Cosa si sapeva già Le indagini sanitarie dopo l'incidente del 1976 hanno essenzialmente riguardato i lavoratori in forza al momento dell'incidente. Sulla popolazione sono state elaborate analisi di mortalità in diversi periodi successivi e non comparabili tra loro. Coorte dei lavoratori Nel 1996, a seguito di una denuncia per neoplasia professionale di cui era affetto un lavoratore, la Procura della Repubblica di Foggia avviò un procedimento penale e richiese la conduzione di uno studio di coorte occupazionale. Lo studio, basato su un confronto, causa specifica, con la mortalità regionale aveva evidenziato aumenti di mortalità per tumore maligno della cistifellea e per tumore polmonare nel sottogruppo dei lavoratori delle ditte in appalto e in corrispondenza di tempi di latenza superiori ai 15 anni. Gli studi descrittivi effettuati sulla popolazione dopo gli anni Ottanta, a causa del breve periodo di latenza dall'incidente del 1976, della diversità degli indicatori impiegati e della non coerente definizione dell'area a rischio, non hanno permesso di valutare l'evoluzione dello stato di salute della popolazione residente nel comune e non hanno evidenziato emergenze particolari. Ciononostante, gli studi hanno dato due importanti risultati: o una crescita dei rischi cumulativi di mortalità per tumore del polmone nelle persone tra 0 e 74 anni per le coorti di nascita più recenti, coerenti con un'esposizione subita nei primi anni Settanta. o un eccesso di mortalità maschile per tumore del polmone sia rispetto alla provincia sia rispetto alla regione nel periodo 2006-2011. Questi risultati avallano l'ipotesi che in questi ultimi anni si possano notare gli effetti a lunga latenza delle esposizioni, in particolare ad arsenico. Ambiente L'incidente del 1976 ha comportato la dispersione di una quantità di composti dell'arsenico, non facilmente precisabile ma dell'ordine delle 10 tonnellate, sia nel sedime dello stabilimento che nel territorio circostante. Sulla base delle prime misure di deposizione l'area dell'incidente fu suddivisa in 3 zone A, B, C, per le quali furono messe in atto opere di "disinquinamento". Successivamente sulla base di alcune misure di deposizione l'area di contaminazione risultò essere più estesa. Le misure effettuate negli anni seguenti hanno registrato una pressione quasi sempre giudicata non allarmante. Dopo la chiusura dello stabilimento alcune perizie fecero emergere una contaminazione da arsenico, mercurio e altre sostanze del sottosuolo legate all'incidente del 1976 ed al normale funzionamento dell'impianto. Cosa si aggiunge di nuovo Coorte dei lavoratori Lo stato in vita dei soggetti presenti nello studio di coorte richiesto dalla Procura della Repubblica di Foggia è stato aggiornato al 31 dicembre 2015. Abbiamo registrato un'ottima partecipazione delle anagrafi comunali allo studio. E' in corso il recupero delle informazioni sulla causa di decesso. Abbiamo condotto uno studio ecologico sulla mortalità dei residenti a Manfredonia. Osservando che: o la mortalità a Manfredonia è diminuita, ma in misura minore rispetto a quella osservata nei riferimenti provinciali e regionali. o Il vantaggio che si osservava negli anni Settanta si è ridotto nel tempo, fino ad annullarsi negli ultimi anni. o Dagli anni Duemila, la mortalità per infarto del miocardio è in eccesso sulla media regionale e provinciale. Da casi documentati in letteratura si osserva che le popolazioni che sperimentano catastrofi di origine naturale o antropica possono fronteggiare un aumento di patologie cardiovascolari. o La mortalità per tumore polmonare mostra un eccesso sulla media regionale, in particolare provinciale, a cominciare dal 2000, coerentemente con i tempi di latenza legati all'esposizione ad arsenico negli anni Settanta. Ambiente Si è stimata l'esposizione acuta in seguito all'evento del 1976, attraverso la ricostruzione della dinamica dell'esplosione, la ricostruzione modellistica della dispersione della nube (emissione volatile in atmosfera) e l'analisi dei dati ambientali nei giorni e nei periodi successivi l'evento.Inoltre si è stimata l'esposizione cronica alle emissioni continue in atmosfera dello stabilimento durante l'esercizio ordinario delle attività, attraverso uno studio climatologico del sito e una modellistica di esposizione adeguata per ottenere mappe di esposizione per ciascuna sostanza esaminata (ammoniaca, ossidi di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo, polveri e idrocarburi).

