La descrizione di 134 manoscritti costituisce l'esito del progetto di ricerca sulle traduzioni medievali della Bibbia in Italia, avviato negli anni Novanta dalla Fondazione Ezio Franceschini e dall'École française de Rome. Lo stato ancora poco esplorato di quella tradizione testuale, pur così ricca tra i secoli XIV e XV, trova finalmente una sistemazione analitica, concentrata sui testimoni di traduzioni bibliche che si presentino come tali, cioè con il verosimile intento di offrire alla lettura una versione in volgare della Scrittura o di una sua parte. Non compaiono dunque nel catalogo le forme diverse che il testo biblico assume a fini liturgici o pastorali, ridotto in pericopi o rielaborato in vario modo. Ma l'insieme offre un nuovo panorama dettagliato, dalle origini al 1500, dell'intera trasmissione dei libri biblici in volgare, con una particolare attenzione per l'identificazione dei testi nelle diverse redazioni - obiettivo non secondario del lavoro, per un corpus spesso ancora inedito. Quando i testi biblici si presentano insieme ad altri testi di altra natura, se ne è data invece una descrizione più sommaria, ma comunque tale da fornire un quadro complessivo del contesto di trasmissione delle traduzioni scritturali. Ne emerge un quadro che consente di impostare in modo nuovo la ricerca: gli ambienti di produzione e di diffusione, la composizione delle raccolte, la varietà delle traduzioni, la mappa della loro circolazione geografica e sociale, ogni aspetto è ora documentato dal catalogo, che apre anche la via per l'auspicabile prima edizione critica di questa importante quanto trascurata galassia testuale.

Le traduzioni italiane della Bibbia nel Medioevo. Catalogo dei manoscritti (secoli XIII-XV)

Lino Leonardi;
2018

Abstract

La descrizione di 134 manoscritti costituisce l'esito del progetto di ricerca sulle traduzioni medievali della Bibbia in Italia, avviato negli anni Novanta dalla Fondazione Ezio Franceschini e dall'École française de Rome. Lo stato ancora poco esplorato di quella tradizione testuale, pur così ricca tra i secoli XIV e XV, trova finalmente una sistemazione analitica, concentrata sui testimoni di traduzioni bibliche che si presentino come tali, cioè con il verosimile intento di offrire alla lettura una versione in volgare della Scrittura o di una sua parte. Non compaiono dunque nel catalogo le forme diverse che il testo biblico assume a fini liturgici o pastorali, ridotto in pericopi o rielaborato in vario modo. Ma l'insieme offre un nuovo panorama dettagliato, dalle origini al 1500, dell'intera trasmissione dei libri biblici in volgare, con una particolare attenzione per l'identificazione dei testi nelle diverse redazioni - obiettivo non secondario del lavoro, per un corpus spesso ancora inedito. Quando i testi biblici si presentano insieme ad altri testi di altra natura, se ne è data invece una descrizione più sommaria, ma comunque tale da fornire un quadro complessivo del contesto di trasmissione delle traduzioni scritturali. Ne emerge un quadro che consente di impostare in modo nuovo la ricerca: gli ambienti di produzione e di diffusione, la composizione delle raccolte, la varietà delle traduzioni, la mappa della loro circolazione geografica e sociale, ogni aspetto è ora documentato dal catalogo, che apre anche la via per l'auspicabile prima edizione critica di questa importante quanto trascurata galassia testuale.
2018
Istituto Opera del Vocabolario Italiano - OVI
978-88-8450-837-9
Bibbia -- traduzioni medievali -- manoscritti -- catalogo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/386701
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