Il presente documento descrive la metodologia per l'individuazione di una graduatoria di criticità dei Contesti Territoriali (CT) di una Regione, a seguito di un'azione sismica probabilistica. La graduatoria di criticità dei CT viene stilata secondo due differenti parametri: - Potenziali perdite fisiche (popolazione); - Potenziali perdite economiche. La quantificazione delle potenziali perdite fisiche deriva dalla stima probabilistica di: - Popolazione coinvolta in edifici inagibili per effetto dello scuotimento sismico amplificato in superficie; - Popolazione coinvolta in edifici collassati per effetto dello scuotimento sismico amplificato in superficie; - Popolazione coinvolta in centri e nuclei urbani soggetti a fenomeni cosismici (frana e liquefazione) attivati dallo scuotimento sismico amplificato in superficie. La quantificazione delle potenziali perdite economiche deriva dalla stima probabilistica di: - Danno dell'edilizia residenziale; - Danno delle infrastrutture stradali. Tali quantificazioni sono aggregate sul singolo CT, partendo dai dati di base di esposizione ISTAT (2011) per sezioni censuarie e dal database infrastrutturale Tele Atlas (categorie funzionali stradali 0,1,2,3,4). Lo scuotimento sismico è calcolato dall'azione sismica di base con probabilità di superamento del 10% in 50 anni (Tr=475 anni) e dall'amplificazione di sito valutata con metodologia semplificata USGS (Allen et al., 2009). La metodologia e gli strumenti implementati permettono anche una valutazione di scenari deterministici (magnitudo, distanza epsilon) dello scuotimento sismico (queste elaborazioni anche se disponibili non sono mostrate in questo documento). Lo scenario di frane e liquefazioni sismo-indotte è valutato con le metodologie semplificate USGS (Nowicki et al., 2018 per le frane, Zhu et al., 2017 per la liquefazione). L'attribuzione della vulnerabilità all'edilizia residenziale è valutata con la metodologia BINC (Cacace et al., 2018). La quantificazione del danno dell'edilizia residenziale è calcolata con un approccio macrosismico calibrato con un approccio meccanico (Lagomarsino et al., 2006). La quantificazione economica del danno dell'edilizia è legata alla valutazione delle perdite economiche in termini di percentuale del costo di ricostruzione in funzione del danneggiamento come da Allegato A DM_65_del_07-03-2017. La quantificazione del danno infrastrutturale deriva dalle valutazioni ANAS a seguito del terremoto 2016 (http://www.anassisma2016.it/index.php?). Per una più efficace lettura dei risultati i CT vengono raggruppati in base a classi di esposizione di popolazione così definite (nelle mappe si utilizza una gradazione di colore dei toni del verde, da verde chiaro a verde scuro): Classe A: Popolazione CT < 33.000 (verde chiaro) Classe B: 33.000 < Popolazione CT < 62.000 Classe C: 62.000 < Popolazione CT < 126.0007 Classe D: 126.000 < Popolazione CT < 500.000 Classe E: 500.000 < Popolazione CT < 2.500.000 Classe F: Popolazione CT > 2.500.000 (In questa classe è inserito il solo CT di Roma; verde scuro) Una tabella comprendente tutti i CT della Regione mostra la graduatoria complessiva. Nel presente documento, per ciascuna valutazione sono descritti la metodologia, i dati di base, le tabelle e le mappe del parametro specifico, variabile a livello regionale. È anche descritta una validazione delle metodologie attraverso il confronto di scenari sismici predittivi con dati sperimentali di fenomeni osservati a seguito di alcuni eventi sismici italiani. Un requisito comune per i dati di input delle metodologie semplificate proposte è la estrema flessibilità di applicazione in qualsiasi ambito territoriale. Con questo si vuole sottolineare che se una Regione è interessata a qualche risultato specifico, e dispone di dati di input di dettaglio (es. studi di dettaglio della franosità del territorio), sarà possibile produrre risultati più aggiornati per la specificità regionale. L'utilizzo di dati «poveri», l'area vasta di studio e le metodologie di elaborazione semplificate non consentono un immediato utilizzo dei risultati per la definizione di uno scenario di danno s.s..

