In questo lavoro presentiamo un metodo per il controllo dei vincoli di integrità in basi di dati deduttive (DDB). Tra le proposte di maggior interesse per il controllo della consistenza della base di dati rispetto ai suoi vincoli di integrità vi sono quelle di Lloyd-Topor e di Sadri-Kowalski. Queste possono essere viste come gli assi portanti di tutto l'insieme di metodi successivamente elaborati, che ne costituiscono fondamentalmente delle estensioni ottimizzate. Nella progettazione del metodo che proponiamo, abbiamo cercato di superare le limitazioni che si possono riscontrare nelle ipotesi dei metodi suddetti, in particolare quella di dover considerare solo basi di dati stratificate. Infatti, l'obiettivo essenziale che ci siamo proposti nell'intraprendere questo lavoro è stato quello di non imporre alcun tipo di restrizione sin tattica sulla natura delle basi di dati considerate. Per il raggiungimento di tale scopo ci siamo allontanati dalle semantiche "precedentemente consolidate" e abbiamo spostato la nostra attenzione sulla semantica well-founded e sulla semantica dei modelli stabili, che sembrano cogliere in modo appropriato il significato intuitivo associato ad un database generale. Queste semantiche affrontano il problema della negazione in maniera classica distaccandosi dalla visione di negazione intesa come fallimento per superarne i limiti.
Semantica well-founded e vincoli di integrità
Asirelli P;
1992
Abstract
In questo lavoro presentiamo un metodo per il controllo dei vincoli di integrità in basi di dati deduttive (DDB). Tra le proposte di maggior interesse per il controllo della consistenza della base di dati rispetto ai suoi vincoli di integrità vi sono quelle di Lloyd-Topor e di Sadri-Kowalski. Queste possono essere viste come gli assi portanti di tutto l'insieme di metodi successivamente elaborati, che ne costituiscono fondamentalmente delle estensioni ottimizzate. Nella progettazione del metodo che proponiamo, abbiamo cercato di superare le limitazioni che si possono riscontrare nelle ipotesi dei metodi suddetti, in particolare quella di dover considerare solo basi di dati stratificate. Infatti, l'obiettivo essenziale che ci siamo proposti nell'intraprendere questo lavoro è stato quello di non imporre alcun tipo di restrizione sin tattica sulla natura delle basi di dati considerate. Per il raggiungimento di tale scopo ci siamo allontanati dalle semantiche "precedentemente consolidate" e abbiamo spostato la nostra attenzione sulla semantica well-founded e sulla semantica dei modelli stabili, che sembrano cogliere in modo appropriato il significato intuitivo associato ad un database generale. Queste semantiche affrontano il problema della negazione in maniera classica distaccandosi dalla visione di negazione intesa come fallimento per superarne i limiti.| File | Dimensione | Formato | |
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