Il Decreto Legislativo n. 152/20061, cosiddetto Testo Unico Ambientale (di seguito T.U.A.), a causa delle successive correzioni ed integrazioni, tra cui in particolare quelle apportate dal D.Lgs. 4/2008 e dal D.lgs 205/2010, nella ridefinizione dell'intera normativa ambientale, ha rivisitato all'art. 197 ruoli e competenze delle Province in materia di rifiuti; a scala regionale, le leggi n. 17/2000 e 17/2007 hanno conferito a tali Enti funzioni e compiti amministrativi in materia di rifiuti. La Regione Puglia ha approvato con Decreto n. 41/2001 del Commissario Delegato per l'Emergenza Ambientale (di seguito C.D.) il Piano di Gestione dei Rifiuti della Regione Puglia, strumento che costituisce la base per la redazione degli atti pianificatori provinciali. Successivamente, con decreto C.D. n. 187/2005 è stata aggiornata la sezione del Piano regionale inerente alla gestione dei rifiuti urbani e con decreto C.D. n. 246/2006 quella relativa ai rifiuti speciali. La Regione Puglia ha inteso avviare l'aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti urbani (PGRU), nell'ambito della procedura di VAS. La necessità di aggiornare il Piano deriva dal fatto che è in corso di recepimento nell'ordinamento nazionale (D.Lgs 250/10) la Direttiva Europea sulla gestione dei Rifiuti 2008/98/CE, modificando la Parte IV del vigente D.Lgs152/06 e ss.mm.ii. La Regione Puglia, con Deliberazione di Giunta regionale n. 2243 del 19/10/2010, ha avviato la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) dell'Aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani, tenendo conto degli obiettivi e dei nuovi criteri di priorità nella gestione dei rifiuti stabiliti dalle normative europee e nazionali. La Regione Puglia ha quindi affidato ad ARPA Puglia il compito di redigere il Rapporto Ambientale del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani (di seguito PRGRU della Regione Puglia),attraverso una Convenzione sottoscritta in data 6/06/2011. Il Piano è sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica obbligatoria per i piani e programmi che abbiano significative ricadute sull'ambiente ai sensi della Direttiva 2001/42/CE2 la quale - recepita nell'ordinamento italiano con il Decreto Legislativo n. 152/2006. Il PRGRU rientra nella definizione di piani e programmi di cui all'art. 6 del T.U.A.; pertanto la sua approvazione è subordinata alla dimostrazione del rispetto degli obblighi della direttiva VAS. I soggetti coinvolti nel processo di VAS sono: o l'Autorità Competente (ovvero la pubblica amministrazione cui compete l'adozione del provvedimento di verifica di assoggetabilità e l'elaborazione del parere motivato) che è rappresentata dalla Regione Puglia, Assessorato alla Qualità dell'Ambiente, Servizio Ecologia, Ufficio VAS; o l'Autorità Procedente (ovvero la pubblica amministrazione che elabora, adotta e approva il piano) che nel caso in esame è rappresentata dalla Regione Puglia, Assessorato alla Qualità dell'Ambiente, Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifiche; o i Soggetti Competenti in materia ambientale ovvero le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici che, per le loro specifiche competenze o responsabilità in campo ambientale, possono essere interessate agli impatti sull'ambiente dovuti all'attuazione dei piani o programmi; o il Pubblico, definito come una o più persone fisiche o giuridiche nonché, ai sensi della legislazione vigente, le associazioni, le organizzazioni o i gruppi di tali persone. Il PRGRU viene articolato in un documento stralcio ed uno definitivo, ricomprendendo le seguenti fasi: 1. Fase di scoping: comprende la preparazione del documento di scoping e del questionario per la consultazione preliminare alla redazione del Piano stralcio; contestualmente si avvia la procedura di VAS. 2. Prima consultazione: consiste nella condivisione del documento di scoping con le autorità interessate; entro 45 giorni dalla pubblicazione della delibera sono state formulate delle osservazioni in merito al documento preliminare. 