In questa nota vengono esposti i risultati di uno studio su una tecnica tomografica a microonde basata sulla misura del campo retrodiffuso in zona vicina [1]. L'algoritmo ricostruttivo è di tipo lineare ed è valido se sono verificate le ipotesi per la validità della prima approssimazione di Born. Tale algoritmo è un'estensione dell'algoritmo di backprojection lineare, comunemente usato nei sistemi tomografici a raggi X, che tiene conto del fatto che in questo caso le curve di proiezione sono archi di circonferenza invece che segmenti di retta. In [2], l'algoritmo viene studiato sia analiticamente sia per mezzo di simulazioni numeriche. Alcuni dei risultati di questo studio sono riportati nei paragrafi successivi. Le prestazioni della tecnica esaminata sono risultate in linea con quelle aspettate per le tecniche lineari basate sulla misura del solo campo retrodiffuso. In particolare, è stata trovata una risoluzione spaziale pari a circa metà della lunghezza d'onda della radiazione esplorante. Inoltre, ed anche questo era da aspettarsi, la mancanza della componente continua della trasformata di Fourier delle proiezioni sferiche dà origine a dei forti artefatti di ambiguità nelle immagini ricostruite.
Ricostruzione spherical backprojection in tomografia diffrattiva a microonde
Salerno E
1994
Abstract
In questa nota vengono esposti i risultati di uno studio su una tecnica tomografica a microonde basata sulla misura del campo retrodiffuso in zona vicina [1]. L'algoritmo ricostruttivo è di tipo lineare ed è valido se sono verificate le ipotesi per la validità della prima approssimazione di Born. Tale algoritmo è un'estensione dell'algoritmo di backprojection lineare, comunemente usato nei sistemi tomografici a raggi X, che tiene conto del fatto che in questo caso le curve di proiezione sono archi di circonferenza invece che segmenti di retta. In [2], l'algoritmo viene studiato sia analiticamente sia per mezzo di simulazioni numeriche. Alcuni dei risultati di questo studio sono riportati nei paragrafi successivi. Le prestazioni della tecnica esaminata sono risultate in linea con quelle aspettate per le tecniche lineari basate sulla misura del solo campo retrodiffuso. In particolare, è stata trovata una risoluzione spaziale pari a circa metà della lunghezza d'onda della radiazione esplorante. Inoltre, ed anche questo era da aspettarsi, la mancanza della componente continua della trasformata di Fourier delle proiezioni sferiche dà origine a dei forti artefatti di ambiguità nelle immagini ricostruite.| File | Dimensione | Formato | |
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