerc. 1020 (SVF 2. 131 = FDS 88) è uno dei sette papiri di sicura o probabile paternità stoica conservati nella collezione ercolanese. Esso è privo di subscriptio, per cui dell'opera in esso conservata si ignorano autore e titolo. Svariati elementi sembrano corroborare la tesi, risalente a Hans von Arnim, che PHerc. 1020 contenga parte di un'opera risalente a Crisippo o a uno dei suoi immediati successori. A favore della paternità crisippea vengono qui forniti nuovi argomenti, che si aggiungono a quelli già addotti da von Arnim, Pohlenz e Keil. Per quanto riguarda il contenuto del libro, non siamo autorizzati a concludere né che esso equivalesse a uno scritto di tipo esclusivamente morale, piuttosto che logico o epistemologico, né che trattasse unicamente del sapiente stoico. Al contrario, dall'esame puntuale del testo, volto in particolare a comprenderlo in relazione alle altre numerose testimonianze sullo Stoicismo antico in nostro possesso, è emerso che esso presentava una singolare compenetrazione di logica, etica ed epistemologia. Facendo uso di nuove metodologie in campo papirologico, i due editori hanno ricostruito per la prima volta l'anatomia del rotolo e la sequenza dei frammenti e hanno ristabilito il testo con nuovi criteri editoriali basandosi sull'autopsia del manoscritto originale. Il presente lavoro consiste in una nuova edizione critica delle ultime otto colonne del papiro (coll. 104-112 Alessandrelli-Ranocchia), le meglio conservate e le uniche sinora edite dagli studiosi, e si inquadra nell'edizione complessiva di PHerc. 1020 programmata nell'ambito del progetto ERC Starting Grant 241184-PHerc finanziato dalla Commissione Europea (FP7, Ideas, www.pherc.eu).
2017
Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee - ILIESI
978-88-978-2807-5
filosofia antica
papirologia
stoicismo antico
Crisippo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/331490
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