Oggi, grazie allo sviluppo di tecnologie basate sull'utilizzo dei droni, è possibile sviluppare nuovi metodi di mappatura spaziale e temporale degli accumuli sulle spiagge. Qui nasce la collaborazione fra l'Istituto di Scienze Marine del CNR, che da anni si occupa del problema dei rifiuti antropogenici in mare, con l'Istituto di Fisiologia Clinica anch'esso del CNR. Il gruppo ReFly, ovvero "Research in fly", da tempo si occupa di progettazione e pilotaggio di droni, a supporto della ricerca in diversi ambiti scientifici.
I droni per il monitoraggio ambientale
2020
Abstract
Oggi, grazie allo sviluppo di tecnologie basate sull'utilizzo dei droni, è possibile sviluppare nuovi metodi di mappatura spaziale e temporale degli accumuli sulle spiagge. Qui nasce la collaborazione fra l'Istituto di Scienze Marine del CNR, che da anni si occupa del problema dei rifiuti antropogenici in mare, con l'Istituto di Fisiologia Clinica anch'esso del CNR. Il gruppo ReFly, ovvero "Research in fly", da tempo si occupa di progettazione e pilotaggio di droni, a supporto della ricerca in diversi ambiti scientifici.File in questo prodotto:
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