Negli ambienti di lavoro non industriali oggetto di questo studio si svolgono tipicamente attività di tipo cognitivo e relazionale, nelle quali sia lavoratori che fruitori ricevono, elaborano, producono e scambiano frequentemente informazioni principalmente attraverso la voce parlata.I livelli di esposizione sonora, rilevabili in questo tipo di ambienti presentano generalmente livelli di esposizione giornaliera più bassi del Valore Inferiore di Azione di 80 dBA stabilito dal T.U. 81/08, [15] al di sotto del quale è generalmente evitato il danno uditivo. Infatti livelli di esposizione sonora negli ambienti di ristorazione (misurati nelle sale di ristorazione) solitamente non sono di entità tale da causare danni all'apparato uditivo, ma possono causare effetti extrauditivi che hanno la capacità di influenzare il comfort della persona sia dal punto di vista funzionale che psicologico: affaticamento mentale e sensoriale, stanchezza precoce (annoyance), calo della performance lavorativa, induzione all'errore, calo dell'attenzione e stress sono solo alcuni di questi effetti che contribuiscono a creare una percezione negativa dell'ambiente stesso.Con il termine "disturbo" ed ancora più specificamente "annoyance" [39], si intende, infatti, il comune senso di stress o d'insoddisfazione nelle persone quando sono esposte a sorgenti di rumore, che può portare anche a danni più consistenti, interferendo con i pensieri e le attività che si stanno svolgendo.Tale tipologia di rumore, che può fortemente condizionare l'attività lavorativa, rientra nella più ampia famiglia del community noise (rumore ambientale), cioè l'insieme dei rumori prodotti da tutte le sorgenti diverse da quelle prettamente industriali.[3,23]In questa tipologia di ambienti non industriali, I livelli di rumore che si raggiungono, assieme agli elevati tempi di riverberazione, possono interferire sulla comunicazione verbale, sulla salute mentale e sulle prestazioni oltre ad esercitare un significativo(e spesso negativo) effetto sulla percezione della gente e sul godimento di qualunque cosa si trovino a mangiare o bere.[2,61] Ci sono stati studi che indicato come gli stimoli uditivi possano influenzare la percezione della croccantezza degli alimenti e che la presenza di un forte rumore offuschi la percezione del gusto del cibo (Effetto Sinestesico).Negli ultimi anni si sta diffondendo il fenomeno della "socioacusia", cioè il danno all´udito dovuto all´esposizione al rumore negli ambienti di vita, che pare stia assumendo una certa rilevanza nella maggior parte dei paesi industrializzati, soprattutto come conseguenza dell´esposizione al rumore durante attività di tipo ricreativo quali ad esempio l´ascolto di musica ad alto volume.Questa situazione può verificarsi anche in un ristorante che oggi viene concepito non più solo come luogo per consumare semplicemente un pasto, ma anche un luogo per ricaricarsi prima di tornare i soliti ritmi di vita frenetica (si parla di "meeting people"); viene percepita maggiormente l'esigenza di trovarsi in un locale che sia accogliente e adeguatamente confortevole da un punto di vista acustico capace di contrastare l'eccessiva rumorosità che renderebbe difficile ogni tipo di comunicazioni e provocherebbe danni effettivamente negativi sull'organismo.Quando si parla di comfort in relazione ai locali di ristoro, si pensa alla bontà del cibo, al servizio, alla comodità degli spazi; però cosa succede quando si fa difficoltà ad interagire con i propri commensali a causa del rumore e del brusio di sottofondo? Accade che siamo costretti ad alzare il tono di voce (la cosiddetta disfonia da sforzo), in questo caso parliamo di "effetto Lombard" ossia quella tendenza involontaria dei parlanti ad aumentare l'intensità della loro voce in presenza di un rumore di fondo.[8,30]La conseguenza di tutto questo è che usciamo stanchi dal locale, a volte con il mal di testa. In altre parole non siamo motivati a ritornare in quel posto.Questi effetti sono, inoltre, accentuati sui soggetti con deficit uditivi e che utilizzano protesi acustiche.Dunque, per meglio comprendere quale sia l'impatto dell'inquinamento acustico negli ambienti di vita sulla salute della popolazione esposta, è necessario partire dal concetto stesso di "salute".Con questo temine secondo una definizione dell'OMS del 1946, si deve intendere uno stato di completo benessere psico-fisico e sociale e non semplicemente l'assenza di malattie.Un ambiente acustico sfavorevole costituisce, pertanto, una condizione di pregiudizio per una buona qualità della vita.Da tutto ciò si evince che risulta necessario conoscere questa problematica per ridurre o eliminare, ove possibile, i problemi e le criticità che ne conseguono al fine di migliorare il benessere acustico di tali ambienti. Lo scopo di questo studio è di svolgere un'indagine conoscitiva dello stato acustico di alcuni di questi ambienti attraverso misurazioni oggettive dei livelli di rumore, da correlare con valutazioni soggettive raccolte attraverso la somministrazione di questionari strutturati ed appositamente redatti da noi,[4,9] in modo da valutare la misura della sensibilità al rumore ed altri parametri psicoacustici.L'obiettivo è quindi quello di raccogliere informazioni utili al miglioramento del comfort acustico di diversi ambienti di vita e di lavoro.

Valutazione del disagio acustico in ambienti di ristorazione / Grossi, Francesca. - (2016).