Indagine conoscitiva sulla stato di salute della popolazione e dell'ambiente nella Città di Manfredonia

Gianicolo EA;Mangia C;Cervino;Bustaffa E;Gorini F;Bianchi F
2016

Abstract

Cosa si sapeva già Le indagini sanitarie dopo l'incidente del 1976 hanno essenzialmente riguardato i lavoratori in forza al momento dell'incidente. Sulla popolazione sono state elaborate analisi di mortalità in diversi periodi successivi e non comparabili tra loro. Coorte dei lavoratori Nel 1996, a seguito di una denuncia per neoplasia professionale di cui era affetto un lavoratore, la Procura della Repubblica di Foggia avviò un procedimento penale e richiese la conduzione di uno studio di coorte occupazionale. Lo studio, basato su un confronto, causa specifica, con la mortalità regionale aveva evidenziato aumenti di mortalità per tumore maligno della cistifellea e per tumore polmonare nel sottogruppo dei lavoratori delle ditte in appalto e in corrispondenza di tempi di latenza superiori ai 15 anni. Gli studi descrittivi effettuati sulla popolazione dopo gli anni Ottanta, a causa del breve periodo di latenza dall'incidente del 1976, della diversità degli indicatori impiegati e della non coerente definizione dell'area a rischio, non hanno permesso di valutare l'evoluzione dello stato di salute della popolazione residente nel comune e non hanno evidenziato emergenze particolari. Ciononostante, gli studi hanno dato due importanti risultati: o una crescita dei rischi cumulativi di mortalità per tumore del polmone nelle persone tra 0 e 74 anni per le coorti di nascita più recenti, coerenti con un'esposizione subita nei primi anni Settanta. o un eccesso di mortalità maschile per tumore del polmone sia rispetto alla provincia sia rispetto alla regione nel periodo 2006-2011. Questi risultati avallano l'ipotesi che in questi ultimi anni si possano notare gli effetti a lunga latenza delle esposizioni, in particolare ad arsenico. Ambiente L'incidente del 1976 ha comportato la dispersione di una quantità di composti dell'arsenico, non facilmente precisabile ma dell'ordine delle 10 tonnellate, sia nel sedime dello stabilimento che nel territorio circostante. Sulla base delle prime misure di deposizione l'area dell'incidente fu suddivisa in 3 zone A, B, C, per le quali furono messe in atto opere di "disinquinamento". Successivamente sulla base di alcune misure di deposizione l'area di contaminazione risultò essere più estesa. Le misure effettuate negli anni seguenti hanno registrato una pressione quasi sempre giudicata non allarmante. Dopo la chiusura dello stabilimento alcune perizie fecero emergere una contaminazione da arsenico, mercurio e altre sostanze del sottosuolo legate all'incidente del 1976 ed al normale funzionamento dell'impianto. Cosa si aggiunge di nuovo Coorte dei lavoratori Lo stato in vita dei soggetti presenti nello studio di coorte richiesto dalla Procura della Repubblica di Foggia è stato aggiornato al 31 dicembre 2015. Abbiamo registrato un'ottima partecipazione delle anagrafi comunali allo studio. E' in corso il recupero delle informazioni sulla causa di decesso. Abbiamo condotto uno studio ecologico sulla mortalità dei residenti a Manfredonia. Osservando che: o la mortalità a Manfredonia è diminuita, ma in misura minore rispetto a quella osservata nei riferimenti provinciali e regionali. o Il vantaggio che si osservava negli anni Settanta si è ridotto nel tempo, fino ad annullarsi negli ultimi anni. o Dagli anni Duemila, la mortalità per infarto del miocardio è in eccesso sulla media regionale e provinciale. Da casi documentati in letteratura si osserva che le popolazioni che sperimentano catastrofi di origine naturale o antropica possono fronteggiare un aumento di patologie cardiovascolari. o La mortalità per tumore polmonare mostra un eccesso sulla media regionale, in particolare provinciale, a cominciare dal 2000, coerentemente con i tempi di latenza legati all'esposizione ad arsenico negli anni Settanta. Ambiente Si è stimata l'esposizione acuta in seguito all'evento del 1976, attraverso la ricostruzione della dinamica dell'esplosione, la ricostruzione modellistica della dispersione della nube (emissione volatile in atmosfera) e l'analisi dei dati ambientali nei giorni e nei periodi successivi l'evento.Inoltre si è stimata l'esposizione cronica alle emissioni continue in atmosfera dello stabilimento durante l'esercizio ordinario delle attività, attraverso uno studio climatologico del sito e una modellistica di esposizione adeguata per ottenere mappe di esposizione per ciascuna sostanza esaminata (ammoniaca, ossidi di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo, polveri e idrocarburi).
2016
Istituto di Fisiologia Clinica - IFC
Rapporto finale di progetto
Area a rischio di crisi ambientale
Manfredonia
Esposizione occupazionale ad Arsenico
Ricostruzione incidente industriale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/351579
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