Prefazione Con il recepimento della Direttiva Europea 49/2002/CE, relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale (END), le varie nazioni europee si sono adoperate ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell'esposizione al rumore ambientale. A tal fine si sono adoperate per: 1) determinare l'esposizione al rumore ambientale mediante la mappatura acustica, 2) adottare piani d'azione in base ai risultati della mappatura acustica e 3) garantire che il pubblico sia informato in merito al rumore ambientale e ai relativi effetti. Dai dati scaturiti dalle varie campagne di misura effettuate dai vari Stati membri è risultato che in Europa nel 2012 il trasporto ferroviario è la seconda sorgente di rumore ambientale predominante in Europa, dopo il traffico veicolare, con quasi ricettor 7 milioni di persone esposte a livelli superiori ai 55 dB (Lden), sia in aree urbane che extraurbane, di cui circa 4 milioni all'interno delle città con livelli inferiori a 65 dB (Lden), e solo il 2% con livelli superiori ai 75 dB (Lden) [EEA 2014]. Molti dei piani di azione atti alla riduzione del rumore al ricettore prevedono la costruzione di barriere interposte tra sorgente ed il ricettore stesso, interventi al ricettore, migliore gestione ed uso del territorio, e solo in minoranza l'adozione di interventi alla sorgente per la riduzione delle emissioni. In questa relazione, dopo un excursus sui limiti di emissione e di immissione vigenti in Italia, verranno analizzati i possibili interventi per la riduzione del rumore direttamente alla sorgente, la loro efficacia, le loro difficoltà implementative tramite esempi implementativi nei vari paesi dell'Unione Europea, oltre ad illustrare quali sono state le scelte più ricorrenti.
F. Lo Castro "Interventi diretti alla sorgente per la mitigazione del rumore ferroviario"
Fabio Lo Castro
2015
Abstract
Prefazione Con il recepimento della Direttiva Europea 49/2002/CE, relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale (END), le varie nazioni europee si sono adoperate ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell'esposizione al rumore ambientale. A tal fine si sono adoperate per: 1) determinare l'esposizione al rumore ambientale mediante la mappatura acustica, 2) adottare piani d'azione in base ai risultati della mappatura acustica e 3) garantire che il pubblico sia informato in merito al rumore ambientale e ai relativi effetti. Dai dati scaturiti dalle varie campagne di misura effettuate dai vari Stati membri è risultato che in Europa nel 2012 il trasporto ferroviario è la seconda sorgente di rumore ambientale predominante in Europa, dopo il traffico veicolare, con quasi ricettor 7 milioni di persone esposte a livelli superiori ai 55 dB (Lden), sia in aree urbane che extraurbane, di cui circa 4 milioni all'interno delle città con livelli inferiori a 65 dB (Lden), e solo il 2% con livelli superiori ai 75 dB (Lden) [EEA 2014]. Molti dei piani di azione atti alla riduzione del rumore al ricettore prevedono la costruzione di barriere interposte tra sorgente ed il ricettore stesso, interventi al ricettore, migliore gestione ed uso del territorio, e solo in minoranza l'adozione di interventi alla sorgente per la riduzione delle emissioni. In questa relazione, dopo un excursus sui limiti di emissione e di immissione vigenti in Italia, verranno analizzati i possibili interventi per la riduzione del rumore direttamente alla sorgente, la loro efficacia, le loro difficoltà implementative tramite esempi implementativi nei vari paesi dell'Unione Europea, oltre ad illustrare quali sono state le scelte più ricorrenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.