NEWS CNR Il Cnr ricorda attraverso due testimonianze il tragico terremoto che il 23 novembre 1980, precisamente alle 19.34, devastò la Campania, la Basilicata e una parte della Puglia, provocando danni enormi e quasi 300.000 sfollati: fu il terremoto più violento registrato in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Sabina Porfido (Cnr-Isa) è coautrice dell'articolo "Il terremoto del 23 novembre 1980: la resilienza di alcuni paesi 40 anni dopo", pubblicato nello Speciale curato dall'Istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv) per ricordare l'evento. In esso, si descive la "resilienza" delle comunità di tre paesi della provincia di Avellino colpiti dal terremoto - Calitri, San Mango sul Calore e Conza della Campania - nell'intento di verificare, a distanza di quarant'anni, lo stato della ricostruzione. Mentre i primi due hanno optato per una ricostruzione in situ (Calitri, in particolare, ha cercato di recuperare il più possibile l'antico assetti urbanistico), il paese di Conza della Campania è stato, invece, ricostruito lontano dalla sua posizione geografica originaria: qui ha prevalso una scelta politica di rilocalizzazione, rafforzata anche dai risultati delle indagini geologiche e della memoria storica delle distruzioni subite dalla comunità nei terremoti passati (1466, 1517,1694, 1732 e 1930). Il nuovo paese è stato ricostruito a 4 km dal nucleo originario, mentre nell'antico borgo di Conza è stato istituito un parco archeologico che conserva i resti dell'antica 'Compsa' romana.

I 40 anni dal terremoto in Irpinia

2020

Abstract

NEWS CNR Il Cnr ricorda attraverso due testimonianze il tragico terremoto che il 23 novembre 1980, precisamente alle 19.34, devastò la Campania, la Basilicata e una parte della Puglia, provocando danni enormi e quasi 300.000 sfollati: fu il terremoto più violento registrato in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Sabina Porfido (Cnr-Isa) è coautrice dell'articolo "Il terremoto del 23 novembre 1980: la resilienza di alcuni paesi 40 anni dopo", pubblicato nello Speciale curato dall'Istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv) per ricordare l'evento. In esso, si descive la "resilienza" delle comunità di tre paesi della provincia di Avellino colpiti dal terremoto - Calitri, San Mango sul Calore e Conza della Campania - nell'intento di verificare, a distanza di quarant'anni, lo stato della ricostruzione. Mentre i primi due hanno optato per una ricostruzione in situ (Calitri, in particolare, ha cercato di recuperare il più possibile l'antico assetti urbanistico), il paese di Conza della Campania è stato, invece, ricostruito lontano dalla sua posizione geografica originaria: qui ha prevalso una scelta politica di rilocalizzazione, rafforzata anche dai risultati delle indagini geologiche e della memoria storica delle distruzioni subite dalla comunità nei terremoti passati (1466, 1517,1694, 1732 e 1930). Il nuovo paese è stato ricostruito a 4 km dal nucleo originario, mentre nell'antico borgo di Conza è stato istituito un parco archeologico che conserva i resti dell'antica 'Compsa' romana.
2020
Istituto di Scienze dell'Alimentazione - ISA
TERREMOTO 1980
RESILIENZA
MEMORIA STORICA
CONZA DELLA cAMPANIA
SAN MANGO SUL CALORE
CALITRI
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/378874
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