In questo lavoro sono stati sintetizzati dei coniugati polimerici a base di policaprolattone (PCL) funzionalizzato con diverse molecole quali il Pranoprofene e la Silibinina. In particolare, è stato scelto il PCL per le sue caratteristiche chimico-fisiche. Per l'ottenimento di tali sistemi, sono state impiegate due strategie le quali hanno avuto come punto in comune l'idrolisi del polimero, condotta impiegando l'acido p-toluen solfonico come catalizzatore di reazione. L'idrolisi assume un ruolo fondamentale nel definire la struttura del polimero e le dimensioni delle catene che si formano. In questo lavoro è stato dimostrato che controllando i tempi e le temperature, si può guidare il processo di idrolisi verso l'ottenimento di catene aperte ad opportuna massa molecolare, generando opportuni gruppi terminali utili a legare covalentemente molecole per impieghi farmacologici. Successivamente, la funzionalizzazione è stata condotta sia tramite microonde, sfruttando un meccanismo di transesterificazione, sia con meccanismo diretto, tramite l'esterificazione di Steglich mediata dagli agenti DCC e DMAP. Nonostante le metodiche impiegate abbiamo pochi punti in comune, entrambe hanno garantito un'alta percentuale di funzionalizzazione del PCL. Le metodiche impiegate sono state ottimizzate per renderle riproducibili e avere un'alta resa di funzionalizzazione. I prodotti ottenuti sono stati caratterizzati tramite analisi MALDI-TOF, 1H-NMR, GPC, TGA, DSC e UV-Vis. Mediante GPC a doppio canale è stata confermata l'idrolisi del polimero, in quanto si è assistito ad un abbassamento di massa molecolare rispetto al polimero di partenza. In un secondo momento, è stata confermata l'esterificazione grazie alla corrispondenza della distribuzione dell'assorbimento del cromoforo rispetto alla distribuzione dell'indice di rifrazione del polimero. Questi dati sono stati confermati anche da altre tecniche di caratterizzazione strutturale. Affinché questi sistemi trovino applicazione sia nell'ambito del drug delivery sia in quello dell'ingegneria tissutale, sarebbe opportuno legare agenti traccianti e/o di targeting. La coniugazione porta alla realizzazione di materiali in grado di migliorare i profili farmaceutici dei farmaci utilizzati in quanto ne favoriscono la bio-disponibilità, conservano le proprietà delle molecole utilizzate nella funzionalizzazione, potrebbero essere internalizzate o adsorbite dalle cellule. Per questo, i coniugati polimerici ottenuti costituiscono dei potenziali sistemi impiegabili in ambito medico. In futuro, alcuni dei coniugati ottenuti, se opportunamente funzionalizzati con agenti traccianti e di targeting, potrebbero essere sottoposti a prove cellulari per verificarne le prestazioni ed eventualmente progettare o realizzare dispositivi medici o inserti meccanici.

Sintesi e Caratterizzazione Strutturale di Coniugati Polimerici Biodegradabili per Applicazioni in Ambito Biomedico / Fabiana, Vento. - .

Sintesi e Caratterizzazione Strutturale di Coniugati Polimerici Biodegradabili per Applicazioni in Ambito Biomedico.


Abstract

In questo lavoro sono stati sintetizzati dei coniugati polimerici a base di policaprolattone (PCL) funzionalizzato con diverse molecole quali il Pranoprofene e la Silibinina. In particolare, è stato scelto il PCL per le sue caratteristiche chimico-fisiche. Per l'ottenimento di tali sistemi, sono state impiegate due strategie le quali hanno avuto come punto in comune l'idrolisi del polimero, condotta impiegando l'acido p-toluen solfonico come catalizzatore di reazione. L'idrolisi assume un ruolo fondamentale nel definire la struttura del polimero e le dimensioni delle catene che si formano. In questo lavoro è stato dimostrato che controllando i tempi e le temperature, si può guidare il processo di idrolisi verso l'ottenimento di catene aperte ad opportuna massa molecolare, generando opportuni gruppi terminali utili a legare covalentemente molecole per impieghi farmacologici. Successivamente, la funzionalizzazione è stata condotta sia tramite microonde, sfruttando un meccanismo di transesterificazione, sia con meccanismo diretto, tramite l'esterificazione di Steglich mediata dagli agenti DCC e DMAP. Nonostante le metodiche impiegate abbiamo pochi punti in comune, entrambe hanno garantito un'alta percentuale di funzionalizzazione del PCL. Le metodiche impiegate sono state ottimizzate per renderle riproducibili e avere un'alta resa di funzionalizzazione. I prodotti ottenuti sono stati caratterizzati tramite analisi MALDI-TOF, 1H-NMR, GPC, TGA, DSC e UV-Vis. Mediante GPC a doppio canale è stata confermata l'idrolisi del polimero, in quanto si è assistito ad un abbassamento di massa molecolare rispetto al polimero di partenza. In un secondo momento, è stata confermata l'esterificazione grazie alla corrispondenza della distribuzione dell'assorbimento del cromoforo rispetto alla distribuzione dell'indice di rifrazione del polimero. Questi dati sono stati confermati anche da altre tecniche di caratterizzazione strutturale. Affinché questi sistemi trovino applicazione sia nell'ambito del drug delivery sia in quello dell'ingegneria tissutale, sarebbe opportuno legare agenti traccianti e/o di targeting. La coniugazione porta alla realizzazione di materiali in grado di migliorare i profili farmaceutici dei farmaci utilizzati in quanto ne favoriscono la bio-disponibilità, conservano le proprietà delle molecole utilizzate nella funzionalizzazione, potrebbero essere internalizzate o adsorbite dalle cellule. Per questo, i coniugati polimerici ottenuti costituiscono dei potenziali sistemi impiegabili in ambito medico. In futuro, alcuni dei coniugati ottenuti, se opportunamente funzionalizzati con agenti traccianti e di targeting, potrebbero essere sottoposti a prove cellulari per verificarne le prestazioni ed eventualmente progettare o realizzare dispositivi medici o inserti meccanici.
Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali - IPCB
Master
CONIUGATI POLIMERICI
DRUG DELIVERY SYSTEM
POLIMERI BIODEGRADABILI BIOCOMPATIBILI
MINEO PLACIDO G.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/393843
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