La realtà informatica più stimolante dell'ultimo decennio è sicuramente rappresentata dal networking: la possibilità di condividere risorse, di colloquiare a distanza, di accedere ai sistemi più disparati rimanendo nella propria stanza, sta modificando radicalmente il modo di organizzare il proprio lavoro e le possibilità che ci sono offerte. Tuttavia, come sempre accade per le tecnologie in fase di profonda trasformazione, anche per il networking esiste un rovescio della medaglia : mancanza di standard universalmente accettati, protocolli incompatibili, interfacce tutt'altro che amichevoli, scarsa diffusione di sistemi affidabili di autodiagnostica. 11 nostro Istituto non è sfuggito a questa logica e presenta il duplice aspetto legato alle attività di rete: da una parte gli ormai insostituibili servizi offerti all'utente e, dall'altra, le difficoltà di chi ha la responsabilità di mantenere tali servizi efficienti e costantemente allineati alle evoluzioni del settore ed all'aumentare della domanda. Questa breve nota vuol appunto essere un contributo nella direzione di una gestione più efficiente e tempestiva delle nostre reti locali. I problemi della individuazione di un aperto nella rete o della corretta dislocazione geografica delle risorse non possono essere affrontati se non sulla base di una aggiornata e dettagliata cartografia dello sviluppo topologico della rete stessa. E' sulla base stessa di queste considerazioni che abbiamo realizzato le mappe topologiche delle nostre reti locali preoccupandoci di indicare, oltre ai percorsi fisici dei cavi, la dislocazione dei diversi componenti hardware: dai ripetitori di segnale,ai transceiver, alle semplici giunzioni dei cavi. Una pubblicazione come questa, che fotografa un momento di una realtà in costante evoluzione, non può essere l'atto conclusivo di un lavoro: è nostro intendimento aggiornare periodicamente le mappe sulla base delle integrazioni e modifiche che verranno fatte o che i colleghi ci vorranno segnalare. E' chiaro, tuttavia, che questo strumento risulterà tanto più utile ad un servizio efficiente quanto più riscontreremo una collaborazione fattiva da parte di tutti i colleghi. Ringraziamo il dott. C. Montani per i preziosi consigli e la gentile collaborazione prestata per la realizzazione di questa pubblicazione.

Topologia delle reti locali

1994

Abstract

La realtà informatica più stimolante dell'ultimo decennio è sicuramente rappresentata dal networking: la possibilità di condividere risorse, di colloquiare a distanza, di accedere ai sistemi più disparati rimanendo nella propria stanza, sta modificando radicalmente il modo di organizzare il proprio lavoro e le possibilità che ci sono offerte. Tuttavia, come sempre accade per le tecnologie in fase di profonda trasformazione, anche per il networking esiste un rovescio della medaglia : mancanza di standard universalmente accettati, protocolli incompatibili, interfacce tutt'altro che amichevoli, scarsa diffusione di sistemi affidabili di autodiagnostica. 11 nostro Istituto non è sfuggito a questa logica e presenta il duplice aspetto legato alle attività di rete: da una parte gli ormai insostituibili servizi offerti all'utente e, dall'altra, le difficoltà di chi ha la responsabilità di mantenere tali servizi efficienti e costantemente allineati alle evoluzioni del settore ed all'aumentare della domanda. Questa breve nota vuol appunto essere un contributo nella direzione di una gestione più efficiente e tempestiva delle nostre reti locali. I problemi della individuazione di un aperto nella rete o della corretta dislocazione geografica delle risorse non possono essere affrontati se non sulla base di una aggiornata e dettagliata cartografia dello sviluppo topologico della rete stessa. E' sulla base stessa di queste considerazioni che abbiamo realizzato le mappe topologiche delle nostre reti locali preoccupandoci di indicare, oltre ai percorsi fisici dei cavi, la dislocazione dei diversi componenti hardware: dai ripetitori di segnale,ai transceiver, alle semplici giunzioni dei cavi. Una pubblicazione come questa, che fotografa un momento di una realtà in costante evoluzione, non può essere l'atto conclusivo di un lavoro: è nostro intendimento aggiornare periodicamente le mappe sulla base delle integrazioni e modifiche che verranno fatte o che i colleghi ci vorranno segnalare. E' chiaro, tuttavia, che questo strumento risulterà tanto più utile ad un servizio efficiente quanto più riscontreremo una collaborazione fattiva da parte di tutti i colleghi. Ringraziamo il dott. C. Montani per i preziosi consigli e la gentile collaborazione prestata per la realizzazione di questa pubblicazione.
1994
Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione "Alessandro Faedo" - ISTI
Network technology
Computer communication - networks
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/386606
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