Tra gli scopi della "PROPOSTA TECNICO-ECONOMICA PER STUDI DI CARATTERE AMBIENTALE VOLTI A VALUTARE LE DINAMICHE E GLI EFFETTI AMBIENTALI DEI SEDIMENTI MARINI PROVENIENTI DA ESCAVI PORTUALI", nel porto di Ancona, era compresa la quantificazione delle "variazioni dei flussi di sostanze disciolte naturali e/o di origine antropica, come i nutrienti e i metalli pesanti, eventualmente indotte dai lavori di escavo, al fine di valutare la loro influenza sul chimismo della colonna d'acqua e sulle biocenosi delle aree marine interessate". Tali indagini erano necessarie sia per una migliore definizione degli impatti ambientali, sia per stabilire eventuali misure di mitigazione da inserire nelle fasi operative di dragaggio e sversamento. L'indagine prevedeva la quantificazione dei flussi bentici in tre diversi tempi davanti alla Banchina 26 del porto di Ancona: prima dell'esecuzione dei lavori di dragaggio (fase ante-operam), durante l'esecuzione dei lavori di dragaggio (fase di escavo) e dopo la fine dei lavori di dragaggio (fase post-operam). Le misure dovevano essere eseguite nell'area interessata dal dragaggio commissionato dall'Autorità Portuale di Ancona davanti alla Banchina 26 (Fig. 1).
Studi di carattere ambientale volti a valutare le dinamiche e gli effetti ambientali dei sedimenti marini provenienti da escavi portuali. valutazione degli effetti del dragaggio sui sedimenti marini. Fase Post-Operam. Gennaio 2016. Rapporto tecnico. Istituto di Scienze Marine del CNR, sede di Ancona
Spagnoli F;Patrizia Giordano;
2016
Abstract
Tra gli scopi della "PROPOSTA TECNICO-ECONOMICA PER STUDI DI CARATTERE AMBIENTALE VOLTI A VALUTARE LE DINAMICHE E GLI EFFETTI AMBIENTALI DEI SEDIMENTI MARINI PROVENIENTI DA ESCAVI PORTUALI", nel porto di Ancona, era compresa la quantificazione delle "variazioni dei flussi di sostanze disciolte naturali e/o di origine antropica, come i nutrienti e i metalli pesanti, eventualmente indotte dai lavori di escavo, al fine di valutare la loro influenza sul chimismo della colonna d'acqua e sulle biocenosi delle aree marine interessate". Tali indagini erano necessarie sia per una migliore definizione degli impatti ambientali, sia per stabilire eventuali misure di mitigazione da inserire nelle fasi operative di dragaggio e sversamento. L'indagine prevedeva la quantificazione dei flussi bentici in tre diversi tempi davanti alla Banchina 26 del porto di Ancona: prima dell'esecuzione dei lavori di dragaggio (fase ante-operam), durante l'esecuzione dei lavori di dragaggio (fase di escavo) e dopo la fine dei lavori di dragaggio (fase post-operam). Le misure dovevano essere eseguite nell'area interessata dal dragaggio commissionato dall'Autorità Portuale di Ancona davanti alla Banchina 26 (Fig. 1).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


