In Campania, i residenti stranieri costituiscono il 4,8% degli immigrati regolarmente soggiornati sul territorio nazionale. Il lavoro agricolo rappresenta il terzo settore di maggior concentrazione di lavoratori stranieri nella Regione, dopo il settore terziario e l'industria. Le numerose indagini che riguardano la presenza di lavoratori stranieri nel settore agricolo non offrono dati specifici sul problema delle discriminazioni, soprattutto a livello regionale. La ricerca realizzata nel contesto del Progetto Net.Work - Rete antidiscriminazione ha anche lo scopo di cercare di colmare questa lacuna, e tenta di offrire uno spaccato delle esperienze di discriminazione vissute dai lavoratori agricoli immigrati in Campania. Le modalità di realizzazione dell'indagine e i suoi risultati sono preceduti da una presentazione generale del quadro normativo applicabile ai lavoratori stranieri. Più di mille questionari sono stati somministrati a lavoratrici/lavoratori (ed ex-lavoratrici/lavoratori) in agricoltura, senza differenza riguardo allo status giuridico e alla condizione lavorativa, cittadine/cittadini di 32 Paesi dell'Africa del Nord, dell'Africa subsahariana, dell'Asia e dell'Europa dell'Est. L'alto numero di questionari somministrati costituisce un importante risultato raggiunto dall'indagine. Le interviste, effettuate al di fuori dei luoghi di lavoro, sono state realizzate nelle province di Napoli, Salerno e Caserta nella seconda parte del 2017, da un gruppo di somministratrici e somministratori, con esperienze specifiche di mediazione culturale. Essi hanno avuto il compito, nell'avvicinare le persone, di permettere la realizzazione di interviste - rapide ma puntuali - su un tema molto sensibile, come la discriminazione sul luogo di lavoro. Tra gli oltre mille lavoratori immigrati intervistati, circa due su tre hanno dichiarato di essersi sentiti in qualche modo discriminati. Il dato non cambia se lo si differenzia per genere, mentre i valori sono molto diversi se si guarda alla nazionalità degli intervistati, alla loro condizione giuridica e, infine, all'esistenza o meno di un contratto di lavoro, oltre che al tipo di contratto. Il rapporto, dopo aver riportato le evidenze statistiche sull'indagine conoscitiva, si chiude con alcune osservazioni e raccomandazioni di policy.

Progetto Net.Work - Rete antidiscriminazione. Indagine Conoscitiva diretta a verificare l'esistenza di fenomeni discriminatori verso gli immigrati all'interno del contesto lavorativo (Lavoratori in Agricoltura) della Regione Campania

Giovanni Carlo BRUNO
2018

Abstract

In Campania, i residenti stranieri costituiscono il 4,8% degli immigrati regolarmente soggiornati sul territorio nazionale. Il lavoro agricolo rappresenta il terzo settore di maggior concentrazione di lavoratori stranieri nella Regione, dopo il settore terziario e l'industria. Le numerose indagini che riguardano la presenza di lavoratori stranieri nel settore agricolo non offrono dati specifici sul problema delle discriminazioni, soprattutto a livello regionale. La ricerca realizzata nel contesto del Progetto Net.Work - Rete antidiscriminazione ha anche lo scopo di cercare di colmare questa lacuna, e tenta di offrire uno spaccato delle esperienze di discriminazione vissute dai lavoratori agricoli immigrati in Campania. Le modalità di realizzazione dell'indagine e i suoi risultati sono preceduti da una presentazione generale del quadro normativo applicabile ai lavoratori stranieri. Più di mille questionari sono stati somministrati a lavoratrici/lavoratori (ed ex-lavoratrici/lavoratori) in agricoltura, senza differenza riguardo allo status giuridico e alla condizione lavorativa, cittadine/cittadini di 32 Paesi dell'Africa del Nord, dell'Africa subsahariana, dell'Asia e dell'Europa dell'Est. L'alto numero di questionari somministrati costituisce un importante risultato raggiunto dall'indagine. Le interviste, effettuate al di fuori dei luoghi di lavoro, sono state realizzate nelle province di Napoli, Salerno e Caserta nella seconda parte del 2017, da un gruppo di somministratrici e somministratori, con esperienze specifiche di mediazione culturale. Essi hanno avuto il compito, nell'avvicinare le persone, di permettere la realizzazione di interviste - rapide ma puntuali - su un tema molto sensibile, come la discriminazione sul luogo di lavoro. Tra gli oltre mille lavoratori immigrati intervistati, circa due su tre hanno dichiarato di essersi sentiti in qualche modo discriminati. Il dato non cambia se lo si differenzia per genere, mentre i valori sono molto diversi se si guarda alla nazionalità degli intervistati, alla loro condizione giuridica e, infine, all'esistenza o meno di un contratto di lavoro, oltre che al tipo di contratto. Il rapporto, dopo aver riportato le evidenze statistiche sull'indagine conoscitiva, si chiude con alcune osservazioni e raccomandazioni di policy.
2018
Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo - IRISS
Rapporto finale di progetto
migrazioni discriminazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/381626
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