In questo lavoro di tesi vengono presentati i risultati di uno studio finalizzato allacaratterizzazione geofisica del sottosuolo del bacino di Amatrice, e all'individuazione del bedrocksismico, utili, tra le altre cose, alla valutazione della risposta sismica locale.Si è, quindi, cercato di identificare contrasti di impedenza sismica, connessi a condizionigeologico-strutturali e stratigrafiche locali, che influenzino la variazione in ampiezza del moto delsuolo. La metodologia utilizzata per tale valutazione è la tecnica HVSR (Horizontal to VerticalSpectral Ratio) (Nakamura, 1989), basata sulla misura dei rapporti medi fra le ampiezze spettralidelle componenti orizzontali e verticale del rumore sismico ambientale (funzione H/V).I valori di picco della funzione H/V individuano le frequenze di risonanza dei terreni. Talifrequenze risultano inversamente proporzionali alle profondità dei contrasti di impedenza sismicapresenti all'interfaccia tra litotipi diversi; l'entità di tali contrasti è, invece, legata al picco di ampiezzain corrispondenza della frequenza di risonanza.L'area di studio è il bacino di Amatrice, noto anche come bacino della Laga, uno de bacinisedimentari più grandi dell'Appennino Centrale nel quale è avvenuta la sequenza sismica del 24agosto 2016.Nel presente elaborato è descritta la fase di raccolta dati eseguiti durante l'attività di tesi e lafase di trattamento ed elaborazione dei suddetti dati tramite il software Geopsy (SESAME W. G.,2004).L'elaborazione dei dati acquisiti è stata integrata con studi geologico/strutturali svolti nell'aread'esame, oltre che con analisi geo-stratigrafiche e geofisiche precedenti.È stato esplorato un transetto di circa 10 Km, orientato SW-NE, circa perpendicolare allestrutture della catena Appenninica ed integrato da misure ad esso adiacenti.L'interpretazione dei dati geofisici, ottenuta costruendo e vincolando i modelli con leinformazioni precedenti, ha consentito di ottenere un modello delle velocità delle onde sismiche lacui interpretazione geologica ha permesso di ricostruire una sezione sismo-stratigrafica.Il confronto tra il modello e la sezione geologica dell'area mostra una rilevante complessitàstrutturale legata all'azione di numerose faglie normali e sovrascorrimenti. In particolare, lungo iltransetto principale, sono state individuate cinque faglie principali.
CARATTERIZZAZIONE DEL BEDROCK DEL BACINO DI AMATRICE TRAMITE MISURE DI MICROTREMORI SISMICI / Marinucci, Francesco. - (2019 Feb 20).
CARATTERIZZAZIONE DEL BEDROCK DEL BACINO DI AMATRICE TRAMITE MISURE DI MICROTREMORI SISMICI
2019
Abstract
In questo lavoro di tesi vengono presentati i risultati di uno studio finalizzato allacaratterizzazione geofisica del sottosuolo del bacino di Amatrice, e all'individuazione del bedrocksismico, utili, tra le altre cose, alla valutazione della risposta sismica locale.Si è, quindi, cercato di identificare contrasti di impedenza sismica, connessi a condizionigeologico-strutturali e stratigrafiche locali, che influenzino la variazione in ampiezza del moto delsuolo. La metodologia utilizzata per tale valutazione è la tecnica HVSR (Horizontal to VerticalSpectral Ratio) (Nakamura, 1989), basata sulla misura dei rapporti medi fra le ampiezze spettralidelle componenti orizzontali e verticale del rumore sismico ambientale (funzione H/V).I valori di picco della funzione H/V individuano le frequenze di risonanza dei terreni. Talifrequenze risultano inversamente proporzionali alle profondità dei contrasti di impedenza sismicapresenti all'interfaccia tra litotipi diversi; l'entità di tali contrasti è, invece, legata al picco di ampiezzain corrispondenza della frequenza di risonanza.L'area di studio è il bacino di Amatrice, noto anche come bacino della Laga, uno de bacinisedimentari più grandi dell'Appennino Centrale nel quale è avvenuta la sequenza sismica del 24agosto 2016.Nel presente elaborato è descritta la fase di raccolta dati eseguiti durante l'attività di tesi e lafase di trattamento ed elaborazione dei suddetti dati tramite il software Geopsy (SESAME W. G.,2004).L'elaborazione dei dati acquisiti è stata integrata con studi geologico/strutturali svolti nell'aread'esame, oltre che con analisi geo-stratigrafiche e geofisiche precedenti.È stato esplorato un transetto di circa 10 Km, orientato SW-NE, circa perpendicolare allestrutture della catena Appenninica ed integrato da misure ad esso adiacenti.L'interpretazione dei dati geofisici, ottenuta costruendo e vincolando i modelli con leinformazioni precedenti, ha consentito di ottenere un modello delle velocità delle onde sismiche lacui interpretazione geologica ha permesso di ricostruire una sezione sismo-stratigrafica.Il confronto tra il modello e la sezione geologica dell'area mostra una rilevante complessitàstrutturale legata all'azione di numerose faglie normali e sovrascorrimenti. In particolare, lungo iltransetto principale, sono state individuate cinque faglie principali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.