I produttori di apparecchi acustici, in passato, hanno misurato in maniera autonoma, con metodiche e procedure uniche, le caratteristiche dei loro apparecchi acustici redigendo schede tecniche specifiche di difficile interpretazione per gli audioprotesisti e gli addetti del settore. Da qui la nascita e lo sviluppo di standard formulati con lo scopo di normare e uniformare metodi e procedure di misurazione. Gli istituti ANSI (American National Standard Institute) e IEC (International Electrotechnical Commission) nascono nei primi anni del '900 proprio con questa missione. Le loro commissioni di lavoro però, per anni, non hanno collaborato e quindi nel tempo sono state definite procedure spesso simili ma non identiche che hanno obbligato i produttori a doppie verifiche. L'elaborato analizza i principali standard ideati da questi istituti in ambito audioprotesico e li confronta. I test eseguiti con toni puri attuando ANSI S3.22(2014) e IEC 60118-7(2015), avvalendosi dell'orecchio elettronico, consentono di capire se quanto dichiarato dal costruttore sul datasheet è reale e anche se l'apparecchio acustico è guasto e deve essere inviato in assistenza. Le curve di risposta ottenute, come l'uscita massima OSPL90 per 90 dB in ingresso e il massimo guadagno forniscono le informazioni base sul corretto funzionamento di un apparecchio acustico.Per poter valutare l'efficacia degli apparecchi acustici in situazioni complesse di rumore ambientale, per la comprensione del parlato, sono stati ideati test ANSI S3.35(2010) e IEC 60118-8(2005) atti a definire metodiche e procedure di misurazione sul funzionamento della direzionalità dei microfoni avvalendosi dell'utilizzo del manichino elettronico KEMAR (Knowless Electronic Mannequin for Acoustic Research).Al fine di voler misurare in modo affidabile ed oggettivo i livelli di amplificazione generati da un apparecchio acustico al livello del timpano di un paziente, ANSI S3.46(2013) e IEC 61669(2015) regolano gli standard di misurazione nel condotto uditivo, in situ, per garantire il miglior fitting protesico possibile. Attraverso il microfono sonda, posizionato al timpano, si viene a conoscere l'esatta entità di pressione sonora del segnale amplificato dall'apparecchio acustico indossato.Con il diffondersi della telefonia mobile e dei nuovi sistemi di comunicazione wireless, i produttori di apparecchi acustici si sono imbattuti nella problematica delle interferenze elettromagnetiche. Nuovi sistemi di progettazione delle componenti elettroniche e nuovi sistemi di misurazione delle compatibilità elettromagnetiche EMC hanno portato allo sviluppo degli standard ANSI C63.19(2011) e IEC 60118-13(2011) che regolano in maniera simile la materia. Per calcolare il valore soglia del campo elettromagnetico, lo standard IEC utilizza la camera anecoica GTEM, dove un amplificatore e un generatore di radiofrequenza somministrano all'apparecchio acustico un suono di prova che poi viene captano dal fonometro che ne restituisce i dati da analizzare. Nel sistema ANSI invece, viene generato il campo di interferenza attraverso un'antenna dipolo. Sostanzialmente si indaga sul livello di interferenza relativa in ingresso, denominato IRIL (input-related-interference-level) dove si considera accettabile un valore inferiore a 55 dB SPL. Dalla valutazione della letteratura scientifica emerge comunque una cautela nel valutare le prestazioni degli apparecchi acustici dato che molti di questi non rispettano i limiti di tolleranza stabiliti dagli standard.Abbiamo svolto un'indagine sui siti internet ufficiali dei principali produttori di apparecchi acustici per individuare i dati tecnici relativi alla compatibilità elettromagnetica EMC e fare un confronto tra produttori, tipologie di apparecchi e fasce di prezzo per constatare se questi influissero sulla qualità EMC. Abbiamo verificato che le informazioni EMC sono frequentemente omesse sulle schede tecniche dei vari apparecchi acustici (disponibili solo nel 44% degli apparecchi). Abbiamo altresì osservato che lo standard ANSI offre migliore semplicità di interpretazione dei dati EMC mentre lo standard IEC fornisce dati più puntuali. Analizzando quindi i dati IEC abbiamo osservato migliori prestazioni EMC al crescere della fascia di prezzo. Non sono state osservate differenze statisticamente significative tra tipologie di apparecchi diversi nella stessa fascia di prezzo.La figura dell'audioprotesista è quella di un tecnico specializzato nel risolvere il disagio uditivo del paziente ipoacusico attraverso una molteplice serie di informazioni che giocano un ruolo chiave nell'individuazione della soluzione audiologica più idonea. Sicuramente i costruttori di apparecchi acustici vorranno soddisfare maggiormente il bisogno di informazioni tecniche, anche rendendo disponibili i dati di una sempre più grande quantità di misure standardizzate.

Tesi di laurea triennale: Gli standard per la misura delle prestazioni degli apparecchi acustici: ANSI e IEC a confronto / Claudio Genovesi candidato, ; Marco Paterni relatore,. - (2018 Nov 20).

