L'avvento di protesi digitali e lo sviluppo di tecnologie wireless hanno portato nuove interessanti funzionalità, ma soprattutto hanno reso possibile il collegamento alla protesi acustica di telefoni cellulari, TV, radio, computer, offrendo grandi benefici e facilitazioni nella vita quotidiana del paziente; queste tecnologie che sono in continua evoluzione, sono da considerarsi una valida opzione per i portatori di protesi acustiche, consentendo loro di affrontare al meglio le situazioni quotidiane nelle quali trovano maggiori difficoltà. Tuttavia lo svantaggio è che soluzioni di questo tipo richiedono un consumo energetico sempre maggiore. La sorgente di alimentazione, pertanto, è diventata ancora più importante e decisiva rispetto al passato.La richiesta di chi usufruisce di questi ausili è sempre di più rivolta verso alte prestazioni ma anche dimensioni ridotte e gradevoli esteticamente, determinando l'uso di pile più piccole e meno durature nel tempo. Per questo sono state introdotte sul mercato nuove soluzioni, quali ad esempio la tecnologia ricaricabile, che ha permesso a numerosi pazienti ipoacusici di avere l'opportunità di non dover più sostituire le batterie, ma di poter ricaricare il proprio apparecchio acustico comodamente come un cellulare.I recenti sviluppi tecnologici hanno visto l'arrivo sul mercato della ricarica wireless, che ha permesso di ricaricare la protesi acustica senza l'utilizzo di fili, eliminando così i contatti elettrici presenti nella tecnologia ricaricabile, consentendo una ricarica più semplice e comoda, diminuendo possibili guasti e scosse elettriche e garantendo la ricarica del dispositivo in ambienti diversi. Le tecnologie di ricarica si evolvono e si modificano anche con il mutare di concetti etici e pertanto sono stati sviluppati dispositivi a ricarica solare finalizzati ad ottenere da una parte un minor impatto ambientale e dall'altra nuove possibilità di utilizzo da parte di popolazioni che hanno difficoltà ad usufruire delle alimentazioni elettriche (paesi del terzo mondo).L'elaborato ha realizzato un'attenta analisi di tutti gli aspetti che riguardano i sistemi di alimentazione del mondo audioprotesico mettendo a confronto tecnologie costruttive, eventuali criticità e procedure di gestione. Si é poi voluto analizzare, mediante la somministrazione di questionari, l'esperienza ed il grado di soddisfazione sull'utilizzo di batterie zinco aria e ricaricabili tra i pazienti utilizzatori di apparecchi acustici; lo scopo é stato quello di analizzare l'utilizzo delle batterie e capire l'interesse dei pazienti.Contrariamente alle aspettative iniziali i risultati ottenuti dimostrano che non esiste una sostanziale differenza di gradimento tra batterie ricaricabili e batterie intercambiabili (punteggio di 9.27 ± 0.62 per le ricaricabili contro 8.93 ±1.01 per le tradizionali); la tecnologia ricaricabile si sta affermando e ricopre nuove fette di mercato, ma molti pazienti trovano maggiore sicurezza nella continuità giornaliera di utilizzo nelle tradizionali pile intercambiabili, facili da trasportare e semplici da inserire rispetto al bisogno di ricercare una fonte di alimentazione per la ricarica.. Questo fa pensare che la tecnologia zinco aria, che oramai ha raggiunto una certa maturità, è tutt'altro che superata, nonostante l'avvento di nuove tecnologie e soluzioni. Inoltre l'utilizzo di sistemi cross e streamer non hanno influito sulla valutazione delle batterie tradizionali; solitamente l'utilizzo di questi sistemi porta ad un consumo più elevato (e quindi ad una minore durata) ma questo non ha determinato valutazioni finali negative sulla soddisfazione del paziente. Non sono state osservate differenze legate all'autonomia di gestione tra la tecnologia ricaricabile e quella tradizionale ed in generale le donne (68%) hanno manifestato una maggiore propensione alla nuova tecnologia ricaricabile rispetto agli uomini (44%). La scelta tecnologica si lega quindi prevalentemente alla sicurezza della continuità operativa. Inoltre il 63% degli intervistati dichiara che al momento in cui sente il suono che indica la batteria scarica cambia solo la pila che si è scaricata e attende il momento in cui si scaricherà l'altra, mentre il 37%, invece, preferisce cambiare entrambe le batterie nel momento in cui una delle due si scarica. Abbiamo analizzato la durata, segnalata dai pazienti, relativamente all'uso delle batterie tradizionali ed è emerso che la durata degli apparecchi con pila 13 risulta essere in difetto di circa 4 giorni rispetto alle aspettative (la maggioranza dei pazienti riferisce che le pile 13 durano in media 11 giorni, quindi meno di quanto dichiarato dalle aziende produttrici); questo dato potrebbe essere la causa della valutazione più bassa delle pile 13 rispetto alle 312. Non si riscontrano differenze sostanziali per quanto concerne l'autonomia di gestione tra batterie tradizionale (82% dei pazienti) e batteria ricaricabile (78% dei pazienti)Nella somministrazione dei questionari è comunque emersa l'importanza della presenza di un professionista che accompagna il paziente, non solo nella scelta della protesi acustica, ma anche nel corretto utilizzo delle batterie e degli accessori collegati.Le conoscenze tecnologiche legate all'alimentazione elettrica degli apparecchi acustici rappresentano pertanto importanti competenze che devono far parte del bagaglio culturale dell'Audioprotesista.

