Una delle più affascinanti e misteriose civiltà preincaiche che si svilupparono nelle zone dell'America centrale e meridionale è sicuramente quella Nasca, che fece la sua apparizione, nella provincia omonima al sud del Perù, tra il I e il VI secolo d.C. La civiltà Nasca era formata da una confederazione di gruppi tribali, la cui capitale era il centro cerimoniale di Cahuachi, uno dei più grandi al mondo, edificato intorno al IV secolo d.C. all'interno della conca idrografica del Río Grande de Nasca. Le cose maggiormente impressionanti di questa civiltà sono la grande qualità della ceramica policroma, con figure di uomini, animali, piante, e le impressionanti linee (geoglifi) tracciate dai Nasca nelle pianure della costa del sud del Perù, meglio note come Linee di Nasca.La grande importanza della cultura Nasca è testimoniata dalle numerose e imponenti missioni archeologiche che sono state condotte in Perù negli ultimi 35 anni, a partire dal Progetto Nasca. Il Progetto Nasca rappresenta la più lunga delle missioni archeologiche in Perù e, sin dall'inizio, è stato sostenuto dal Centro Italiano Studi e Ricerche Archeologiche Precolombiane (CISRAP) di Brescia. Esso si è svolto ininterrottamente nell'area di Nasca della regione Ica del Perù del sud, dal 1982 al 2014, grazie ad accordi bilaterali tra il direttore della missione, l'archeologo Giuseppe Orefici, e il Ministerio de Cultura peruviano. Il programma di indagini si è dedicato a scavi archeologici, all'analisi delle iconografie e allo studio delle pitture rupestri.Fin dal 1984 il progetto si è particolarmente rivolto allo scavo del grande sito cerimoniale di Cahuachi, costruito in mattoni crudi, che si estende in un'area di circa 24 km2 a 30 km dalla città di Nasca. Dal 2002 sono state ricostruite e restaurate diverse strutture monumentali di Cahuachi, ed è stata riportata alla luce la maggior parte degli edifici dei quali sono state studiate le reciproche relazioni, cercando anche di valorizzare parte degli scavi a fini turistici. Dal 2008 la ricerca è proseguita in collaborazione con la Missione ITACA del CNR. Nel 2012, i ricercatori, nell'ambito del progetto "Missione Perù 2012, IBAM-IMAA-CNR" hanno effettuato rilevamenti geologici e misurazioni stratigrafìche di dettaglio nell'area del sito di Cahuachi, sfruttando le esposizioni dei terreni del substrato prodotte dagli scavi archeologici.Intorno alla metà del periodo Nasca, per motivi ancora sconosciuti, il centro cerimoniale di Cahuachi fu improvvisamente abbandonato, e la cultura Nasca scomparve rapidamente. Tra le ipotesi proposte per spiegare questo evento vi sono una grande siccità o altri avvenimenti catastrofici quali terremoti o inondazioni legate a mega eventi El Niño. I lavori effettuati durante gli scavi archeologici del 2012 hanno permesso di misurare una sezione stratigrafica di circa 17 metri, rappresentativa della situazione geologica del sito di Cahuachi (Delle Rose, 2016), lungo la quale sono stati prelevati 12 campioni di rocce sedimentarie. In questo lavoro di tesi è stato effettuato uno studio mineralogico della frazione fine di questi campioni allo scopo (i) di caratterizzare la loro composizione mineralogica totale, e (ii) verificare la presenza e il tipo di componente argillosa presente. I dati ottenuti sono poi stati messi in relazione con la successione stratigrafica, con l'obiettivo di verificare l'eventuale presenza di eventi di tipo catastrofico, possibilmente testimoniati da irregolarità nella composizione dei sedimenti o, viceversa, attestare la presenza di una "continuità" deposizionale della successione, escludendo quindi l'esistenza di eventi distruttivi naturali ai quali riferire l'abbandono del sito di Cahuachi e la scomparsa della civiltà Nasca.Sulla base dei dati prodotti per la tesi di laurea, l'ipotesi che la deposizione del conglomerato terminale (corrispondente al campione CH12) sia dovuta ad un evento catastrofico El Niño avvenuto nel X secolo (Grodzicki 1992, 1994) non è plausibile. La frazione fine di questo livello conglomeratico, infatti, ha una composizione mineralogica perfettamente coerente con quella degli altri campioni della successione e, sulla base delle variazioni mineralogiche osservate, questo livello potrebbe rappresentare una facies terminale della sequenza stratigrafica sottostante.Questa conclusione, ovviamente, non esclude che il centro cerimoniale non sia stato interessato da eventi catastrofici e particolarmente distruttivi. Infatti, in accordo con le valutazioni sui rischi geologici di quest'area, eventi di forte pioggia e terremoti potrebbero aver causato danni all'insediamento, anche in considerazione del fatto che le costruzioni di mattoni sono particolarmente vulnerabili agli agenti atmosferici e all'assorbimento di acqua, e tendono ad essere fortemente indebolite nel tempo. Di conseguenza, flussi di detriti anche di piccola entità possono danneggiare seriamente tali strutture, specialmente quando sono scatenati da piogge relativamente lunghe e intense.
Studio mineralogico dei sedimenti del sito archeologico di Cahuachi (Perù) / Marini S laurenda Mattioli M relatore Renzulli A correlatore Delle Rose, M correlatore. - (2017 Dec 15).
