La qualità dell'aria negli ambienti confinati è essenzialmente una percezione soggettiva, basata in genere sulla temperatura dell'aria e sulla sua umidità (comfort termo-igrometrico), sul grado di ventilazione e sulla concentrazione degli inquinanti presenti. In questo senso, è estremamente difficile definire delle precise caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche che possano garantire un pieno benessere di tutti gli occupanti di un qualsiasi ambiente indoor. La percezione varia a seconda delle condizioni di salute, dall'età, dalla suscettibilità individuale, dalla cultura, dall'attività fisica, dal grasso corporeo, ecc. C'è da dire, inoltre, che pur essendo abbastanza semplice la regolazione termo-igrometrica dell'aria, esistono invece delle limitazioni tecnico/economiche per l'abbattimento degli inquinanti, per cui sotto determinate soglie di inquinamento non si può arrivare, se non nel caso specifico di ambienti che richiedono condizioni estreme di sterilità e pulizia (ad esempio sale operatorie o camere bianche). Per tali motivi, si tende a perseguire una qualità dell'aria che viene definita non ideale, ma piuttosto accettabile, in quanto soddisfa sia le normative imposte dagli organi competenti, sia le esigenze di comfort di una gran percentuale degli occupanti degli ambienti indoor. L'approccio più efficace per il miglioramento dell'IAQ - Indoor Air Quality richiede difatti di operare su più fronti, riducendo le emissioni di sostanze inquinanti che interessano l'ambiente indoor e adottando strategie di ventilazione adeguate. L'inquinamento può essere dovuto a diversi fattori tra cui cottura di alimenti, fumo di sigarette, deodoranti o incensi e candele bruciati in ambienti chiusi ma anche i mobili, i componenti di arredo ed i materiali con cui l'ambiente è realizzato (pavimenti, pareti, soffitti). L'importanza dell'analisi dei parametri e dei fattori che incidono sul mantenimento di un efficace livello di qualità dell'aria di un ambiente confinato, risiede soprattutto nel fatto che, assieme ad altri fattori quali livello di rumorosità e luminosità rilevati all'interno dell'ambiente, concorre a determinare la qualità ambientale degli ambienti interni, IEQ - Internal Environmental Quality determinata quindi dalla qualità dell'aria e dal comfort termico, acustico e visivo. Per ottenere un'ottimale qualità dell'aria interna è necessario ventilare adeguatamente l'ambiente. La norma UNI EN 15251 propone tre criteri di valutazione della qualità dell'aria interna differenti da usare in funzione del tipo di ambiente e dei suoi requisiti. Il primo metodo si basa sulla portata di aria esterna per ogni persona presente all'interno dell'edificio basandosi sull'inquinamento prodotto dall'uomo stesso, il secondo sulla portata di aria esterna per unità di superficie basandosi sull'inquinamento prodotto dai materiali componenti l'arredo e le finiture dell'ambiente interno, mentre il terzo si basa sulla concentrazione di CO2. La qualità dell'aria interna negli ultimi anni è diminuita drasticamente a causa di diversi fattori quali: il risparmio energetico e la conseguente diminuzione della ventilazione, nuovi materiali da costruzione e nuove fonti di inquinamento indoor. Le numerose campagne di risparmio energetico, unite agli elevati prezzi dell'energia, hanno spinto molte persone a rendere il più possibile ermetiche le loro abitazioni riducendo anche il tasso di ventilazione; ciò significa che la quantità di aria esterna fornita dalle infiltrazioni attraverso l'involucro e gli infissi non è più sufficiente a fornire il necessario ricambio d'aria. L'introduzione e l'utilizzo di nuovi materiali, come ad esempio i polimeri e le fibre, hanno contribuito all'aumento di emissioni di inquinanti andando a compromettere sempre più la qualità dell'aria interna.

MISURAZIONE SPERIMENTALE E SIMULAZIONE NUMERICA DELL'ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI DI COMPOSTI ORGANICI VOLATILI IN AMBIENTI CONFINATI / Marco Torre Laureando, ; Paolo Venturini Relatore, ; Lucia Paciucci correlatore,. - .