Tesi di laurea triennale: Le batterie nel mondo audioprotesico: evoluzione tecnologica e nuove prospettive / Elisabetta Vigliani candidata, ; Marco Paterni relatore,. - (2018 Nov 20).

Tesi di laurea triennale: Le batterie nel mondo audioprotesico: evoluzione tecnologica e nuove prospettive.

2018

Abstract

L'avvento di protesi digitali e lo sviluppo di tecnologie wireless hanno portato nuove interessanti funzionalità, ma soprattutto hanno reso possibile il collegamento alla protesi acustica di telefoni cellulari, TV, radio, computer, offrendo grandi benefici e facilitazioni nella vita quotidiana del paziente; queste tecnologie che sono in continua evoluzione, sono da considerarsi una valida opzione per i portatori di protesi acustiche, consentendo loro di affrontare al meglio le situazioni quotidiane nelle quali trovano maggiori difficoltà. Tuttavia lo svantaggio è che soluzioni di questo tipo richiedono un consumo energetico sempre maggiore. La sorgente di alimentazione, pertanto, è diventata ancora più importante e decisiva rispetto al passato.La richiesta di chi usufruisce di questi ausili è sempre di più rivolta verso alte prestazioni ma anche dimensioni ridotte e gradevoli esteticamente, determinando l'uso di pile più piccole e meno durature nel tempo. Per questo sono state introdotte sul mercato nuove soluzioni, quali ad esempio la tecnologia ricaricabile, che ha permesso a numerosi pazienti ipoacusici di avere l'opportunità di non dover più sostituire le batterie, ma di poter ricaricare il proprio apparecchio acustico comodamente come un cellulare.I recenti sviluppi tecnologici hanno visto l'arrivo sul mercato della ricarica wireless, che ha permesso di ricaricare la protesi acustica senza l'utilizzo di fili, eliminando così i contatti elettrici presenti nella tecnologia ricaricabile, consentendo una ricarica più semplice e comoda, diminuendo possibili guasti e scosse elettriche e garantendo la ricarica del dispositivo in ambienti diversi. Le tecnologie di ricarica si evolvono e si modificano anche con il mutare di concetti etici e pertanto sono stati sviluppati dispositivi a ricarica solare finalizzati ad ottenere da una parte un minor impatto ambientale e dall'altra nuove possibilità di utilizzo da parte di popolazioni che hanno difficoltà ad usufruire delle alimentazioni elettriche (paesi del terzo mondo).L'elaborato ha realizzato un'attenta analisi di tutti gli aspetti che riguardano i sistemi di alimentazione del mondo audioprotesico mettendo a confronto tecnologie costruttive, eventuali criticità e procedure di gestione. Si é poi voluto analizzare, mediante la somministrazione di questionari, l'esperienza ed il grado di soddisfazione sull'utilizzo di batterie zinco aria e ricaricabili tra i pazienti utilizzatori di apparecchi acustici; lo scopo é stato quello di analizzare l'utilizzo delle batterie e capire l'interesse dei pazienti.Contrariamente alle aspettative iniziali i risultati ottenuti dimostrano che non esiste una sostanziale differenza