Le cosiddette Carte Villarosa rappresentano una raccolta imprescindibile per lo studioso vichiano. Fu Carlantonio (1762-1847), quinto marchese di Villarosa, a raccogliere e pubblicare per la prima volta gli Opuscoli vichiani; bibliofilo appassionato, ricevette dalle mani di Gennaro Vico, ormai anziano, quel poco che del padre aveva potuto raccogliere, e in più cominciò a girare per biblioteche pubbliche e private, o a incaricare amici di farlo altrove, per mettere insieme la straordinaria raccolta che la Biblioteca Nazionale di Napoli "V. Emanuele III" conserva in forma manoscritta. Il preziosissimo Ms. XIX 42, in sei fascicoli e dodici codici, è qui riprodotto per la prima volta in aderenza alla classificazione della Biblioteca e con riferimenti al Catalogo vichiano napoletano, a cura di M. Sanna, Napoli, Bibliopolis, 1986 (pp. 501-505) e ad altre fonti. Questa pubblicazione è parte del progetto di edizione elettronica dei Manoscritti vichiani della Biblioteca Nazionale di Napoli curato dal Centro di Umanistica Digitale dell'ISPF-CNR su materiale acquisito grazie al POR-FESR Campania 2007-2013. Compare nella sezione Testi della rivista elettronica "Laboratorio dell'Ispf", ISSN 1824-9817, vol. XIII (2) e (3), 2016.
G. VICO, Le "Carte Villarosa". Sei fascicoli di carte vichiane non rilegate (Ms XIX, 42)
2016
Abstract
Le cosiddette Carte Villarosa rappresentano una raccolta imprescindibile per lo studioso vichiano. Fu Carlantonio (1762-1847), quinto marchese di Villarosa, a raccogliere e pubblicare per la prima volta gli Opuscoli vichiani; bibliofilo appassionato, ricevette dalle mani di Gennaro Vico, ormai anziano, quel poco che del padre aveva potuto raccogliere, e in più cominciò a girare per biblioteche pubbliche e private, o a incaricare amici di farlo altrove, per mettere insieme la straordinaria raccolta che la Biblioteca Nazionale di Napoli "V. Emanuele III" conserva in forma manoscritta. Il preziosissimo Ms. XIX 42, in sei fascicoli e dodici codici, è qui riprodotto per la prima volta in aderenza alla classificazione della Biblioteca e con riferimenti al Catalogo vichiano napoletano, a cura di M. Sanna, Napoli, Bibliopolis, 1986 (pp. 501-505) e ad altre fonti. Questa pubblicazione è parte del progetto di edizione elettronica dei Manoscritti vichiani della Biblioteca Nazionale di Napoli curato dal Centro di Umanistica Digitale dell'ISPF-CNR su materiale acquisito grazie al POR-FESR Campania 2007-2013. Compare nella sezione Testi della rivista elettronica "Laboratorio dell'Ispf", ISSN 1824-9817, vol. XIII (2) e (3), 2016.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.