Il progetto propone la sperimentazione di una possibile terapia fagica per il trattamento dell'infezione batterica in fagiolo dovuta a Pseudomonas syringae pv phaseolicola. Il batterio, endemico nei campi piemontesi, può causare gravi danni alle piante e alla granella ed è quindi di rilevante importanza economica L'applicazione della strategia fagica per il controllo delle patologie di origine batterica è sempre più oggetto di studio per via del suo aspetto di sostenibilità (si tratta di interventi che rispettano i criteri basi della lotta biologica), dal momento che utilizza risorse che sono presenti già normalmente nell'ambiente, senza necessità di introdurre agenti chimici esterni.. La prima parte del progetto prevede l'individuazione e la caratterizzazione di fagi batterici in grado di contenere la crescita di Pseudomonas syringae pv. phaseolicola e che possano essere poi utilizzati nelle colture di fagiolo piemontese come trattamento della malattia. Sarà essenziale inoltre costituire una libreria di fagi attivi su pseudomonas, collezionando tutti gli isolati ritrovati nei campionamenti in campo per poter avere a disposizione una gamma di ceppi diversi con caratteristiche anche differenti da poter combinare insieme per formulati di trattamento più efficaci. Alla ricerca dei fagi verrà abbinato uno studio sulla determinazione delle razze presenti nel terriotorio piemontese. La sperimentazione sul trinomio "fagiolo-pseudomonas-batteriofagi" fungerà inoltre da sistema modello per applicare le competenze acquisite per lo sviluppo di sistemi di terapia fagica per altre patologie batteriche delle colture piemontesi e/o italiane, tra le quali sono da menzionare P. syringae pv actinidie del kiwi, e Xylella fastidiosa agente del Complesso del Disseccamento Rapido dell'Ulivo (CoDiRO) dell'ulivo.
PHABE: "PHAGE for BEANS (modello sperimentale per la terapia fagica su fagiolo in Piemonte)"
Ciuffo M;Nerva L;Delliri A
2016
Abstract
Il progetto propone la sperimentazione di una possibile terapia fagica per il trattamento dell'infezione batterica in fagiolo dovuta a Pseudomonas syringae pv phaseolicola. Il batterio, endemico nei campi piemontesi, può causare gravi danni alle piante e alla granella ed è quindi di rilevante importanza economica L'applicazione della strategia fagica per il controllo delle patologie di origine batterica è sempre più oggetto di studio per via del suo aspetto di sostenibilità (si tratta di interventi che rispettano i criteri basi della lotta biologica), dal momento che utilizza risorse che sono presenti già normalmente nell'ambiente, senza necessità di introdurre agenti chimici esterni.. La prima parte del progetto prevede l'individuazione e la caratterizzazione di fagi batterici in grado di contenere la crescita di Pseudomonas syringae pv. phaseolicola e che possano essere poi utilizzati nelle colture di fagiolo piemontese come trattamento della malattia. Sarà essenziale inoltre costituire una libreria di fagi attivi su pseudomonas, collezionando tutti gli isolati ritrovati nei campionamenti in campo per poter avere a disposizione una gamma di ceppi diversi con caratteristiche anche differenti da poter combinare insieme per formulati di trattamento più efficaci. Alla ricerca dei fagi verrà abbinato uno studio sulla determinazione delle razze presenti nel terriotorio piemontese. La sperimentazione sul trinomio "fagiolo-pseudomonas-batteriofagi" fungerà inoltre da sistema modello per applicare le competenze acquisite per lo sviluppo di sistemi di terapia fagica per altre patologie batteriche delle colture piemontesi e/o italiane, tra le quali sono da menzionare P. syringae pv actinidie del kiwi, e Xylella fastidiosa agente del Complesso del Disseccamento Rapido dell'Ulivo (CoDiRO) dell'ulivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.