Questa attività di ricerca è stata intrapresa in quanto l'interesse per il tatuaggio è in crescente aumento, da un decennio a questa parte, e lo è anche il bisogno di poterlo rimuovere.La tecnica maggiormente utilizzata al giorno d'oggi per la rimozione dei tatuaggi prevede un trattamento mediante luce LASER sullo stesso. Tale trattamento porta alla frammentazione e riduzione nelle dimensioni del pigmento colorato depositato nel derma. Ma tale frammentazione come conseguenza può anche portare alla produzione di molecole nocive per la salute.Lo studio, quindi, si basa sulla ricerca dei prodotti di frammentazione e su un'indagine morfologica del pigmento Pigment Green P.G.36, contenuto nell'inchiostro Green Concentrate (Eternal Ink), un pigmento a base di ftalocianina di rame alogenata (C32N8CuBr6Cl10).L'indagine è stata centrata su tre campioni quali, P.G.36, prodotto industriale privo di additivi preso come riferimento, I.S. (inchiostro secco), ottenuto facendo evaporare la componente volatile dell'inchiostro stesso e I.E. (inchiostro estratto), ottenuto tramite purificazione dell'inchiostro con H2SO4. Si eseguono indagini preliminari per accertarsi della presenza del P.G.36 mediante tecniche di spettroscopia UV-Visibile, FT-IR-ATR, FRX ed analisi elementare.Si procede poi al trattamento con un LASER Nd:YAG che emette ad una lunghezza d'onda pari a 532 nm (E = 0,21J, spot =0.04 cm2, fluenza = 5.52 J/cm2) dei tre campioni. L'esposizione a luce LASER avviene in dispersioni di due mezzi quale propan-2-olo e H2O, per un tempo di due ore in cui ad intervalli prestabiliti vengono prelevate aliquote per le successive analisi.Dopo il trattamento LASER si procede ad un'analisi GC-MS per l'identificazione dei prodotti di decomposizione e ad uno studio sul cambiamento morfologico dei campioni mediante SEM. L'immagine seguente e riferita alla decolorazione avvenuta durante l'esperimento LASER del campione P.G.36 in propan-2-olo.I risultati ottenuti mostrano l'avvenuta frammentazione con formazioni di prodotti tossici come cianuri, aromatici alogenati e non. In aggiunta l'indagine SEM conferma i cambiamenti morfologici avvenuti dopo l'irraggiamento con luce LASER. Infatti si osserva una diminuzione degli aggregati presenti prima del trattamento stesso. Inoltre è noto che la luce LASER interagendo con il derma genera onde d'urto e cavitazione localizzata, quindi si procede ad una simulazione mediante sonda ad ultrasuoni di tale effetto e si studiano i cambiamenti morfologici con microscopia SEM. Le immagini acquisite non confermano gli stessi cambiamenti morfologici che sono stati osservati dopo l'esposizione alla luce LASER, ma si osserva comunque una diminuzione delle dimensione degli agglomerati presenti prima dell'esperimento.

Ricerca dei cambiamenti morfologici e dei prodotti di decomposizione degli inchiostri per tatuaggi / Laureando Emanuele Scibetta, ; Relatori Dr Marilena Carbone, ; Dr Elvira Maria Bauer,. - (2017).

Ricerca dei cambiamenti morfologici e dei prodotti di decomposizione degli inchiostri per tatuaggi

2017

Abstract

Questa attività di ricerca è stata intrapresa in quanto l'interesse per il tatuaggio è in crescente aumento, da un decennio a questa parte, e lo è anche il bisogno di poterlo rimuovere.La tecnica maggiormente utilizzata al giorno d'oggi per la rimozione dei tatuaggi prevede un trattamento mediante luce LASER sullo stesso. Tale trattamento porta alla frammentazione e riduzione nelle dimensioni del pigmento colorato depositato nel derma. Ma tale frammentazione come conseguenza può anche portare alla produzione di molecole nocive per la salute.Lo studio, quindi, si basa sulla ricerca dei prodotti di frammentazione e su un'indagine morfologica del pigmento Pigment Green P.G.36, contenuto nell'inchiostro Green Concentrate (Eternal Ink), un pigmento a base di ftalocianina di rame alogenata (C32N8CuBr6Cl10).L'indagine è stata centrata su tre campioni quali, P.G.36, prodotto industriale privo di additivi preso come riferimento, I.S. (inchiostro secco), ottenuto facendo evaporare la componente volatile dell'inchiostro stesso e I.E. (inchiostro estratto), ottenuto tramite purificazione dell'inchiostro con H2SO4. Si eseguono indagini preliminari per accertarsi della presenza del P.G.36 mediante tecniche di spettroscopia UV-Visibile, FT-IR-ATR, FRX ed analisi elementare.Si procede poi al trattamento con un LASER Nd:YAG che emette ad una lunghezza d'onda pari a 532 nm (E = 0,21J, spot =0.04 cm2, fluenza = 5.52 J/cm2) dei tre campioni. L'esposizione a luce LASER avviene in dispersioni di due mezzi quale propan-2-olo e H2O, per un tempo di due ore in cui ad intervalli prestabiliti vengono prelevate aliquote per le successive analisi.Dopo il trattamento LASER si procede ad un'analisi GC-MS per l'identificazione dei prodotti di decomposizione e ad uno studio sul cambiamento morfologico dei campioni mediante SEM. L'immagine seguente e riferita alla decolorazione avvenuta durante l'esperimento LASER del campione P.G.36 in propan-2-olo.I risultati ottenuti mostrano l'avvenuta frammentazione con formazioni di prodotti tossici come cianuri, aromatici alogenati e non. In aggiunta l'indagine SEM conferma i cambiamenti morfologici avvenuti dopo l'irraggiamento con luce LASER. Infatti si osserva una diminuzione degli aggregati presenti prima del trattamento stesso. Inoltre è noto che la luce LASER interagendo con il derma genera onde d'urto e cavitazione localizzata, quindi si procede ad una simulazione mediante sonda ad ultrasuoni di tale effetto e si studiano i cambiamenti morfologici con microscopia SEM. Le immagini acquisite non confermano gli stessi cambiamenti morfologici che sono stati osservati dopo l'esposizione alla luce LASER, ma si osserva comunque una diminuzione delle dimensione degli agglomerati presenti prima dell'esperimento.
2017
Istituto di Struttura della Materia - ISM - Sede Roma Tor Vergata
inchiostro per tatuaggi
morfologia
trattamento LASER
Marilena Carbone, Elvira Maria Bauer
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/367272
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