In occasione dell'evento 'Taranto Due Mari di Libri, la Fiera della Letteratura del Mare', che si è tenuto presso il Castello Aragonese di Taranto dal 2 al 5 maggio 2019, è stato presentato il Quaderno n. 2 della Collana 'Mar Piccolo e Taranto' dal titolo 'Storia di un disastro ambientale, l'esplosione della nave Leonardo da Vinci '. Lo scopo di questa pubblicazione è stato quello di ricostruire delle ipotesi di impatto causato dall'esplosione della nave Leonardo da Vinci nel Mar Piccolo di Taranto durante la Prima Guerra Mondiale, considerando le poche fonti documentaristiche recuperate da una capillare censura militare. L'esplosione ed affondamento della nave rappresentò la "guerra" che entrava nel cuore di un porto solo apparentemente sicuro, ma paradossalmente più suscettibile all'attacco nemico. Vista l'attuale immutata condizione strategica del Mar Piccolo, conoscere gli impatti generati da un evento tanto catastrofico quanto doloroso come quello del 2 agosto 1916, ci permette di aggiungere un tassello alla conoscenza della storia di questo ecosistema e di identificare le risposte che permisero di ridurre le pressioni, migliorare lo stato ecologico e salvaguardare il servizio ecosistemico della mitilicoltura. L'elaborazione delle risposte capaci di mitigare gli impatti causati dall'industria militare e dalla guerra possono essere inquadrate nell'ambito della "ecologia bellica" che si propone di "migliorare la conoscenza ecologica e informare la politica", ma, ancora più importante di "ridurre, mitigare o prevenire le conseguenze ambientali della guerra". Attilio Cerruti, Direttore del Regio Laboratorio di Biologia Marina di Taranto, durante la Grande Guerra applicò in maniera empirica ed antesignana l'approccio della ecologia bellica e riuscì a mitigare l'impatto della guerra e dell'affondamento della nave nonché a salvare l'industria dei molluschi, come abbiamo già raccontato nel Quaderno n. 1 della Collana 'Mar Piccolo e Taranto' presentato nella precedente edizione della Fiera. Il Quaderno n. 2 è basato sullo studio Caroppo C., Portacci G. (2017) The First World War in the Mar Piccolo of Taranto: First case of Warfare Ecology? Ocean and Coastal Management, 149: 135-147.

Taranto, 2 agosto 1916: storia di un disastro ambientale. L'esplosione della Nave Leonardo da Vinci.

Portacci G;Caroppo C
2019

Abstract

In occasione dell'evento 'Taranto Due Mari di Libri, la Fiera della Letteratura del Mare', che si è tenuto presso il Castello Aragonese di Taranto dal 2 al 5 maggio 2019, è stato presentato il Quaderno n. 2 della Collana 'Mar Piccolo e Taranto' dal titolo 'Storia di un disastro ambientale, l'esplosione della nave Leonardo da Vinci '. Lo scopo di questa pubblicazione è stato quello di ricostruire delle ipotesi di impatto causato dall'esplosione della nave Leonardo da Vinci nel Mar Piccolo di Taranto durante la Prima Guerra Mondiale, considerando le poche fonti documentaristiche recuperate da una capillare censura militare. L'esplosione ed affondamento della nave rappresentò la "guerra" che entrava nel cuore di un porto solo apparentemente sicuro, ma paradossalmente più suscettibile all'attacco nemico. Vista l'attuale immutata condizione strategica del Mar Piccolo, conoscere gli impatti generati da un evento tanto catastrofico quanto doloroso come quello del 2 agosto 1916, ci permette di aggiungere un tassello alla conoscenza della storia di questo ecosistema e di identificare le risposte che permisero di ridurre le pressioni, migliorare lo stato ecologico e salvaguardare il servizio ecosistemico della mitilicoltura. L'elaborazione delle risposte capaci di mitigare gli impatti causati dall'industria militare e dalla guerra possono essere inquadrate nell'ambito della "ecologia bellica" che si propone di "migliorare la conoscenza ecologica e informare la politica", ma, ancora più importante di "ridurre, mitigare o prevenire le conseguenze ambientali della guerra". Attilio Cerruti, Direttore del Regio Laboratorio di Biologia Marina di Taranto, durante la Grande Guerra applicò in maniera empirica ed antesignana l'approccio della ecologia bellica e riuscì a mitigare l'impatto della guerra e dell'affondamento della nave nonché a salvare l'industria dei molluschi, come abbiamo già raccontato nel Quaderno n. 1 della Collana 'Mar Piccolo e Taranto' presentato nella precedente edizione della Fiera. Il Quaderno n. 2 è basato sullo studio Caroppo C., Portacci G. (2017) The First World War in the Mar Piccolo of Taranto: First case of Warfare Ecology? Ocean and Coastal Management, 149: 135-147.
2019
Istituto di Ricerca Sulle Acque - IRSA
978-88-946653-2-1
shellfish farming
First World War
disaster
Mar Piccolo
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/394103
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact