"Il Consiglio Nazionale delle Ricerche e la promozione delle scienze sociali. Un'analisi dei progetti di ricerca finanziati (1964-1999)" si propone una analisi delle politiche pubbliche e dei principali progetti di ricerca nell'ambito delle scienze sociali, avviate e gestite dal Consiglio Nazionale delle Ricerche a partire dalla metà degli anni Sessanta del Novecento. Scopo dello studio è quello di analizzare l'evoluzione della ricerca pubblica e, nello specifico, il contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche alla promozione delle scienze sociali, all'indomani della "riforma Polvani", attraverso un'indagine sui progetti finanziati dal Comitato per le scienze economiche, sociologiche e statistiche dal 1964 al 1999 - anno di soppressione dei Comitati nazionali di consulenza - e sul ruolo che ebbe l'ente nello sviluppo di disegni di ricerca volti ad esplorare e interpretare i processi di modernizzazione del Paese. Con la riforma prevista dalla Legge 283/1963 e la presidenza di Giovanni Polvani, l'ente - dalla sua costituzione nel 1923 vocato alla ricerca nei vari settori delle "scienze dure" - si aprì agli studi in campo umanistico, giuridico, economico e sociale, rispondendo alla crescente consapevolezza che lo studio e lo sviluppo del capitale immateriale della cultura umanistica fosse presupposto necessario al progresso culturale, scientifico ed economico del Paese. Oltre all'introduzione delle scienze umane e sociali, la riorganizzazione normativa introdotta da Polvani attribuì al CNR il ruolo di principale interlocutore istituzionale del governo per la ricerca scientifica, con il compito di promuovere e coordinare tutte le azioni ad essa connesse. La ricostruzione degli eventi ha preso avvio dal censimento del materiale documentario del Comitato nazionale di consulenza per le scienze economiche, sociologiche e statistiche relativo agli anni 1964-1999: la documentazione, che riveste grande importanza per la storia della politica scientifica italiana, è in gran parte inedita e solo in anni recenti è stata riordinata e inventariata ed è ora conservata presso l'Archivio storico del Consiglio Nazionale delle Ricerche. I dati tratti dallo spoglio dei 63 volumi sono stati organizzati in matrici relative ai progetti finanziati; la selezione non è stata fatta per tutti i progetti finanziati dal Comitato 10, ma solo per quelli riferibili alle scienze sociali, eliminando le informazioni relative alle discipline statistiche ed economiche. L'impianto delle matrici ha reso successivamente possibili una grande quantità di osservazioni a livelli aggregati e ha permesso di incrociare più variabili. Muovendo da questa grande disponibilità di dati quantitativi, l'indagine si è basata su due approcci: da una parte sono state analizzate le politiche scientifiche e i destinatari dei finanziamenti dell'ente nel campo delle scienze sociali dal tempo della "riforma Polvani", con un'attenzione particolare alla loro evoluzione e ai mutamenti di obiettivi e fisionomia; dall'altra, attraverso l'incrocio dei dati estratti, sono stato osservati gli orientamenti della promozione della ricerca sociale, per stabilire se e in che misura il CNR, attraverso i propri investimenti scientifici, contribuì ad affermare una cultura della ricerca empirica all'altezza delle sfide che definirono l'articolato processo di modernizzazione del Paese.

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche e la promozione delle scienze sociali. Un'analisi dei progetti di ricerca finanziati (1964-1999) © Cnr

Giulia Antonini
2019

Abstract

"Il Consiglio Nazionale delle Ricerche e la promozione delle scienze sociali. Un'analisi dei progetti di ricerca finanziati (1964-1999)" si propone una analisi delle politiche pubbliche e dei principali progetti di ricerca nell'ambito delle scienze sociali, avviate e gestite dal Consiglio Nazionale delle Ricerche a partire dalla metà degli anni Sessanta del Novecento. Scopo dello studio è quello di analizzare l'evoluzione della ricerca pubblica e, nello specifico, il contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche alla promozione delle scienze sociali, all'indomani della "riforma Polvani", attraverso un'indagine sui progetti finanziati dal Comitato per le scienze economiche, sociologiche e statistiche dal 1964 al 1999 - anno di soppressione dei Comitati nazionali di consulenza - e sul ruolo che ebbe l'ente nello sviluppo di disegni di ricerca volti ad esplorare e interpretare i processi di modernizzazione del Paese. Con la riforma prevista dalla Legge 283/1963 e la presidenza di Giovanni Polvani, l'ente - dalla sua costituzione nel 1923 vocato alla ricerca nei vari settori delle "scienze dure" - si aprì agli studi in campo umanistico, giuridico, economico e sociale, rispondendo alla crescente consapevolezza che lo studio e lo sviluppo del capitale immateriale della cultura umanistica fosse presupposto necessario al progresso culturale, scientifico ed economico del Paese. Oltre all'introduzione delle scienze umane e sociali, la riorganizzazione normativa introdotta da Polvani attribuì al CNR il ruolo di principale interlocutore istituzionale del governo per la ricerca scientifica, con il compito di promuovere e coordinare tutte le azioni ad essa connesse. La ricostruzione degli eventi ha preso avvio dal censimento del materiale documentario del Comitato nazionale di consulenza per le scienze economiche, sociologiche e statistiche relativo agli anni 1964-1999: la documentazione, che riveste grande importanza per la storia della politica scientifica italiana, è in gran parte inedita e solo in anni recenti è stata riordinata e inventariata ed è ora conservata presso l'Archivio storico del Consiglio Nazionale delle Ricerche. I dati tratti dallo spoglio dei 63 volumi sono stati organizzati in matrici relative ai progetti finanziati; la selezione non è stata fatta per tutti i progetti finanziati dal Comitato 10, ma solo per quelli riferibili alle scienze sociali, eliminando le informazioni relative alle discipline statistiche ed economiche. L'impianto delle matrici ha reso successivamente possibili una grande quantità di osservazioni a livelli aggregati e ha permesso di incrociare più variabili. Muovendo da questa grande disponibilità di dati quantitativi, l'indagine si è basata su due approcci: da una parte sono state analizzate le politiche scientifiche e i destinatari dei finanziamenti dell'ente nel campo delle scienze sociali dal tempo della "riforma Polvani", con un'attenzione particolare alla loro evoluzione e ai mutamenti di obiettivi e fisionomia; dall'altra, attraverso l'incrocio dei dati estratti, sono stato osservati gli orientamenti della promozione della ricerca sociale, per stabilire se e in che misura il CNR, attraverso i propri investimenti scientifici, contribuì ad affermare una cultura della ricerca empirica all'altezza delle sfide che definirono l'articolato processo di modernizzazione del Paese.
2019
9788880803386
Scienze sociali
CNR
Riforma Polvani
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/398385
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