Progetto ALFAPINENE - Relazione conclusiva

The Alfapinene project began in July 2015 and ended in December 2016. The project was strongly supported by D.K.Z., a manufacturer of biocompatible wooden floors, owner of the Fiemme 3000 brand. In the wood industries there are natural and synthetic based glues, pigments and finishing oils. These materials emit volatile organic compounds (VOCs or VOCs) which can have a negative, neutral or even positive impact on human health. The Project wanted to verify the absence of Volatile Organic Compounds harmful to human health, and possibly highlight those with a positive effect on health. The project wanted to verify even the most remote possibilities of health deterioration, also investigating the content of heavy metals and radiation emitted by the floors. Radioactive contamination of the wood used for DKZ floors is to be considered rather unlikely even if not impossible. Nevertheless, the company also strongly wanted this control to verify every possible source of risk for the users of its floors. The project studied and implemented two business innovations. The first innovation is the replacement of a finishing oil with a low-VOC alternative. Although the previous oil still complied with national laws, the company wanted to protect the quality of the finished product and the working environment by gradually replacing the oil with a low-emission one. This innovation brings a benefit to the employees in the company's production department. The second innovation relates to the timely identification of potential critical issues in some raw materials, and their resolution. This is the case with the VOC emissions of heat-treated wood which, although they are completely of natural origin, are composed of molecules that could have some negative effects on health. For this reason, actions are underway to limit the use of these floors, or to carry out heat treatments of lesser intensity to considerably reduce these emissions.

Il progetto Alfapinene ha avuto inizio nel luglio 2015 per terminare a dicembre 2016. Il progetto è stato fortemente voluto da D.K.Z., ditta produttrice di pavimenti in legno biocompatibili, titolare del marchio Fiemme 3000. Nelle industrie del legno esistono colle, pigmenti e oli di finitura a base naturale e a base sintetica. Questi materiali emettono composti organici volatili (COV o VOC) che possono avere un impatto negativo, neutro o addirittura positivo sulla salute umana. La D.K.Z. ha orientato la propria strategia aziendale sulla esplicita naturalità e salubrità delle materie prime e dei suoi prodotti finiti, e tramite il Progetto Alfapinene ha desiderato valorizzare questa scelta. La ricerca presenta dati che nessuna azienda produttrice di pavimenti ha mai né investigato né tantomeno pubblicato e il progetto prende il nome di un VOC tipico del legno. Quanto è stato fatto in questi 18 mesi, sintetizzato in questa relazione, prevede le criticità che si accentueranno sempre di più nei prossimi anni con l'aumento in proporzione delle case ad alta efficienza energetica, dove il limitato scambio d'aria con l'esterno e la presenza di materiali nocivi indoor possono causare effetti negativi sulla salute. Il Progetto ha voluto verificare l'assenza di Composti Organici Volatili nocivi per la salute umana, e possibilmente evidenziare quelli con effetto positivo sulla salute. Il progetto ha voluto verificare anche le possibilità più remote di peggioramento della salute, andando ad investigare anche il contenuto di metalli pesanti e di radiazioni emesse dai pavimenti. La contaminazione radioattiva del legno utilizzato per i pavimenti DKZ è da considerarsi piuttosto improbabile anche se non impossibile. Ciononostante, l'azienda ha fortemente voluto anche questo controllo per verificare ogni fonte possibile di rischio per gli utilizzatori dei suoi pavimenti. Il progetto ha studiato e implementato due innovazioni aziendali. La prima innovazione è la sostituzione di un olio di finitura con una alternativa a basse emissioni di VOC. Sebbene il precedente olio fosse comunque conforme alle leggi nazionali, l'azienda ha voluto tutelare la qualità del prodotto finito e dell'ambiente di lavoro gradualmente sostituendo l'olio con uno a basse emissioni. Questa innovazione porta un beneficio per gli addetti al reparto produzione dell'azienda. La seconda innovazione è relativa all'individuazione puntuale di potenziali criticità in alcune materie prime, e la loro risoluzione. È questo il caso delle emissioni di VOC del legno termotrattato che, sebbene siano completamente di origine naturale, sono composte da molecole che potrebbero avere alcuni effetti negativi sulla salute. Per questo motivo sono in corso azioni volte a limitare l'uso di questi pavimenti, oppure ad effettuare trattamenti termici di minore intensità per ridurre considerevolmente queste emissioni. Il progetto è stato affidato nella sua esecuzione al Consiglio Nazionale delle Ricerche, nello specifico all'Istituto per la Valorizzazione del Legno CNR-IVALSA. Da questo progetto risulta che i pavimenti DKZ non hanno composti radioattivi, metalli pesanti o emissioni di VOC nocivi, derivati del petrolio e/o composti chimici presenti sulle liste rosse. Risulta inoltre che i pavimenti DKZ, a differenza di alcuni concorrenti, emettono solo VOC che si trovano anche in natura. Gli stessi monoterpeni si trovano in alcuni farmaci, prodotti parafarmaceutici e unguenti balsamici. Alcuni pavimenti dei concorrenti emettono toluene o altre sostanze che sono pericolose per la salute. I risultati del progetto sono stati presentati in importanti convegni internazionali (IAQ 2016 Alexandria- Washington ASHRAE, COST action FP1407 BRNO 2016).