In questa manifestazione abbiamo esposto, illustrato e dimostrato la prima versione di un dispositivo per la divulgazione e la didattica scientifica, che può essere adoperato nell'ambito di attività con le scuole, mostre, fiere o festival scientifici e per contesti museali. Questi dispositivi hanno dimostrato un enorme potenziale per la capacità sia di attrarre l'attenzione del pubblico, sia di mantenerla per il tempo necessario a trasmettere concetti ed informazioni rilevanti e rappresentano, quindi, un supporto strategico per le attività di comunicazione scientifica della rete MoSeF (http://mosef.na.cnr.it) a cui gli sviluppatori appartengono. In particolare, questo progetto nasce dal successo ottenuto da esperienze di comunicazione scientifica su spettroscopia e fluorescenza, anche alla luce della sempre crescente importanza di queste metodologie e fenomeni non solo nell'ambito dell'analisi di laboratorio, ma anche nell'automatizzazione di tecniche analitiche e sintetiche secondo il paradigma dell'"industria 4.0", volta allo sviluppo sia di processi industriali ecocompatibili robotici ed "intelligenti", sia di apparecchiature miniaturizzate ed economiche in campo medicale, per il monitoraggio ambientale, o il controllo agro-alimentare. L'exhibit è in grado di eseguire una serie di esperimenti, in sequenza automatica, in modalità guidata o con il completo controllo dell'operatore, per dimostrare aspetti qualitativi e quantitativi di fenomeni nel campo della spettroscopia e della fluorescenza. L'exhibit è formato da un corpo centrale, a forma di cilindro cavo aperto per circa 1/3, al centro del quale è posto un braccio centrale rotante che supporta sorgenti luminose di varia frequenza. Ruotando il braccio, le sorgenti sono allineate con diversi campioni di sostanze fluorescenti disposti lungo le pareti interne del cilindro, di cui verrà mostrato il comportamento differenziale a seconda della frequenza luminosa o di altri parametri del campione. Per illustrare fenomeni dipendenti dalla concentrazione e/o dall'aggiunta di determinate sostanze, in alcune delle posizioni dei campioni è stato realizzato un "minireattore", costituito da un sistema di pompe/valvole e motori, per l'esecuzione automatizzata della reazione richiesta e la rigenerazione del sistema ad ogni ciclo operativo dell'exhibit. L'exhibit è completato da un monitor su cui sono visualizzate informazioni e schede sulle esperienze e sui fenomeni dimostrati e da un dispositivo di pilotaggio dell'intero sistema guidato dallo spostamento di cubi trasparenti che contengono i prodotti i cui campioni sono mostrati nel cilindro centrale o illustrati da opportune icone per l'esecuzione dell'intera serie di esperimenti in sequenza o per il cambio di lingua tra italiano e inglese o viceversa.

Attività di esibizione e dimostrazione "CNR4ALL - ROFLEX FA "LUCE" SULLA FLUORESCENZA! - EXHIBIT ROBOTICO PER DIDATTICA E DIVULGAZIONE" nell'ambito della nell'ambito della manifestazione "MAKER FAIRE ROME - THE EUROPEAN EDITION", edizione 2019 - Fiera di Roma, 18-20 ottobre 2019

2019

Abstract

In questa manifestazione abbiamo esposto, illustrato e dimostrato la prima versione di un dispositivo per la divulgazione e la didattica scientifica, che può essere adoperato nell'ambito di attività con le scuole, mostre, fiere o festival scientifici e per contesti museali. Questi dispositivi hanno dimostrato un enorme potenziale per la capacità sia di attrarre l'attenzione del pubblico, sia di mantenerla per il tempo necessario a trasmettere concetti ed informazioni rilevanti e rappresentano, quindi, un supporto strategico per le attività di comunicazione scientifica della rete MoSeF (http://mosef.na.cnr.it) a cui gli sviluppatori appartengono. In particolare, questo progetto nasce dal successo ottenuto da esperienze di comunicazione scientifica su spettroscopia e fluorescenza, anche alla luce della sempre crescente importanza di queste metodologie e fenomeni non solo nell'ambito dell'analisi di laboratorio, ma anche nell'automatizzazione di tecniche analitiche e sintetiche secondo il paradigma dell'"industria 4.0", volta allo sviluppo sia di processi industriali ecocompatibili robotici ed "intelligenti", sia di apparecchiature miniaturizzate ed economiche in campo medicale, per il monitoraggio ambientale, o il controllo agro-alimentare. L'exhibit è in grado di eseguire una serie di esperimenti, in sequenza automatica, in modalità guidata o con il completo controllo dell'operatore, per dimostrare aspetti qualitativi e quantitativi di fenomeni nel campo della spettroscopia e della fluorescenza. L'exhibit è formato da un corpo centrale, a forma di cilindro cavo aperto per circa 1/3, al centro del quale è posto un braccio centrale rotante che supporta sorgenti luminose di varia frequenza. Ruotando il braccio, le sorgenti sono allineate con diversi campioni di sostanze fluorescenti disposti lungo le pareti interne del cilindro, di cui verrà mostrato il comportamento differenziale a seconda della frequenza luminosa o di altri parametri del campione. Per illustrare fenomeni dipendenti dalla concentrazione e/o dall'aggiunta di determinate sostanze, in alcune delle posizioni dei campioni è stato realizzato un "minireattore", costituito da un sistema di pompe/valvole e motori, per l'esecuzione automatizzata della reazione richiesta e la rigenerazione del sistema ad ogni ciclo operativo dell'exhibit. L'exhibit è completato da un monitor su cui sono visualizzate informazioni e schede sulle esperienze e sui fenomeni dimostrati e da un dispositivo di pilotaggio dell'intero sistema guidato dallo spostamento di cubi trasparenti che contengono i prodotti i cui campioni sono mostrati nel cilindro centrale o illustrati da opportune icone per l'esecuzione dell'intera serie di esperimenti in sequenza o per il cambio di lingua tra italiano e inglese o viceversa.
2019
Istituto di Chimica Biomolecolare - ICB - Sede Pozzuoli
Istituto Nazionale di Ottica - INO
Comunicazione scientifica
Divulgazione
Festival scientifici
Luce
Fluorescenza
Tecniche analitiche
Robotica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/366483
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