Studio mineralogico dei sedimenti del sito archeologico di Cahuachi (Perù)
2017
Abstract
Una delle più affascinanti e misteriose civiltà preincaiche che si svilupparono nelle zone dell'America centrale e meridionale è sicuramente quella Nasca, che fece la sua apparizione, nella provincia omonima al sud del Perù, tra il I e il VI secolo d.C. La civiltà Nasca era formata da una confederazione di gruppi tribali, la cui capitale era il centro cerimoniale di Cahuachi, uno dei più grandi al mondo, edificato intorno al IV secolo d.C. all'interno della conca idrografica del Río Grande de Nasca. Le cose maggiormente impressionanti di questa civiltà sono la grande qualità della ceramica policroma, con figure di uomini, animali, piante, e le impressionanti linee (geoglifi) tracciate dai Nasca nelle pianure della costa del sud del Perù, meglio note come Linee di Nasca.La grande importanza della cultura Nasca è testimoniata dalle numerose e imponenti missioni archeologiche che sono state condotte in Perù negli ultimi 35 anni, a partire dal Progetto Nasca. Il Progetto Nasca rappresenta la più lunga delle missioni archeologiche in Perù e, sin dall'inizio, è stato sostenuto dal Centro Italiano Studi e Ricerche Archeologiche Precolombiane (CISRAP) di Brescia. Esso si è svolto ininterrottamente nell'area di Nasca della regione Ica del Perù del sud, dal 1982 al 2014, grazie ad accordi bilaterali tra il direttore della missione, l'archeologo Giuseppe Orefici, e il Ministerio de Cultura peruviano. Il programma di indagini si è dedicato a scavi archeologici, all'analisi delle iconografie e allo studio delle pitture rupestri.Fin dal 1984 il progetto si è particolarmente rivolto allo scavo del grande sito cerimoniale di Cahuachi, costruito in mattoni crudi, che si estende in un'area di circa 24 km2 a 30 km dalla città di Nasca. Dal 2002 sono state ricostruite e restaurate diverse strutture monumentali di Cahuachi, ed è stata riportata alla luce la maggior parte degli edifici dei quali sono state studiate le reciproche relazioni, cercando anche di valorizzare parte degli scavi a fini turistici. Dal 2008 la ricerca è proseguita in collaborazione con la Missione ITACA del CNR. Nel 2012, i ricercatori, nell'ambito del progetto "Missione Perù 2012, IBAM-IMAA-CNR" hanno effettuato rilevamenti geologici e misurazioni stratigrafìche di dettaglio nell'area del sito di Cahuachi, sfruttando le esposizioni dei terreni del substrato prodotte dagli scavi archeologici.Intorno alla metà del periodo Nasca, per motivi ancora sconosciuti, il centro cerimoniale di Cahuachi fu improvvisamente abbandonato, e la cultura Nasca scomparve rapidamente. Tra le ipotesi proposte per spiegare questo evento vi sono una grande siccità o altri avvenimenti catastrofici quali terremoti o inondazioni legate a mega eventi El Niño. I lavori effettuati durante gli scavi archeologici del 2012 hanno permesso di misurare una sezione stratigrafica di circa 17 metri, rappresentativa della situazione geologica del sito di Cahuachi (Delle Rose, 2016), lungo la quale sono stati prelevati 12 campioni di rocce sedimentarie. In questo lavoro di tesi è stato effettuato uno studio mineralogico della frazione fine di questi campioni allo scopo (i) di caratterizzare la loro composizione mineralogica totale, e (ii) verificare la presenza e il tipo di componente argillosa presente. I dati ottenuti sono poi stati messi in relazione con la successione stratigrafica, con l'obiettivo di verificare l'eventuale presenza di eventi di tipo catastrofico, possibilmente testimoniati da irregolarità nella composizione dei sedimenti o, viceversa, attestare la presenza di una "continuità" deposizionale della successione, escludendo quindi l'esistenza di eventi distruttivi naturali ai quali riferire l'abbandono del sito di Cahuachi e la scomparsa della civiltà Nasca.Sulla base dei dati prodotti per la tesi di laurea, l'ipotesi che la deposizione del conglomerato terminale (corrispondente al campione CH12) sia dovuta ad un evento catastrofico El Niño avvenuto nel X secolo (Grodzicki 1992, 1994) non è plausibile. La frazione fine di questo livello conglomeratico, infatti, ha una composizione mineralogica perfettamente coerente con quella degli altri campioni della successione e, sulla base delle variazioni mineralogiche osservate, questo livello potrebbe rappresentare una facies terminale della sequenza stratigrafica sottostante.Questa conclusione, ovviamente, non esclude che il centro cerimoniale non sia stato interessato da eventi catastrofici e particolarmente distruttivi. Infatti, in accordo con le valutazioni sui rischi geologici di quest'area, eventi di forte pioggia e terremoti potrebbero aver causato danni all'insediamento, anche in considerazione del fatto che le costruzioni di mattoni sono particolarmente vulnerabili agli agenti atmosferici e all'assorbimento di acqua, e tendono ad essere fortemente indebolite nel tempo. Di conseguenza, flussi di detriti anche di piccola entità possono danneggiare seriamente tali strutture, specialmente quando sono scatenati da piogge relativamente lunghe e intense.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


