In un contesto storico e politico che vede da una lato una pressante richiesta di soluzioni tecnologiche innovative a problematiche alimentari, ambientali, economiche, sanitarie, e dall'altro la diffusione spesso incontrollata o, ancor peggio, strumentalizzata a scopi politici o economici, di false informazioni da pseudo- a totalmente antiscientifiche, appare quantomai importante riaffermare il ruolo della "Conoscenza" come unico motore del progresso non solo culturale, ma in tutti i campi socioeconomici, scientifici e tecnologici. Ma, in campo scientifico, "Conoscenza" implica anche e soprattutto l'uso onesto e competente del metodo sperimentale, che è l'unico baluardo contro la diffusione di informazioni false o scorrette, ed è l'unico discrimine tra la corretta ricerca scientifica e le sue deformazioni a scopo di lucro o ideologico. Pertanto, il contributo del MoSeF ha mostrato da un lato come la "Conoscenza" prodotta nelle nostre ricerche possa tradursi in strumenti e processi per l'Innovazione o la Prevenzione in diversi campi strategici, e, dall'altro, l'importanza e la potenza del metodo scientifico nell'acquisizione di tale "Conoscenza". Quest'ultimo aspetto è stato realizzato con esperienze che, avvalendosi della collaborazione del pubblico e di studenti-dimostratori della rete, hanno posto al centro il ruolo dello sperimentatore e del processo di osservazione. In tal modo, con attività in campi che spaziano dalla Fisica alla Tecnologia dei Materiali, attraverso la Chimica e la Biologia, si è mirato a fornire in modo coinvolgente una corretta informazione che riguardi non solo "conoscenze" e tecnologie utili a fini socioeconomici, ma anche il processo che porta ad esse e, più in generale, il sistema della ricerca scientifica. Seguendo la tradizione dei progetti della rete MoSeF, anche in questo caso la dimostrazione delle attività è avvenuta con la collaborazione di studenti della scuola superiore, nella fattispecie l'ITI "Augusto Righi" di Napoli, che sono stati prima formati presso i laboratori dei partecipanti e poi li hanno coadiuvati nella dimostrazione ed illustrazione delle attività. In particolare, a questo progetto hanno collaborato gli studenti: Vincenzo Colimoro, Daniele De Pasquale, Mattia Giugliano, Emanuela Schiano di Cola, Braulio Rizzo, Carlo Gambardella, Mattia Tipaldi, Davide Cinquegrana, Fabio Volo (IV), Alice Scherillo, Ciro De Simone (II), con i docenti accompagnatori: Mina Tortora e Antonia De Petrocellis. Questo progetto è stato realizzato con il contributo della Fondazione Banco di Napoli.
Progetto "La Conoscenza come motore dell'Innovazione e della Prevenzione" - Festival Scientifico: "Fattorie Didattiche Aperte", XIII ed., Ist. Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA), 11-12 maggio 2019"
2019
Abstract
In un contesto storico e politico che vede da una lato una pressante richiesta di soluzioni tecnologiche innovative a problematiche alimentari, ambientali, economiche, sanitarie, e dall'altro la diffusione spesso incontrollata o, ancor peggio, strumentalizzata a scopi politici o economici, di false informazioni da pseudo- a totalmente antiscientifiche, appare quantomai importante riaffermare il ruolo della "Conoscenza" come unico motore del progresso non solo culturale, ma in tutti i campi socioeconomici, scientifici e tecnologici. Ma, in campo scientifico, "Conoscenza" implica anche e soprattutto l'uso onesto e competente del metodo sperimentale, che è l'unico baluardo contro la diffusione di informazioni false o scorrette, ed è l'unico discrimine tra la corretta ricerca scientifica e le sue deformazioni a scopo di lucro o ideologico. Pertanto, il contributo del MoSeF ha mostrato da un lato come la "Conoscenza" prodotta nelle nostre ricerche possa tradursi in strumenti e processi per l'Innovazione o la Prevenzione in diversi campi strategici, e, dall'altro, l'importanza e la potenza del metodo scientifico nell'acquisizione di tale "Conoscenza". Quest'ultimo aspetto è stato realizzato con esperienze che, avvalendosi della collaborazione del pubblico e di studenti-dimostratori della rete, hanno posto al centro il ruolo dello sperimentatore e del processo di osservazione. In tal modo, con attività in campi che spaziano dalla Fisica alla Tecnologia dei Materiali, attraverso la Chimica e la Biologia, si è mirato a fornire in modo coinvolgente una corretta informazione che riguardi non solo "conoscenze" e tecnologie utili a fini socioeconomici, ma anche il processo che porta ad esse e, più in generale, il sistema della ricerca scientifica. Seguendo la tradizione dei progetti della rete MoSeF, anche in questo caso la dimostrazione delle attività è avvenuta con la collaborazione di studenti della scuola superiore, nella fattispecie l'ITI "Augusto Righi" di Napoli, che sono stati prima formati presso i laboratori dei partecipanti e poi li hanno coadiuvati nella dimostrazione ed illustrazione delle attività. In particolare, a questo progetto hanno collaborato gli studenti: Vincenzo Colimoro, Daniele De Pasquale, Mattia Giugliano, Emanuela Schiano di Cola, Braulio Rizzo, Carlo Gambardella, Mattia Tipaldi, Davide Cinquegrana, Fabio Volo (IV), Alice Scherillo, Ciro De Simone (II), con i docenti accompagnatori: Mina Tortora e Antonia De Petrocellis. Questo progetto è stato realizzato con il contributo della Fondazione Banco di Napoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