Tesi di laurea triennale: Gli standard per la misura delle prestazioni degli apparecchi acustici: ANSI e IEC a confronto.

2018

Abstract

I produttori di apparecchi acustici, in passato, hanno misurato in maniera autonoma, con metodiche e procedure uniche, le caratteristiche dei loro apparecchi acustici redigendo schede tecniche specifiche di difficile interpretazione per gli audioprotesisti e gli addetti del settore. Da qui la nascita e lo sviluppo di standard formulati con lo scopo di normare e uniformare metodi e procedure di misurazione. Gli istituti ANSI (American National Standard Institute) e IEC (International Electrotechnical Commission) nascono nei primi anni del '900 proprio con questa missione. Le loro commissioni di lavoro però, per anni, non hanno collaborato e quindi nel tempo sono state definite procedure spesso simili ma non identiche che hanno obbligato i produttori a doppie verifiche. L'elaborato analizza i principali standard ideati da questi istituti in ambito audioprotesico e li confronta. I test eseguiti con toni puri attuando ANSI S3.22(2014) e IEC 60118-7(2015), avvalendosi dell'orecchio elettronico, consentono di capire se quanto dichiarato dal costruttore sul datasheet è reale e anche se l'apparecchio acustico è guasto e deve essere inviato in assistenza. Le curve di risposta ottenute, come l'uscita massima OSPL90 per 90 dB in ingresso e il massimo guadagno forniscono le informazioni base sul corretto funzionamento di un apparecchio acustico.Per poter valutare l'efficacia degli apparecchi acustici in situazioni complesse di rumore ambientale, per la comprensione del parlato, sono stati ideati test ANSI S3.35(2010) e IEC 60118-8(2005) atti a definire metodiche e procedure di misurazione sul funzionamento della direzionalità dei microfoni avvalendosi dell'utilizzo del manichino elettronico KEMAR (Knowless Electronic Mannequin for Acoustic Research).Al fine di voler misurare in modo affidabile ed oggettivo i livelli di amplificazione generati da un apparecchio acustico al livello del timpano di un paziente, ANSI S3.46(2013) e IEC 61669(2015) regolano gli standard di misurazione nel condotto uditivo, in situ, per garantire il miglior fitting protesico possibile. Attraverso il microfono sonda, posizionato al timpano, si viene a conoscere l'esatta entità di pressione sonora del segnale amplificato dall'apparecchio acustico indossato.Con il diffondersi della telefonia mobile e dei nuovi sistemi di comunicazione wireless, i produttori di apparecchi acustici si sono imbattuti nella problematica delle interferenze elettromagnetiche. Nuovi sistemi di progettazione delle componenti elettroniche e nuovi sistemi di misurazione delle compatibilità elettromagnetiche EMC hanno portato allo sviluppo degli standard ANSI C63.19(2011) e IEC 60118-13(2011) che regolano in maniera simile la materia. Per calcolare il valore soglia del campo elettromagnetico, lo standard IEC utilizza la camera anecoica GTEM, dove un amplificatore e un generatore di radiofrequenza somministrano all'apparecchio acustico un suono di prova che poi viene captano dal fonometro che ne restituisce i dati da analizzare. Nel sistema ANSI invece, viene generato il campo di interferenza attraverso un'antenna dipolo. Sostanzialmente si indaga sul livello di interferenza relativa in ingresso, denominato IRIL (input-related-interference-level) dove si considera accettabile un valore inferiore a 55 dB SPL. Dalla valutazione della letteratura scientifica emerge comunque una cautela nel valutare le prestazioni degli apparecchi acustici dato che molti di questi non rispettano i limiti di tolleranza stabiliti dagli standard.Abbiamo svolto un'indagine sui siti internet ufficiali dei principali produttori di apparecchi acustici per individuare i dati tecnici relativi alla compatibilità elettromagnetica EMC e fare un confronto tra produttori, tipologie di apparecchi e fasce di prezzo per constatare se questi influissero sulla qualità EMC. Abbiamo verificato che le informazioni EMC sono frequentemente omesse sulle schede tecniche dei vari apparecchi acustici (disponibili solo nel 44% degli apparecchi). Abbiamo altresì osservato che lo standard ANSI offre migliore semplicità di interpretazione dei dati EMC mentre lo standard IEC fornisce dati più puntuali. Analizzando quindi i dati IEC abbiamo osservato migliori prestazioni EMC al crescere della fascia di prezzo. Non sono state osservate differenze statisticamente significative tra tipologie di apparecchi diversi nella stessa fascia di prezzo.La figura dell'audioprotesista è quella di un tecnico specializzato nel risolvere il disagio uditivo del paziente ipoacusico attraverso una molteplice serie di informazioni che giocano un ruolo chiave nell'individuazione della soluzione audiologica più idonea. Sicuramente i costruttori di apparecchi acustici vorranno soddisfare maggiormente il bisogno di informazioni tecniche, anche rendendo disponibili i dati di una sempre più grande quantità di misure standardizzate.
20-nov-2018
Istituto di Fisiologia Clinica - IFC
protesi acustiche
ipoacusia
standard
misure
ansi
IEC
Marco Paterni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/357917
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