Iniziativa social di Istituto #ISPConAIR effettuato il 9 ottobre 2020 sulla piattaforma Zoom. Attualmente riproducibile sul canale YouTube ISPC. Takeshi Inomata ospite al webinar CNR ISPC per parlare della scoperta pubblicata su Nature che mette in discussione le origini della civiltà Maya. Early monumental constructions and the origins of Maya civilization, è il titolo dell'intervento che presenterà l'archeologo Takeshi Inomata, professore presso la School of Anthropology of the University of Arizona, il prossimo 9 ottobre, al webinar organizzato dall'Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR. Ad introdurre e moderare il webinar sarà Nicola Masini, responsabile della sede CNR ISPC di Potenza. A Tabasco, in Messico, non lontano dal fiume Usumacinta vicino al confine nord-occidentale del Guatemala, un team di ricercatori internazionali guidato dal professor Takeshi Inomata, grazie all'impiego del metodo di telerilevamento LIDAR (Laser Imaging Detection and Ranging), ha rilevato nel 2017 un complesso monumentale attualmente considerato, come si legge nell'articolo da poco pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature, "la più antica costruzione monumentale mai trovata nell'area Maya e la più grande nell'intera storia preispanica della regione". Con l'obiettivo di esaminare la relazione tra gli abitanti delle pianure Maya e quelli della regione Olmeca ed un approccio metodologico all'avanguardia che ha visto l'utilizzo della tecnologia LIDAR integrata alle attività di scavo archeologico e all'analisi bayesiana delle date al radiocarbonio, Inomata e il suo team multidisciplinare sono riusciti ad individuare una serie di complessi cerimoniali organizzati che risalgono al 1000-800 a.C. Tra questi, prima d'ora sconosciuto, il più grande complesso individuato è il sito Aguada Fénix, un altopiano artificiale (1400 x 400 m), che suggerisce un cambiamento sociale significativo, mettendo in discussione così lo sviluppo iniziale della civiltà Maya. Il webinar, organizzato da CNR ISPC, parte di E-RIHS.it, il nodo italiano di E-RIHS.eu, European Research Infrastructure for Heritage Science, sarà l'occasione non soltanto per condividere i risultati della scoperta scientifica, ma per mettere a disposizione di tutta la comunità che opera nel settore dell'Heritage Science, le metodologie legate al LIDAR, grazie alle expertise della sede CNR ISPC di Potenza, attraverso la piattaforma MOLAB che offre accesso transnazionale a strumentazione mobile in grado di effettuare in situ ed ex situ analisi non invasive su oggetti d'arte, siti archeologici e monumenti storici. Articolo su Nature: https://www.nature.com/articles/s41586-020-2343-4 Per maggiori informazioni e per iscriversi all'evento cliccare al seguente link: https://www.ispc.cnr.it/it_it/2020/09/30/cnr-ispc-on-air-un-webinar-con-takeshi-inomata/ https://www.eventbrite.it/e/biglietti-cnr-ispc-on-air-webinar-con-takeshi-inomata-123002725463#

Webinar: Takeshi Inomata ospite al webinar CNR ISPC: "Early monumental constructions and the origins of Maya civilization"

Alfonsina Pagano
2020

Abstract

Iniziativa social di Istituto #ISPConAIR effettuato il 9 ottobre 2020 sulla piattaforma Zoom. Attualmente riproducibile sul canale YouTube ISPC. Takeshi Inomata ospite al webinar CNR ISPC per parlare della scoperta pubblicata su Nature che mette in discussione le origini della civiltà Maya. Early monumental constructions and the origins of Maya civilization, è il titolo dell'intervento che presenterà l'archeologo Takeshi Inomata, professore presso la School of Anthropology of the University of Arizona, il prossimo 9 ottobre, al webinar organizzato dall'Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR. Ad introdurre e moderare il webinar sarà Nicola Masini, responsabile della sede CNR ISPC di Potenza. A Tabasco, in Messico, non lontano dal fiume Usumacinta vicino al confine nord-occidentale del Guatemala, un team di ricercatori internazionali guidato dal professor Takeshi Inomata, grazie all'impiego del metodo di telerilevamento LIDAR (Laser Imaging Detection and Ranging), ha rilevato nel 2017 un complesso monumentale attualmente considerato, come si legge nell'articolo da poco pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature, "la più antica costruzione monumentale mai trovata nell'area Maya e la più grande nell'intera storia preispanica della regione". Con l'obiettivo di esaminare la relazione tra gli abitanti delle pianure Maya e quelli della regione Olmeca ed un approccio metodologico all'avanguardia che ha visto l'utilizzo della tecnologia LIDAR integrata alle attività di scavo archeologico e all'analisi bayesiana delle date al radiocarbonio, Inomata e il suo team multidisciplinare sono riusciti ad individuare una serie di complessi cerimoniali organizzati che risalgono al 1000-800 a.C. Tra questi, prima d'ora sconosciuto, il più grande complesso individuato è il sito Aguada Fénix, un altopiano artificiale (1400 x 400 m), che suggerisce un cambiamento sociale significativo, mettendo in discussione così lo sviluppo iniziale della civiltà Maya. Il webinar, organizzato da CNR ISPC, parte di E-RIHS.it, il nodo italiano di E-RIHS.eu, European Research Infrastructure for Heritage Science, sarà l'occasione non soltanto per condividere i risultati della scoperta scientifica, ma per mettere a disposizione di tutta la comunità che opera nel settore dell'Heritage Science, le metodologie legate al LIDAR, grazie alle expertise della sede CNR ISPC di Potenza, attraverso la piattaforma MOLAB che offre accesso transnazionale a strumentazione mobile in grado di effettuare in situ ed ex situ analisi non invasive su oggetti d'arte, siti archeologici e monumenti storici. Articolo su Nature: https://www.nature.com/articles/s41586-020-2343-4 Per maggiori informazioni e per iscriversi all'evento cliccare al seguente link: https://www.ispc.cnr.it/it_it/2020/09/30/cnr-ispc-on-air-un-webinar-con-takeshi-inomata/ https://www.eventbrite.it/e/biglietti-cnr-ispc-on-air-webinar-con-takeshi-inomata-123002725463#
2020
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
archeologia
heritage science
telerilevamento
LIDAR
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/397780
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