3. Definizione obiettivi specifici e redazione Documento di Piano stralcio, comprendente (entro 120 giorni dalla pubblicazione della delibera di avvio scoping- in 75 gg): o la redazione degli indirizzi programmatici specifici del piano; o l'analisi degli strumenti rilevanti di pianificazione comunitaria, nazionale, regionale; o l'analisi dei dati di flussi di rifiuti, del sistema impiantistico dedicato al trattamento delle frazioni da RD e degli impianti utili alla chiusura del completamento della filiera di recupero di materia; o L'elaborazione del programma di prevenzione della produzione di rifiuti e degli scenari di gestione e loro confronto, inclusivi del programma di riduzione dei rifiuti biodegradabili. 4. Seconda consultazione: Confronto e condivisione del documento di Piano stralcio (entro 150 giorni dalla pubblicazione della delibera 2243/10 - 30 gg ) 5. Definizione obiettivi specifici e redazione Documento di Piano Definitivo (entro 240 giorni dalla pubblicazione della delibera 2243/10 - 90 gg): o Analisi degli esiti della consultazione; o Determinazione dei criteri di riferimento per l'individuazione dei siti adatti al trattamento dei rifiuti, in cooperazione con le Province; o Integrazione del rapporto Ambientale preliminare; o Verifica di incidenza; o Elaborazione di misure di compensazione/mitigazione; o Redazione del rapporto Ambientale Definitivo, con relativo Piano di Monitoraggio e sintesi non Tecnica. 6. Terza consultazione: confronto e condivisione del documento di Piano Definitivo (entro 270 giorni dalla pubblicazione della delibera 2243/10 -30 gg) 7. Adozione ed Approvazione (entro 330 giorni dalla pubblicazione della delibera 2243/10 -60 gg): o Adozione da parte della Giunta regionale; o Trasmissione del Piano e del rapporto Ambientale all'Autorità competente (ufficio VAS della Regione) per l'espressione del parere motivato; o Approvazione del Piano in Consiglio regionale. 8. Attuazione e gestione: monitoraggio dell'attuazione e della gestione con la redazione dei rapporti di monitoraggio di valutazione periodica Di conseguenza anche il presente Rapporto Ambientale è stato redatto nella presente versione definitiva, a corredo del PRGRU definitivo.

Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani

Massimo Blonda;
2013

Abstract

Il Decreto Legislativo n. 152/20061, cosiddetto Testo Unico Ambientale (di seguito T.U.A.), a causa delle successive correzioni ed integrazioni, tra cui in particolare quelle apportate dal D.Lgs. 4/2008 e dal D.lgs 205/2010, nella ridefinizione dell'intera normativa ambientale, ha rivisitato all'art. 197 ruoli e competenze delle Province in materia di rifiuti; a scala regionale, le leggi n. 17/2000 e 17/2007 hanno conferito a tali Enti funzioni e compiti amministrativi in materia di rifiuti. La Regione Puglia ha approvato con Decreto n. 41/2001 del Commissario Delegato per l'Emergenza Ambientale (di seguito C.D.) il Piano di Gestione dei Rifiuti della Regione Puglia, strumento che costituisce la base per la redazione degli atti pianificatori provinciali. Successivamente, con decreto C.D. n. 187/2005 è stata aggiornata la sezione del Piano regionale inerente alla gestione dei rifiuti urbani e con decreto C.D. n. 246/2006 quella relativa ai rifiuti speciali. La Regione Puglia ha inteso avviare l'aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti urbani (PGRU), nell'ambito della procedura di VAS. La necessità di aggiornare il Piano deriva dal fatto che è in corso di recepimento nell'ordinamento nazionale (D.Lgs 250/10) la Direttiva Europea sulla gestione dei Rifiuti 2008/98/CE, modificando la Parte IV del vigente D.Lgs152/06 e ss.mm.ii. La Regione Puglia, con Deliberazione di Giunta regionale n. 2243 del 19/10/2010, ha avviato la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) dell'Aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani, tenendo conto degli obiettivi e dei nuovi criteri di priorità nella gestione dei rifiuti stabiliti dalle normative europee e nazionali. La Regione Puglia ha quindi affidato ad ARPA Puglia il compito di redigere il Rapporto Ambientale del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani (di seguito PRGRU della Regione Puglia),attraverso una Convenzione sottoscritta in data 6/06/2011. Il Piano è sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica obbligatoria per i piani e programmi che abbiano significative ricadute