Definizione ed implementazione di un indicatore di priorità di studio MS3 e Edifici Strategici (Classe preliminare di operatività - CPO) - (Regione Basilicata, Consegna Intermedia)

2019

Abstract

Il presente documento descrive la metodologia per l'individuazione di una graduatoria di criticità dei Contesti Territoriali (CT) di una Regione, a seguito di un'azione sismica probabilistica. La graduatoria di criticità dei CT viene stilata secondo due differenti parametri: - Potenziali perdite fisiche (popolazione); - Potenziali perdite economiche. La quantificazione delle potenziali perdite fisiche deriva dalla stima probabilistica di: - Popolazione coinvolta in edifici inagibili per effetto dello scuotimento sismico amplificato in superficie; - Popolazione coinvolta in edifici collassati per effetto dello scuotimento sismico amplificato in superficie; - Popolazione coinvolta in centri e nuclei urbani soggetti a fenomeni cosismici (frana e liquefazione) attivati dallo scuotimento sismico amplificato in superficie. La quantificazione delle potenziali perdite economiche deriva dalla stima probabilistica di: - Danno dell'edilizia residenziale; - Danno delle infrastrutture stradali. Tali quantificazioni sono aggregate sul singolo CT, partendo dai dati di base di esposizione ISTAT (2011) per sezioni censuarie e dal database infrastrutturale Tele Atlas (categorie funzionali stradali 0,1,2,3,4). Lo scuotimento sismico è calcolato dall'azione sismica di base con probabilità di superamento del 10% in 50 anni (Tr=475 anni) e dall'amplificazione di sito valutata con metodologia semplificata USGS (Allen et al., 2009). La metodologia e gli strumenti implementati permettono anche una valutazione di scenari deterministici (magnitudo, distanza epsilon) dello scuotimento sismico (queste elaborazioni anche se disponibili non sono mostrate in questo documento). Lo scenario di frane e liquefazioni sismo-indotte è valutato con le metodologie semplificate USGS (Nowicki et al., 2018 per le frane, Zhu et al., 2017 per la liquefazione). L'attribuzione della vulnerabilità all'edilizia residenziale è valutata con la metodologia BINC (Cacace et al., 2018). La quantificazione del danno dell'edilizia residenziale è calcolata con un approccio macrosismico calibrato con un approccio meccanico (Lagomarsino et al., 2006). La quantificazione economica del danno dell'edilizia è legata alla valutazione delle perdite economiche in termini di percentuale del costo di ricostruzione in funzione del danneggiamento come da Allegato A DM_65_del_07-03-2017. La quantificazione del danno infrastrutturale deriva dalle valutazioni ANAS a seguito del terremoto 2016 (http://www.anassisma2016.it/index.php?). Per una più efficace lettura dei risultati i CT vengono raggruppati in base a classi di esposizione di popolazione così definite (nelle mappe si utilizza una gradazione di colore dei toni del verde, da verde chiaro a verde scuro): Classe A: Popolazione CT < 33.000 (verde chiaro) Classe B: 33.000 < Popolazione CT < 62.000 Classe C: 62.000 < Popolazione CT < 126.0007 Classe D: 126.000 < Popolazione CT < 500.000 Classe E: 500.000 < Popolazione CT < 2.500.000 Classe F: Popolazione CT > 2.500.000 (In questa classe è inserito il solo CT di Roma; verde scuro) Una tabella comprendente tutti i CT della Regione mostra la graduatoria complessiva. Nel presente documento, per ciascuna valutazione sono descritti la metodologia, i dati di base, le tabelle e le mappe del parametro specifico, variabile a livello regionale. È anche descritta una validazione delle metodologie attraverso il confronto di scenari sismici predittivi con dati sperimentali di fenomeni osservati a seguito di alcuni eventi sismici italiani. Un requisito comune per i dati di input delle metodologie semplificate proposte è la estrema flessibilità di applicazione in qualsiasi ambito territoriale. Con questo si vuole sottolineare che se una Regione è interessata a qualche risultato specifico, e dispone di dati di input di dettaglio (es. studi di dettaglio della franosità del territorio), sarà possibile produrre risultati più aggiornati per la specificità regionale. L'utilizzo di dati «poveri», l'area vasta di studio e le metodologie di elaborazione semplificate non consentono un immediato utilizzo dei risultati per la definizione di uno scenario di danno s.s..
2019
Rapporto intermedio di progetto
CPO
Frane sismo-indotte
Liquefazione
Pon governance
Operativita
Contesto territoriale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/360364
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