With the following technical report, between 2012 and 2013, all the places of worship on the island of Mozia (Sicily) were reviewed to identify a series of important characteristics for their interpretation. Bibliographic scrutiny was also carried out to find all the data useful for this analysis. Several places of worship have been identified: o the Sacellum of Astarte of the Western Fortress o the Sanctuary known as the "Cappiddazzu" o the Tophet o the sacred area of Kothon Finally, it was possible to affirm that the city originated around these two religious poles: the Sanctuary known as the "Cappiddazzu" and the Tofet and the docks that were directly connected with them and its Cypriot Levantine origin from the choice of places, the organization of the first shrines in open spaces, the relationship with the water, salty and sweet, the latter always linked to the sacredness of the places. Finally, the stratigraphic-architectural study of the transformations of the same buildings of worship testifies to crucial moments in the Moziese history, such as that of the mid-sixth century. BC, when Carthage extends its control over the central Mediterranean or in the events that during the fifth century. B.C. they insert the island into the turbulent political and cultural landscape of the Sicilian world.

Con il seguente rapporto tecnico si è proceduto, tra il 2012 e il 2013, alla revisione di tutti i luoghi di culto presenti sull'Isola di Mozia (Sicilia) per arrivare all'individuazione di una serie di caratteristiche importanti per la loro interpretazione. Si è proceduto inoltre alla spoglio bibliografico per reperire tutti i dati utili alla presente analisi. Sono stati individuati diversi luoghi di culto: oil Sacello di Astarte della Fortezza Occidentale oil Santuario detto del "Cappiddazzu" oil Tofet ol'area sacra del Kothon Si è potuto affermare, infine, che la città abbia avuto origine attorno a questi due poli religiosi: il Santuario detto del "Cappiddazzu" e il Tofet e agli attracchi che con essi erano direttamente collegati e la sua origine levantina cipriota dalla scelta dei luoghi, l'organizzazione dei primi sacelli in spazi aperti, la relazione con le acque, salata e dolce, quest'ultima sempre legata alla sacralità dei luoghi. Infine, lo studio stratigrafico-architettonico delle trasformazioni degli stessi edifici di culto testimonia momenti cruciali della storia moziese, come quello della metà del VI sec. a.C., quando Cartagine estende il suo controllo sul Mediterraneo centrale ovvero negli eventi che durante il V sec. a.C. inseriscono l'isola nel turbolento panorama politico culturale del mondo siciliota.

I luoghi di culto fenici e punici a Moz

Marzia Codella
2018

Abstract

With the following technical report, between 2012 and 2013, all the places of worship on the island of Mozia (Sicily) were reviewed to identify a series of important characteristics for their interpretation. Bibliographic scrutiny was also carried out to find all the data useful for this analysis. Several places of worship have been identified: o the Sacellum of Astarte of the Western Fortress o the Sanctuary known as the "Cappiddazzu" o the Tophet o the sacred area of Kothon Finally, it was possible to affirm that the city originated around these two religious poles: the Sanctuary known as the "Cappiddazzu" and the Tofet and the docks that were directly connected with them and its Cypriot Levantine origin from the choice of places, the organization of the first shrines in open spaces, the relationship with the water, salty and sweet, the latter always linked to the sacredness of the places. Finally, the stratigraphic-architectural study of the transformations of the same buildings of worship testifies to crucial moments in the Moziese history, such as that of the mid-sixth century. BC, when Carthage extends its control over the central Mediterranean or in the events that during the fifth century. B.C. they insert the island into the turbulent political and cultural landscape of the Sicilian world.
2018
Con il seguente rapporto tecnico si è proceduto, tra il 2012 e il 2013, alla revisione di tutti i luoghi di culto presenti sull'Isola di Mozia (Sicilia) per arrivare all'individuazione di una serie di caratteristiche importanti per la loro interpretazione. Si è proceduto inoltre alla spoglio bibliografico per reperire tutti i dati utili alla presente analisi. Sono stati individuati diversi luoghi di culto: oil Sacello di Astarte della Fortezza Occidentale oil Santuario detto del "Cappiddazzu" oil Tofet ol'area sacra del Kothon Si è potuto affermare, infine, che la città abbia avuto origine attorno a questi due poli religiosi: il Santuario detto del "Cappiddazzu" e il Tofet e agli attracchi che con essi erano direttamente collegati e la sua origine levantina cipriota dalla scelta dei luoghi, l'organizzazione dei primi sacelli in spazi aperti, la relazione con le acque, salata e dolce, quest'ultima sempre legata alla sacralità dei luoghi. Infine, lo studio stratigrafico-architettonico delle trasformazioni degli stessi edifici di culto testimonia momenti cruciali della storia moziese, come quello della metà del VI sec. a.C., quando Cartagine estende il suo controllo sul Mediterraneo centrale ovvero negli eventi che durante il V sec. a.C. inseriscono l'isola nel turbolento panorama politico culturale del mondo siciliota.
luogo di culto - sacello - tempio - santuario - area sacra
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/392627
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