di gradimento tra batterie ricaricabili e batterie intercambiabili (punteggio di 9.27 ± 0.62 per le ricaricabili contro 8.93 ±1.01 per le tradizionali); la tecnologia ricaricabile si sta affermando e ricopre nuove fette di mercato, ma molti pazienti trovano maggiore sicurezza nella continuità giornaliera di utilizzo nelle tradizionali pile intercambiabili, facili da trasportare e semplici da inserire rispetto al bisogno di ricercare una fonte di alimentazione per la ricarica.. Questo fa pensare che la tecnologia zinco aria, che oramai ha raggiunto una certa maturità, è tutt'altro che superata, nonostante l'avvento di nuove tecnologie e soluzioni. Inoltre l'utilizzo di sistemi cross e streamer non hanno influito sulla valutazione delle batterie tradizionali; solitamente l'utilizzo di questi sistemi porta ad un consumo più elevato (e quindi ad una minore durata) ma questo non ha determinato valutazioni finali negative sulla soddisfazione del paziente. Non sono state osservate differenze legate all'autonomia di gestione tra la tecnologia ricaricabile e quella tradizionale ed in generale le donne (68%) hanno manifestato una maggiore propensione alla nuova tecnologia ricaricabile rispetto agli uomini (44%). La scelta tecnologica si lega quindi prevalentemente alla sicurezza della continuità operativa. Inoltre il 63% degli intervistati dichiara che al momento in cui sente il suono che indica la batteria scarica cambia solo la pila che si è scaricata e attende il momento in cui si scaricherà l'altra, mentre il 37%, invece, preferisce cambiare entrambe le batterie nel momento in cui una delle due si scarica. Abbiamo analizzato la durata, segnalata dai pazienti, relativamente all'uso delle batterie tradizionali ed è emerso che la durata degli apparecchi con pila 13 risulta essere in difetto di circa 4 giorni rispetto alle aspettative (la maggioranza dei pazienti riferisce che le pile 13 durano in media 11 giorni, quindi meno di quanto dichiarato dalle aziende produttrici); questo dato potrebbe essere la causa della valutazione più bassa delle pile 13 rispetto alle 312. Non si riscontrano differenze sostanziali per quanto concerne l'autonomia di gestione tra batterie tradizionale (82% dei pazienti) e batteria ricaricabile (78% dei pazienti)Nella somministrazione dei questionari è comunque emersa l'importanza della presenza di un professionista che accompagna il paziente, non solo nella scelta della protesi acustica, ma anche nel corretto utilizzo delle batterie e degli accessori collegati.Le conoscenze tecnologiche legate all'alimentazione elettrica degli apparecchi acustici rappresentano pertanto importanti competenze che devono far parte del bagaglio culturale dell'Audioprotesista.
20-nov-2018
Istituto di Fisiologia Clinica - IFC
tecniche audioprotesiche
protesi acustiche
batterie
tecnologie di ricarica
autonomia protesi acustiche
Marco Paterni
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/357918
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact