A seguito dell'avvio di un rapporto di collaborazione tra il Museo Storico della Liberazione di via Tasso in Roma e il Servizio per la Gestione Informatica dei Documenti, dei Flussi documentali e degli Archivi (SeGID) del CNR, il presente progetto è stato sviluppato con il fine primario di operare il recupero e la valorizzazione dei documenti conservati nell'archivio storico ed esposti nel percorso espositivo del Museo, attraverso la loro riproduzione su supporto digitale e la generazione di copie da destinare all'esposizione. Il Museo Storico della Liberazione di Roma raccoglie documenti originali, cimeli, giornali e manifesti, volantini, scritti e materiali iconografici relativi all'occupazione nazifascista di Roma e alla lotta che valse alla città di Roma la Medaglia d'oro al Valor Militare per la guerra di Liberazione nell'ambito della Resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale. Il Museo ha sede nei medesimi locali dell'edificio in Via Tasso che, durante l'occupazione nazifascista di Roma, divenne tristemente famoso come luogo di reclusione e tortura da parte delle SS per oltre 2000 militanti antifascisti. Le celle restaurate come i tedeschi in fuga le lasciarono, popolate dalle memorie e persino dai graffiti originali tracciati da chi vi patì tortura e privazioni prima di vedersi strappata la vita, sono testimoni del dramma e della scelta civile di italiani di ogni ceto e di ogni famiglia politica che diedero vita alla Resistenza. Non si tratta quindi di un museo nel senso più comune del termine, ma piuttosto di un realistico e reale monumento, un documento storico che ne contiene altri e le cui stesse pareti sono testimoni capaci di suscitare emozione. Al Museo è annessa un Archivio e Biblioteca che raccoglie testi, collezioni di giornali, opuscoli e materiali relativi soprattutto alla guerra, alla Lotta di Liberazione e ai movimenti politici che l'animarono. Le operazioni previste dal progetto erano rese particolarmente urgenti dallo stato di conservazione degli originali, sottoposto ad un progressivo e spesso irreversibile processo di deperimento, causato essenzialmente dalle condizioni di conservazione non ideali (umidità e illuminazione) e dalla conseguente formazione di microrganismi che intaccavano i supporti e gli inchiostri. La digitalizzazione, oltre a limitare e sostituire l'utilizzo degli originali cartacei in consultazione per garantirne la conservazione nel tempo, permette inoltre una elevata fruibilità della documentazione rendendola accessibile agli utenti tramite la rete, basandosi sulle opportunità fornite dalle attuali tecnologie di connessione Internet e sulle capacità descrittive permesse dall'applicazione dei moderni standard di descrizione. Per Il raggiungimento di questi obiettivi, è stata predisposta una convenzione - firmata dai legali rappresentanti delle due istituzioni - ed è stato realizzato un piano di attività volto alla digitalizzazione e indicizzazione della documentazione storica. Più nello specifico, l'interevento ha comportato: - la schedatura del materiale documentario in un database conforme agli standard di descrizione archivistica; - la ripresa digitale attraverso varie tipologie di apparecchi (scanner piano, planetario e fotocamera, a seconda delle dimensioni e dello stato di conservazione dei singoli documenti); - la generazione di una raccolta delle immagini ad alta risoluzione a colori in formato TIFF, quale master; - la lavorazione dei file con software di gestione delle immagini per la correzione e la preparazione alla stampa, generando file in formato PDF con grado di risoluzione e compressione adeguati; - la generazione di set di metadati in formato XML secondo lo standard MAG (specifiche ICCU) per la gestione delle immagini su portali pubblici; - la riproduzione a stampa di tutti i documenti su carta fotografica e la loro rifilatura manuale renderli copie perfettamente coincidenti con gli originali. Le azioni descritte sopra rappresentano la prima fase di un più ampio ambito di collaborazione - contemplato dalla convenzione - dove sarà possibile lo sviluppo di progetti legati alla valorizzazione della documentazione storica e degli allestimenti museali attraverso le tecnologie informatiche, in particolare 3D. Personale coinvolto nel progetto: Maurizio Gentilini (Tecnologo CNR - Coordinatore); Francesco Verginelli (CTER CNR); Bruno Vitali (CTER CNR); Alessia Glielmi (Archivista Museo storico della Liberazione). Prot. AMMCNT n. 94123 d.d. 30.12.2010

DIGITALIZZAZIONE DEL MUSEO STORICO DELLA LIBERAZIONE DI VIA TASSO

Gentilini Maurizio
2010

Abstract

A seguito dell'avvio di un rapporto di collaborazione tra il Museo Storico della Liberazione di via Tasso in Roma e il Servizio per la Gestione Informatica dei Documenti, dei Flussi documentali e degli Archivi (SeGID) del CNR, il presente progetto è stato sviluppato con il fine primario di operare il recupero e la valorizzazione dei documenti conservati nell'archivio storico ed esposti nel percorso espositivo del Museo, attraverso la loro riproduzione su supporto digitale e la generazione di copie da destinare all'esposizione. Il Museo Storico della Liberazione di Roma raccoglie documenti originali, cimeli, giornali e manifesti, volantini, scritti e materiali iconografici relativi all'occupazione nazifascista di Roma e alla lotta che valse alla città di Roma la Medaglia d'oro al Valor Militare per la guerra di Liberazione nell'ambito della Resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale. Il Museo ha sede nei medesimi locali dell'edificio in Via Tasso che, durante l'occupazione nazifascista di Roma, divenne tristemente famoso come luogo di reclusione e tortura da parte delle SS per oltre 2000 militanti antifascisti. Le celle restaurate come i tedeschi in fuga le lasciarono, popolate dalle memorie e persino dai graffiti originali tracciati da chi vi patì tortura e privazioni prima di vedersi strappata la vita, sono testimoni del dramma e della scelta civile di italiani di ogni ceto e di ogni famiglia politica che diedero vita alla Resistenza. Non si tratta quindi di un museo nel senso più comune del termine, ma piuttosto di un realistico e reale monumento, un documento storico che ne contiene altri e le cui stesse pareti sono testimoni capaci di suscitare emozione. Al Museo è annessa un Archivio e Biblioteca che raccoglie testi, collezioni di giornali, opuscoli e materiali relativi soprattutto alla guerra, alla Lotta di Liberazione e ai movimenti politici che l'animarono. Le operazioni previste dal progetto erano rese particolarmente urgenti dallo stato di conservazione degli originali, sottoposto ad un progressivo e spesso irreversibile processo di deperimento, causato essenzialmente dalle condizioni di conservazione non ideali (umidità e illuminazione) e dalla conseguente formazione di microrganismi che intaccavano i supporti e gli inchiostri. La digitalizzazione, oltre a limitare e sostituire l'utilizzo degli originali cartacei in consultazione per garantirne la conservazione nel tempo, permette inoltre una elevata fruibilità della documentazione rendendola accessibile agli utenti tramite la rete, basandosi sulle opportunità fornite dalle attuali tecnologie di connessione Internet e sulle capacità descrittive permesse dall'applicazione dei moderni standard di descrizione. Per Il raggiungimento di questi obiettivi, è stata predisposta una convenzione - firmata dai legali rappresentanti delle due istituzioni - ed è stato realizzato un piano di attività volto alla digitalizzazione e indicizzazione della documentazione storica. Più nello specifico, l'interevento ha comportato: - la schedatura del materiale documentario in un database conforme agli standard di descrizione archivistica; - la ripresa digitale attraverso varie tipologie di apparecchi (scanner piano, planetario e fotocamera, a seconda delle dimensioni e dello stato di conservazione dei singoli documenti); - la generazione di una raccolta delle immagini ad alta risoluzione a colori in formato TIFF, quale master; - la lavorazione dei file con software di gestione delle immagini per la correzione e la preparazione alla stampa, generando file in formato PDF con grado di risoluzione e compressione adeguati; - la generazione di set di metadati in formato XML secondo lo standard MAG (specifiche ICCU) per la gestione delle immagini su portali pubblici; - la riproduzione a stampa di tutti i documenti su carta fotografica e la loro rifilatura manuale renderli copie perfettamente coincidenti con gli originali. Le azioni descritte sopra rappresentano la prima fase di un più ampio ambito di collaborazione - contemplato dalla convenzione - dove sarà possibile lo sviluppo di progetti legati alla valorizzazione della documentazione storica e degli allestimenti museali attraverso le tecnologie informatiche, in particolare 3D. Personale coinvolto nel progetto: Maurizio Gentilini (Tecnologo CNR - Coordinatore); Francesco Verginelli (CTER CNR); Bruno Vitali (CTER CNR); Alessia Glielmi (Archivista Museo storico della Liberazione). Prot. AMMCNT n. 94123 d.d. 30.12.2010
2010
SAC - soppressa
Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale - DSU
Museo Storico Liberazione via Tasso
Digitalizzazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/396347
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