Viviamo nel pieno del paradosso della frontiera. Dopo la caduta del muro di Berlino, l'apertura, la libera circolazione, il villaggio globale passando per l'orizzonte insuperabile del progresso, - che sia politico, economico o culturale. Da rete globale, Internet è diventato il simbolo di questa diffusa ideologia della de-separazione. Eppure non ci sono mai stati tanti controlli, serrature, censure, quote, un poco come se le frontiere fossero delle idra: per un muro abbattuto, se ne erigono due nuovi. È questa contraddizione che cerca di identificare questo work in progress, concentrandosi sulla dimostrazione della polisemia della frontiera, demarcazione politica certamente, ma anche barriera economica e, molto più insidiosamente, blocco sociale e culturale, limitazione tacita, interdetto implicito, "muro di vetro" impalpabile.
Epistemologie delle mura e delle frontiere
Barbieri Andrea Salvatore Antonio
2018
Abstract
Viviamo nel pieno del paradosso della frontiera. Dopo la caduta del muro di Berlino, l'apertura, la libera circolazione, il villaggio globale passando per l'orizzonte insuperabile del progresso, - che sia politico, economico o culturale. Da rete globale, Internet è diventato il simbolo di questa diffusa ideologia della de-separazione. Eppure non ci sono mai stati tanti controlli, serrature, censure, quote, un poco come se le frontiere fossero delle idra: per un muro abbattuto, se ne erigono due nuovi. È questa contraddizione che cerca di identificare questo work in progress, concentrandosi sulla dimostrazione della polisemia della frontiera, demarcazione politica certamente, ma anche barriera economica e, molto più insidiosamente, blocco sociale e culturale, limitazione tacita, interdetto implicito, "muro di vetro" impalpabile.File | Dimensione | Formato | |
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