Le collezioni naturalistiche dell'Istituto di Scienze Marine : dalla conservazione alla digitalizzazione

During research projects carried out at the ISMAR Institute in Venice, collections of animal and vegetable marine organisms (invertebrates and algae), expression of marine and estuarine environments of North Adriatic Sea, and collections of sediment cores extracted to investigate the Venice lagoon subsidence were gathered. The present report describes the steps of a "multidisciplinary" methodological path from the study of the samples to their networking on the repository "Archivio di Studi Adriatici". The path includes laboratory activities (maintenance and setting up of collections, taxonomic study), bibliographic research and analysis on functional traits, collection of ancillary material, biodiversity informatics. The aims of this work are a) to build a structure easily accessible to the scientific and citizens community, useful for knowledge, training, education and conservation of biodiversity and b) to propose this method as a tool to make available the institutional naturalistic collections not adequately enhanced.

Nel corso di progetti di ricerca condotti nella sede di Venezia dell'Istituto ISMAR, sono state costituite raccolte di organismi marini animali e vegetali (invertebrati ed alghe), espressione di ambienti estuarini e marini del Nord Adriatico, e collezioni di carote di sedimento estratte per indagare le cause della subsidenza della laguna di Venezia. Il presente lavoro descrive le fasi di un percorso metodologico "multidisciplinare" che dallo studio dei campioni conduce alla loro messa in rete sul repository "Archivio Studi Adriatici". Il percorso prevede attività di laboratorio (manutenzione ed allestimento delle collezioni ed indagine tassonomica), ricerca ed analisi bibliografica sui tratti funzionali, raccolta di materiale ancillare, biodiversity informatics. Gli obiettivi del lavoro sono a) costruire una struttura facilmente accessibile alla comunità scientifica e dei cittadini utile alla conoscenza, formazione ed educazione ed alla conservazione della biodiversità e b) proporre tale metodo come strumento per rendere fruibili collezioni naturalistiche presenti in istituzioni di ricerca e non adeguatamente valorizzate.