sull'ambiente ai sensi della Direttiva 2001/42/CE2 la quale - recepita nell'ordinamento italiano con il Decreto Legislativo n. 152/2006. Il PRGRU rientra nella definizione di piani e programmi di cui all'art. 6 del T.U.A.; pertanto la sua approvazione è subordinata alla dimostrazione del rispetto degli obblighi della direttiva VAS. I soggetti coinvolti nel processo di VAS sono: o l'Autorità Competente (ovvero la pubblica amministrazione cui compete l'adozione del provvedimento di verifica di assoggetabilità e l'elaborazione del parere motivato) che è rappresentata dalla Regione Puglia, Assessorato alla Qualità dell'Ambiente, Servizio Ecologia, Ufficio VAS; o l'Autorità Procedente (ovvero la pubblica amministrazione che elabora, adotta e approva il piano) che nel caso in esame è rappresentata dalla Regione Puglia, Assessorato alla Qualità dell'Ambiente, Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifiche; o i Soggetti Competenti in materia ambientale ovvero le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici che, per le loro specifiche competenze o responsabilità in campo ambientale, possono essere interessate agli impatti sull'ambiente dovuti all'attuazione dei piani o programmi; o il Pubblico, definito come una o più persone fisiche o giuridiche nonché, ai sensi della legislazione vigente, le associazioni, le organizzazioni o i gruppi di tali persone. Il PRGRU viene articolato in un documento stralcio ed uno definitivo, ricomprendendo le seguenti fasi: 1. Fase di scoping: comprende la preparazione del documento di scoping e del questionario per la consultazione preliminare alla redazione del Piano stralcio; contestualmente si avvia la procedura di VAS. 2. Prima consultazione: consiste nella condivisione del documento di scoping con le autorità interessate; entro 45 giorni dalla pubblicazione della delibera sono state formulate delle osservazioni in merito al documento preliminare. 3. Definizione obiettivi specifici e redazione Documento di Piano stralcio, comprendente (entro 120 giorni dalla pubblicazione della delibera di avvio scoping- in 75 gg): o la redazione degli indirizzi programmatici specifici del piano; o l'analisi degli strumenti rilevanti di pianificazione comunitaria, nazionale, regionale; o l'analisi dei dati di flussi di rifiuti, del sistema impiantistico dedicato al trattamento delle frazioni da RD e degli impianti utili alla chiusura del completamento della filiera di recupero di materia; o L'elaborazione del programma di prevenzione della produzione di rifiuti e degli scenari di gestione e loro confronto, inclusivi del programma di riduzione dei rifiuti biodegradabili. 4. Seconda consultazione: Confronto e condivisione del documento di Piano stralcio (entro 150 giorni dalla pubblicazione della delibera 2243/10 - 30 gg ) 5. Definizione obiettivi specifici e redazione Documento di Piano Definitivo (entro 240 giorni dalla pubblicazione della delibera 2243/10 - 90 gg): o Analisi degli esiti della consultazione; o Determinazione dei criteri di riferimento per l'individuazione dei siti adatti al trattamento dei rifiuti, in cooperazione con le Province; o Integrazione del rapporto Ambientale preliminare; o Verifica di incidenza; o Elaborazione di misure di compensazione/mitigazione; o Redazione del rapporto Ambientale Definitivo, con relativo Piano di Monitoraggio e sintesi non Tecnica. 6. Terza consultazione: confronto e condivisione del documento di Piano Definitivo (entro 270 giorni dalla pubblicazione della delibera 2243/10 -30 gg) 7. Adozione ed Approvazione (entro 330 giorni dalla pubblicazione della delibera 2243/10 -60 gg): o Adozione da parte della Giunta regionale; o Trasmissione del Piano e del rapporto Ambientale all'Autorità competente (ufficio VAS della Regione) per l'espressione del parere motivato; o Approvazione del Piano in Consiglio regionale. 8. Attuazione e gestione: monitoraggio dell'attuazione e della gestione con la redazione dei rapporti di monitoraggio di valutazione periodica Di conseguenza anche il presente Rapporto Ambientale è stato redatto nella presente versione definitiva, a corredo del PRGRU definitivo.
2013
Gestione Rifiuti Urbani
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