MISURAZIONE SPERIMENTALE E SIMULAZIONE NUMERICA DELL'ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI DI COMPOSTI ORGANICI VOLATILI IN AMBIENTI CONFINATI


Abstract

La qualità dell'aria negli ambienti confinati è essenzialmente una percezione soggettiva, basata in genere sulla temperatura dell'aria e sulla sua umidità (comfort termo-igrometrico), sul grado di ventilazione e sulla concentrazione degli inquinanti presenti. In questo senso, è estremamente difficile definire delle precise caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche che possano garantire un pieno benessere di tutti gli occupanti di un qualsiasi ambiente indoor. La percezione varia a seconda delle condizioni di salute, dall'età, dalla suscettibilità individuale, dalla cultura, dall'attività fisica, dal grasso corporeo, ecc. C'è da dire, inoltre, che pur essendo abbastanza semplice la regolazione termo-igrometrica dell'aria, esistono invece delle limitazioni tecnico/economiche per l'abbattimento degli inquinanti, per cui sotto determinate soglie di inquinamento non si può arrivare, se non nel caso specifico di ambienti che richiedono condizioni estreme di sterilità e pulizia (ad esempio sale operatorie o camere bianche). Per tali motivi, si tende a perseguire una qualità dell'aria che viene definita non ideale, ma piuttosto accettabile, in quanto soddisfa sia le normative imposte dagli organi competenti, sia le esigenze di comfort di una gran percentuale degli occupanti degli ambienti indoor. L'approccio più efficace per il miglioramento dell'IAQ - Indoor Air Quality richiede difatti di operare su più fronti, riducendo le emissioni di sostanze inquinanti che interessano l'ambiente indoor e adottando strategie di ventilazione adeguate. L'inquinamento può essere dovuto a diversi fattori tra cui cottura di alimenti, fumo di sigarette, deodoranti o incensi e candele bruciati in ambienti chiusi ma anche i mobili, i componenti di arredo ed i materiali con cui l'ambiente è realizzato (pavimenti, pareti, soffitti). L'importanza dell'analisi dei parametri e dei fattori che incidono sul mantenimento di un efficace livello di qualità dell'aria di un ambiente confinato, risiede soprattutto nel fatto che, assieme ad altri fattori quali livello di rumorosità e luminosità rilevati all'interno dell'ambiente, concorre a determinare la qualità ambientale degli ambienti interni, IEQ - Internal Environmental Quality determinata quindi dalla qualità dell'aria e dal comfort termico, acustico e visivo. Per ottenere un'ottimale qualità dell'aria interna è necessario ventilare adeguatamente l'ambiente. La norma UNI EN 15251 propone tre criteri di valutazione della qualità dell'aria interna differenti da usare in funzione del tipo di ambiente e dei suoi requisiti. Il primo metodo si basa sulla portata di aria esterna per ogni persona presente all'interno dell'edificio basandosi sull'inquinamento prodotto dall'uomo stesso, il secondo sulla portata di aria esterna per unità di superficie basandosi sull'inquinamento prodotto dai materiali componenti l'arredo e le finiture dell'ambiente interno, mentre il terzo si basa sulla concentrazione di CO2. La qualità dell'aria interna negli ultimi anni è diminuita drasticamente a causa di diversi fattori quali: il risparmio energetico e la conseguente diminuzione della ventilazione, nuovi materiali da costruzione e nuove fonti di inquinamento indoor. Le numerose campagne di risparmio energetico, unite agli elevati prezzi dell'energia, hanno spinto molte persone a rendere il più possibile ermetiche le loro abitazioni riducendo anche il tasso di ventilazione; ciò significa che la quantità di aria esterna fornita dalle infiltrazioni attraverso l'involucro e gli infissi non è più sufficiente a fornire il necessario ricambio d'aria. L'introduzione e l'utilizzo di nuovi materiali, come ad esempio i polimeri e le fibre, hanno contribuito all'aumento di emissioni di inquinanti andando a compromettere sempre più la qualità dell'aria interna.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/359229
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