La vecchiaia è un continente grigio non raccontato, anzi indicibile. Eppure numerosi sono coloro che, venendo da diversi orizzonti e discipline, potrebbero fermarvisi. Poiché gli approdi a questo continente grigio sono molteplici: basta considerare la grande varietà delle rappresentazioni e delle pratiche che riguardano la vecchiaia a seconda dei periodi storici, delle culture, delle classi sociali e degli individui e, al tempo stesso, la dimensione universale di questo destino biologico degli animali superiori per convincersene. Ma le tracce restano imprecise. Quando l'uomo comincia ad invecchiare? Fin dalla sua nascita dal punto di vista della crono-genetica. Dove situare allora, nei continui cambiamenti che interessano l'organismo nel corso del tempo, la cesura tra crescita e senescenza? Tuttavia, l'invecchiamento non è un fenomeno bio-fisiologico sul quale verrebbero ad innestare gli aspetti psicologici e sociali. Vi sono interazioni e compenetrazioni tra queste tre dimensioni. Queste brusche accelerazioni della senescenza, legate a delle situazioni di stress o di dolore che il senso comune chiama "rapido invecchiamento" sono una manifestazione tra le tante altre dell'aggrovigliarsi di fattori psicologici e somatici, i cui meccanismi restano ancora mal conosciuti. Inoltre, i cambiamenti che colpiscono i funzionamenti fisici e mentali possono essere sanzionati o meno (a gradi diversi) come delle disabilità a seconda delle competenze richieste e valorizzate in una società o in un gruppo sociale, e questa stessa sanzione retro-agisce sul corso dell'invecchiamento. Ci sono così degli eventi o dei fattori che scatenano o accelerano l'avanzare dell'invecchiamento. È lungo tutto l'arco dell'esistenza che, dal punto di vista del modello psicologico e sociale, esso si modella. Si sottolinea spesso il carattere differenziale dell'invecchiamento a seconda delle categorie socio-professionali, ma sono i molteplici aspetti, socialmente diversificati, degli stili di vita che si articolano e si combinano per cambiarne il corso.

Verso il continente grigio

Barbieri Andrea Salvatore Antonio;
2017

Abstract

La vecchiaia è un continente grigio non raccontato, anzi indicibile. Eppure numerosi sono coloro che, venendo da diversi orizzonti e discipline, potrebbero fermarvisi. Poiché gli approdi a questo continente grigio sono molteplici: basta considerare la grande varietà delle rappresentazioni e delle pratiche che riguardano la vecchiaia a seconda dei periodi storici, delle culture, delle classi sociali e degli individui e, al tempo stesso, la dimensione universale di questo destino biologico degli animali superiori per convincersene. Ma le tracce restano imprecise. Quando l'uomo comincia ad invecchiare? Fin dalla sua nascita dal punto di vista della crono-genetica. Dove situare allora, nei continui cambiamenti che interessano l'organismo nel corso del tempo, la cesura tra crescita e senescenza? Tuttavia, l'invecchiamento non è un fenomeno bio-fisiologico sul quale verrebbero ad innestare gli aspetti psicologici e sociali. Vi sono interazioni e compenetrazioni tra queste tre dimensioni. Queste brusche accelerazioni della senescenza, legate a delle situazioni di stress o di dolore che il senso comune chiama "rapido invecchiamento" sono una manifestazione tra le tante altre dell'aggrovigliarsi di fattori psicologici e somatici, i cui meccanismi restano ancora mal conosciuti. Inoltre, i cambiamenti che colpiscono i funzionamenti fisici e mentali possono essere sanzionati o meno (a gradi diversi) come delle disabilità a seconda delle competenze richieste e valorizzate in una società o in un gruppo sociale, e questa stessa sanzione retro-agisce sul corso dell'invecchiamento. Ci sono così degli eventi o dei fattori che scatenano o accelerano l'avanzare dell'invecchiamento. È lungo tutto l'arco dell'esistenza che, dal punto di vista del modello psicologico e sociale, esso si modella. Si sottolinea spesso il carattere differenziale dell'invecchiamento a seconda delle categorie socio-professionali, ma sono i molteplici aspetti, socialmente diversificati, degli stili di vita che si articolano e si combinano per cambiarne il corso.
2017
Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali - IRPPS
978-88-7554-183-5
vecchiaia
dipendenza
autonomia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/361328
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