Valutazione del disagio acustico in ambienti di ristorazione

2016

Abstract

Negli ambienti di lavoro non industriali oggetto di questo studio si svolgono tipicamente attività di tipo cognitivo e relazionale, nelle quali sia lavoratori che fruitori ricevono, elaborano, producono e scambiano frequentemente informazioni principalmente attraverso la voce parlata.I livelli di esposizione sonora, rilevabili in questo tipo di ambienti presentano generalmente livelli di esposizione giornaliera più bassi del Valore Inferiore di Azione di 80 dBA stabilito dal T.U. 81/08, [15] al di sotto del quale è generalmente evitato il danno uditivo. Infatti livelli di esposizione sonora negli ambienti di ristorazione (misurati nelle sale di ristorazione) solitamente non sono di entità tale da causare danni all'apparato uditivo, ma possono causare effetti extrauditivi che hanno la capacità di influenzare il comfort della persona sia dal punto di vista funzionale che psicologico: affaticamento mentale e sensoriale, stanchezza precoce (annoyance), calo della performance lavorativa, induzione all'errore, calo dell'attenzione e stress sono solo alcuni di questi effetti che contribuiscono a creare una percezione negativa dell'ambiente stesso.Con il termine "disturbo" ed ancora più specificamente "annoyance" [39], si intende, infatti, il comune senso di stress o d'insoddisfazione nelle persone quando sono esposte a sorgenti di rumore, che può portare anche a danni più consistenti, interferendo con i pensieri e le attività che si stanno svolgendo.Tale tipologia di rumore, che può fortemente condizionare l'attività lavorativa, rientra nella più ampia famiglia del community noise (rumore ambientale), cioè l'insieme dei rumori prodotti da tutte le sorgenti diverse da quelle prettamente industriali.[3,23]In questa tipologia di ambienti non industriali, I livelli di rumore che si raggiungono, assieme agli elevati tempi di riverberazione, possono interferire sulla comunicazione verbale, sulla salute mentale e sulle prestazioni oltre ad esercitare un significativo(e spesso negativo) effetto sulla percezione della gente e sul godimento di qualunque cosa si trovino a mangiare o bere.[2,61] Ci sono stati studi che indicato come gli stimoli uditivi possano influenzare la percezione della croccantezza degli alimenti e che la presenza di un forte rumore offuschi la percezione del gusto del cibo (Effetto Sinestesico).Negli ultimi anni si sta diffondendo il fenomeno della "socioacusia", cioè il danno all´udito dovuto all´esposizione al rumore negli ambienti di vita, che pare stia assumendo una certa rilevanza nella maggior parte dei paesi industrializzati, soprattutto come conseguenza dell´esposizione al rumore durante attività di tipo ricreativo quali ad esempio l´ascolto di musica ad alto volume.Questa situazione può verificarsi anche in un ristorante che oggi viene concepito non più solo come luogo per consumare semplicemente un pasto, ma anche un luogo per ricaricarsi prima di tornare i soliti ritmi di vita frenetica (si parla di "meeting people"); viene percepita maggiormente l'esigenza di trovarsi in un locale che sia accogliente e adeguatamente confortevole da un punto di vista acustico capace di contrastare l'eccessiva rumorosità che renderebbe difficile ogni tipo di comunicazioni e provocherebbe danni effettivamente negativi sull'organismo.Quando si parla di comfort in relazione ai locali di ristoro, si pensa alla bontà del cibo, al servizio, alla comodità degli spazi; però cosa succede quando si fa difficoltà ad interagire con i propri commensali a causa del rumore e del brusio di sottofondo? Accade che siamo costretti ad alzare il tono di voce (la cosiddetta disfonia da sforzo), in questo caso parliamo di "effetto Lombard" ossia quella tendenza involontaria dei parlanti ad aumentare l'intensità della loro voce in presenza di un rumore di fondo.[8,30]La conseguenza di tutto questo è che usciamo stanchi dal locale, a volte con il mal di testa. In altre parole non siamo motivati a ritornare in quel posto.Questi effetti sono, inoltre, accentuati sui soggetti con deficit uditivi e che utilizzano protesi acustiche.Dunque, per meglio comprendere quale sia l'impatto dell'inquinamento acustico negli ambienti di vita sulla salute della popolazione esposta, è necessario partire dal concetto stesso di "salute".Con questo temine secondo una definizione dell'OMS del 1946, si deve intendere uno stato di completo benessere psico-fisico e sociale e non semplicemente l'assenza di malattie.Un ambiente acustico sfavorevole costituisce, pertanto, una condizione di pregiudizio per una buona qualità della vita.Da tutto ciò si evince che risulta necessario conoscere questa problematica per ridurre o eliminare, ove possibile, i problemi e le criticità che ne conseguono al fine di migliorare il benessere acustico di tali ambienti. Lo scopo di questo studio è di svolgere un'indagine conoscitiva dello stato acustico di alcuni di questi ambienti attraverso misurazioni oggettive dei livelli di rumore, da correlare con valutazioni soggettive raccolte attraverso la somministrazione di questionari strutturati ed appositamente redatti da noi,[4,9] in modo da valutare la misura della sensibilità al rumore ed altri parametri psicoacustici.L'obiettivo è quindi quello di raccogliere informazioni utili al miglioramento del comfort acustico di diversi ambienti di vita e di lavoro.
2016
Istituto di Acustica e Sensoristica - IDASC - Sede Roma Tor Vergata
disagio acustico
ristorazione
ipoacusia
Prof.ssa Maria Patrizia Orlando
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/359603
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