In un'ottica di economia circolare si impone che le risorse vengano utilizzate in quantità limitate e in modo più sostenibile possibile: trasformare i rifiuti in risorsa entro il 2020 è uno degli obiettivi chiave della tabella di marcia verso un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse [Commissione Europea, 2015]. Nel caso dei rifiuti solidi di origine urbana la strategia passa attraverso la raccolta differenziata, il riciclaggio e la valorizzazione delle risorse seconde. Una volta separata, la frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU), biodegradabile, può essere trattata tramite un consolidato processo di tipo aerobico, detto compostaggio, oppure attraverso un processo di DA. Per quest'ultimo si prevede un trend di crescita significativo soprattutto per i vantaggi connessi alla possibilità di localizzazione degli impianti in aree peri-urbane, dove si può avere un'agevole combinazione con gli impianti di depurazione. Inoltre, il biometano, biocombustibile rinnovabile generato dall'upgrading del biogas prodotto dalla DA, può rappresentare una nuova frontiera nell'economia circolare, soprattutto nel settore dei trasporti. Nel 2015 sono stati censiti in Europa circa 290 impianti di DA che trattano FORSU sia da raccolta differenziata che da selezione meccanica a valle, con una capacità di trattamento di circa 9 milioni di tonnellate/anno [De Baere and Mattheeuws, 2015]. Un'analisi più dettagliata del settore attuale e delle sue prospettive di sviluppo è riportata nel Capitolo 5 a cura del CRESME. L'attività di ricerca ha avuto per oggetto lo sviluppo di innovazioni rispetto alla DA convenzionale, ossia lo sviluppo di un processo termofilo a due fasi con eventuali pretrattamenti termici, che possano conferire sia migliori prestazioni che maggiori garanzie in termini di abbattimento di agenti patogeni potenzialmente presenti nella matrice da trattare.
Bioprocessi innovativi per la valorizzazione di rifiuti organici
Braguglia;C M;Gallipoli A;Gianico A;
2017
Abstract
In un'ottica di economia circolare si impone che le risorse vengano utilizzate in quantità limitate e in modo più sostenibile possibile: trasformare i rifiuti in risorsa entro il 2020 è uno degli obiettivi chiave della tabella di marcia verso un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse [Commissione Europea, 2015]. Nel caso dei rifiuti solidi di origine urbana la strategia passa attraverso la raccolta differenziata, il riciclaggio e la valorizzazione delle risorse seconde. Una volta separata, la frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU), biodegradabile, può essere trattata tramite un consolidato processo di tipo aerobico, detto compostaggio, oppure attraverso un processo di DA. Per quest'ultimo si prevede un trend di crescita significativo soprattutto per i vantaggi connessi alla possibilità di localizzazione degli impianti in aree peri-urbane, dove si può avere un'agevole combinazione con gli impianti di depurazione. Inoltre, il biometano, biocombustibile rinnovabile generato dall'upgrading del biogas prodotto dalla DA, può rappresentare una nuova frontiera nell'economia circolare, soprattutto nel settore dei trasporti. Nel 2015 sono stati censiti in Europa circa 290 impianti di DA che trattano FORSU sia da raccolta differenziata che da selezione meccanica a valle, con una capacità di trattamento di circa 9 milioni di tonnellate/anno [De Baere and Mattheeuws, 2015]. Un'analisi più dettagliata del settore attuale e delle sue prospettive di sviluppo è riportata nel Capitolo 5 a cura del CRESME. L'attività di ricerca ha avuto per oggetto lo sviluppo di innovazioni rispetto alla DA convenzionale, ossia lo sviluppo di un processo termofilo a due fasi con eventuali pretrattamenti termici, che possano conferire sia migliori prestazioni che maggiori garanzie in termini di abbattimento di agenti patogeni potenzialmente presenti nella matrice da trattare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.