Il Salento è una penisola piatta e poco elevata sul livello del mare (quota massima circa 200 m s.l.m.), la cui struttura geologica è costituita da un basamento di rocce cristalline sormontato da una successione di rocce sedimentarie, calcaree in prevalenza, spessa circa 5000 m. La costa orientale della penisola salentina tra Casalabate e le Cesine è caratterizzata da spiagge sabbiose delimitate da promontori rocciosi e da sistemi di dune eoliche. Gli spazi retro-dunari sono sovente occupati da sistemi di paludi, specie laddove l'urbanizzazione del territorio non è stata molto invasiva. Gli specchi d'acqua palustri materializzano il livello freatico della falda idrica superficiale. L'idrografia superficiale di questa area è condizionata principalmente dalla morfologia pianeggiante del territorio, dalla permeabilità dei terreni affioranti e dalla presenza di alcuni canali drenanti di origine naturale e artificiale. A esclusione delle zone palustri già citate prima, la circolazione idrica avviene prevalentemente nel sottosuolo, favorita dalla forte permeabilità dei litotipi presenti. L'area in oggetto è caratterizzata da una superficie in graduale abbassamento delle quote topografiche da circa 15 m nell'entroterra fino a quote poco sopra il livello del mare in prossimità della costa, e dalla presenza di affioramento di tufi calcarei a granulometria medio-grossolana.La composizione calcarea e le caratteristiche stratigrafiche delle rocce che caratterizzano l'area hanno favorito lo sviluppo dei processi carsici e di quelli, cosiddetti, paracarsici. Tra le principali morfologie legate all'attività carsica si segnalano le doline, di varie dimensioni e genere, e particolari strutture da collasso, che derivano dal crollo della volta di cavità prossime alla superficie. La naturalità del litorale di Casalabate appare oggi fortemente compromessa a causa di vari fattori di tipo antropico. La fascia costiera si caratterizza anche per la diffusione di seconde case, spesso abusive e con edificati di bassa qualità e alti livelli di occupazione. La fragilità del litorale è minacciata anche dalle numerose presenze turistiche nella stagione estiva; per esempio, per consentire l'accesso alle spiagge da parte dei bagnanti, si sono realizzati dei varchi tra le dune, compromettendone definitivamente l'integrità. La mancata pianificazione urbanistica unitamente con l'affermarsi dell'edificazione incontrollata a ridosso delle spiagge, hanno ridotto e ostacolato la capacità di resilienza ai processi geomorfologici, innescando vari fenomeni di dissesto idrogeologico. Negli ultimi decenni, questo scenario ha portato all'abbattimento di abitazioni inagibili in alcune zone del centro urbano, per via delle lesioni subite in seguito a dissesti del sottosuolo.Il documento si articola in 6 capitoli. Si parte dal seguente capitolo dove si introduce l'area di esame e i relativi problemi geologici ad essa connessa. Successivamente nel capitolo seguenti si analizza l'aspetto geologico, geomorfologico ed idrogeologico del territorio di Casalabate ed il fenomeno di formazione dei sinkhole nel mondo e nella zona analizzata, comprese le problematiche che i sinkhole provocano al paesaggio e all'attività umana. Nei capitoli 4 e 5 si analizzano le opere di riqualificazione di suddetto ambiente e le implicazioni ingegneristiche al fine di mitigare gli effetti sull'edificato dei sinkhole.
Implicazioni ingegneristiche dei fenomeni di crollo nel territorio di Casalabate / Persico Erica, Laureanda; Fidelibus, C; Delle Rose, M; Orlanducci, L relatori. - (2020 Jun 11).
Implicazioni ingegneristiche dei fenomeni di crollo nel territorio di Casalabate.
Delle Rose M;
2020
Abstract
Il Salento è una penisola piatta e poco elevata sul livello del mare (quota massima circa 200 m s.l.m.), la cui struttura geologica è costituita da un basamento di rocce cristalline sormontato da una successione di rocce sedimentarie, calcaree in prevalenza, spessa circa 5000 m. La costa orientale della penisola salentina tra Casalabate e le Cesine è caratterizzata da spiagge sabbiose delimitate da promontori rocciosi e da sistemi di dune eoliche. Gli spazi retro-dunari sono sovente occupati da sistemi di paludi, specie laddove l'urbanizzazione del territorio non è stata molto invasiva. Gli specchi d'acqua palustri materializzano il livello freatico della falda idrica superficiale. L'idrografia superficiale di questa area è condizionata principalmente dalla morfologia pianeggiante del territorio, dalla permeabilità dei terreni affioranti e dalla presenza di alcuni canali drenanti di origine naturale e artificiale. A esclusione delle zone palustri già citate prima, la circolazione idrica avviene prevalentemente nel sottosuolo, favorita dalla forte permeabilità dei litotipi presenti. L'area in oggetto è caratterizzata da una superficie in graduale abbassamento delle quote topografiche da circa 15 m nell'entroterra fino a quote poco sopra il livello del mare in prossimità della costa, e dalla presenza di affioramento di tufi calcarei a granulometria medio-grossolana.La composizione calcarea e le caratteristiche stratigrafiche delle rocce che caratterizzano l'area hanno favorito lo sviluppo dei processi carsici e di quelli, cosiddetti, paracarsici. Tra le principali morfologie legate all'attività carsica si segnalano le doline, di varie dimensioni e genere, e particolari strutture da collasso, che derivano dal crollo della volta di cavità prossime alla superficie. La naturalità del litorale di Casalabate appare oggi fortemente compromessa a causa di vari fattori di tipo antropico. La fascia costiera si caratterizza anche per la diffusione di seconde case, spesso abusive e con edificati di bassa qualità e alti livelli di occupazione. La fragilità del litorale è minacciata anche dalle numerose presenze turistiche nella stagione estiva; per esempio, per consentire l'accesso alle spiagge da parte dei bagnanti, si sono realizzati dei varchi tra le dune, compromettendone definitivamente l'integrità. La mancata pianificazione urbanistica unitamente con l'affermarsi dell'edificazione incontrollata a ridosso delle spiagge, hanno ridotto e ostacolato la capacità di resilienza ai processi geomorfologici, innescando vari fenomeni di dissesto idrogeologico. Negli ultimi decenni, questo scenario ha portato all'abbattimento di abitazioni inagibili in alcune zone del centro urbano, per via delle lesioni subite in seguito a dissesti del sottosuolo.Il documento si articola in 6 capitoli. Si parte dal seguente capitolo dove si introduce l'area di esame e i relativi problemi geologici ad essa connessa. Successivamente nel capitolo seguenti si analizza l'aspetto geologico, geomorfologico ed idrogeologico del territorio di Casalabate ed il fenomeno di formazione dei sinkhole nel mondo e nella zona analizzata, comprese le problematiche che i sinkhole provocano al paesaggio e all'attività umana. Nei capitoli 4 e 5 si analizzano le opere di riqualificazione di suddetto ambiente e le implicazioni ingegneristiche al fine di mitigare gli effetti sull'edificato dei sinkhole.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.