Il presente documento rappresenta la relazione finale inerente l'incarico che ANAS Compartimento della Viabilità per il Friuli Venezia Giulia ha affidato al CNR-IRPI UOS di Padova. Il monitoraggio effettuato negli anni da il CNR IRPI della Sede Secondaria di Padova per conto della Direzione Regionale della Protezione Civile ha messo in risalto come parte del versante sud del Monte Tinisa e del Clap di Lavres siano in movimento. Anas dopo aver ricostruito un tratto di galleria tra il 2005 e il 2008, dal 2014 ha implementato un sistema di monitoraggio in continuo delle lesioni sui conci 27,28,29 della galleria stradale San Lorenzo, costituito da 24 fessurimetri e 4 clinometri. Scopo di tale impianto di monitoraggio è di fornire dati per individuare eventuali correlazioni tra l'attività delle deformazioni e fattori perturbativi quali le precipitazioni e le acque circolanti nell'ammasso roccioso. Il sistema si integra al monitoraggio della Protezione Civile in atto per il controllo dei fenomeni franosi dell'area. Si presentano i dati di monitoraggio dal marzo 2016 al marzo 2017 che coprono un intero ciclo stagionale.
Monitoraggio della galleria "San Lorenzo" in rapporto ai movimenti franosi esterni per il periodo 7 aprile 2016 - 2 marzo 2017
Marcato G;Schenato L;Bossi G
2017
Abstract
Il presente documento rappresenta la relazione finale inerente l'incarico che ANAS Compartimento della Viabilità per il Friuli Venezia Giulia ha affidato al CNR-IRPI UOS di Padova. Il monitoraggio effettuato negli anni da il CNR IRPI della Sede Secondaria di Padova per conto della Direzione Regionale della Protezione Civile ha messo in risalto come parte del versante sud del Monte Tinisa e del Clap di Lavres siano in movimento. Anas dopo aver ricostruito un tratto di galleria tra il 2005 e il 2008, dal 2014 ha implementato un sistema di monitoraggio in continuo delle lesioni sui conci 27,28,29 della galleria stradale San Lorenzo, costituito da 24 fessurimetri e 4 clinometri. Scopo di tale impianto di monitoraggio è di fornire dati per individuare eventuali correlazioni tra l'attività delle deformazioni e fattori perturbativi quali le precipitazioni e le acque circolanti nell'ammasso roccioso. Il sistema si integra al monitoraggio della Protezione Civile in atto per il controllo dei fenomeni franosi dell'area. Si presentano i dati di monitoraggio dal marzo 2016 al marzo 2017 che coprono un intero ciclo stagionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.