La Banca Dati sui Centri Storici è interoperativa con la Banca dati delle città antiche e dei siti archeologici nel Sistema Informativo Territoriale dei Beni Culturali del territorio nazionale (S.I.T BC), messo a punto da oltre 15 anni dal CNR-Università del Salento e gestito all'interno del Laboratorio Sistemi Informativi Territoriali per i Beni Culturali del CNR-IASI (HERILAB) in collaborazione col Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria di UniSalento. Si tratta di è una linea specifica e innovativa. Il S.I.T. è basato su un quadro generale di riferimento cartografico (allineato, per quanto riguarda i sistemi geografici di riferimento, le codifiche generali, la cartografia nazionale e internazionale, sugli standard militari e sui criteri europei) e su diverse banche dati appositamente strutturate per i vari settori della ricerca. Il Sistema è gestito con software GIS di grande potenza in analogia con altre strutture pubbliche militari e civili. per la restituzione grafica dei dati ci si è avvalsi di software di uso comune (AutoCAD, BentleyMicrostation) insieme a CAD specifici per la restituzione fotogrammetrica analitica e digitale. Il SIT fu realizzato dal CNR nell'ambito di più ampio progetto strategico di ricerca "Metodologie di Catalogazione Beni Artistici e Culturali del Mezzogiorno" e (legge 64) che istituì Unità Operativa specifica sulla Conoscenza dei Beni Culturali del territorio. La banca dati è stata appositamente creata e realizzata sia nell'articolazione delle maschere, che nella creazione di vocabolari specifici caratterizzanti i diversi livelli di studio dei centri storici. La banca dati cataloga informazioni sui centri storici con dati riferibili a diverse categorie, riconducibili sia alla storia materiale del centro (tecniche costruttive, cave per la reperibilità dei materiali da costruzione, se si tratta di un centro fondato, etc.) che del territorio, sia a quella immateriale (famiglie proprietarie e singoli residenti nelle diverse fasi, notizie su guerre, notizie su censimenti di abitanti, mestieri e tipo di economie sviluppate). Le tipologie di dati finora sommariamente elencate son recuperabili attraverso la metodologia di seguito descritta: spoglio e documentazione di tutti i dati sulle singole evidenze dell'abitato note da bibliografia, archivi pubblici e privati (ad es. archivi di stato del territorio nazionale e internazionale, Archivi di Stato delle diverse provincie, archivi Vaticani, Archivio Centrale dello Stato di Roma, biblioteche nazionali, e archivi diocesani); riproduzione e/o trascrizione dei documenti utili per le attività in oggetto; posizionamento delle evidenze su cartografia di dettaglio (CTR, mappe catastali storiche cd. all'impianto, ortofoto, etc.) in rapporto alla documentazione delle fotografie aeree storiche; reperimento e analisi delle foto aeree storiche e recenti e restituzione e georeferenziazione di precisione delle stesse. Accanto alla sezione grafica, la banca dati gestisce attraverso il software GeoMedia Intergraph Exagon, tutta la sezione cartografica col posizionamento sia delle immagini aeree georeferenziate dei diversi abitati, che di poligoni vettoriali dei singoli complessi ed edifici elaborati appunto sulla base dei dati raccolti e che individuano il nucleo originario dell'abitato di riferimento. Sulla base cartografica nazionale IGM 1:25.000 sono integrate le Carte tecniche regionali 1:5000 e provinciali ove esistenti, comunali urbane 1:1000 e soprattutto i diversi catasti storici "c.d. all'impianto" dei singoli nuclei abitativi, degli inizi del XIX secolo nonchè diversi documenti grafici collegati.

Banca Dati per i Centri Storici, sezione del Sistema Informativo Italiano Territoriale per i Beni Culturali S.I.T. BC

Giovanna Occhilupo;Marcello Guaitoli
2015

Abstract

La Banca Dati sui Centri Storici è interoperativa con la Banca dati delle città antiche e dei siti archeologici nel Sistema Informativo Territoriale dei Beni Culturali del territorio nazionale (S.I.T BC), messo a punto da oltre 15 anni dal CNR-Università del Salento e gestito all'interno del Laboratorio Sistemi Informativi Territoriali per i Beni Culturali del CNR-IASI (HERILAB) in collaborazione col Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria di UniSalento. Si tratta di è una linea specifica e innovativa. Il S.I.T. è basato su un quadro generale di riferimento cartografico (allineato, per quanto riguarda i sistemi geografici di riferimento, le codifiche generali, la cartografia nazionale e internazionale, sugli standard militari e sui criteri europei) e su diverse banche dati appositamente strutturate per i vari settori della ricerca. Il Sistema è gestito con software GIS di grande potenza in analogia con altre strutture pubbliche militari e civili. per la restituzione grafica dei dati ci si è avvalsi di software di uso comune (AutoCAD, BentleyMicrostation) insieme a CAD specifici per la restituzione fotogrammetrica analitica e digitale. Il SIT fu realizzato dal CNR nell'ambito di più ampio progetto strategico di ricerca "Metodologie di Catalogazione Beni Artistici e Culturali del Mezzogiorno" e (legge 64) che istituì Unità Operativa specifica sulla Conoscenza dei Beni Culturali del territorio. La banca dati è stata appositamente creata e realizzata sia nell'articolazione delle maschere, che nella creazione di vocabolari specifici caratterizzanti i diversi livelli di studio dei centri storici. La banca dati cataloga informazioni sui centri storici con dati riferibili a diverse categorie, riconducibili sia alla storia materiale del centro (tecniche costruttive, cave per la reperibilità dei materiali da costruzione, se si tratta di un centro fondato, etc.) che del territorio, sia a quella immateriale (famiglie proprietarie e singoli residenti nelle diverse fasi, notizie su guerre, notizie su censimenti di abitanti, mestieri e tipo di economie sviluppate). Le tipologie di dati finora sommariamente elencate son recuperabili attraverso la metodologia di seguito descritta: spoglio e documentazione di tutti i dati sulle singole evidenze dell'abitato note da bibliografia, archivi pubblici e privati (ad es. archivi di stato del territorio nazionale e internazionale, Archivi di Stato delle diverse provincie, archivi Vaticani, Archivio Centrale dello Stato di Roma, biblioteche nazionali, e archivi diocesani); riproduzione e/o trascrizione dei documenti utili per le attività in oggetto; posizionamento delle evidenze su cartografia di dettaglio (CTR, mappe catastali storiche cd. all'impianto, ortofoto, etc.) in rapporto alla documentazione delle fotografie aeree storiche; reperimento e analisi delle foto aeree storiche e recenti e restituzione e georeferenziazione di precisione delle stesse. Accanto alla sezione grafica, la banca dati gestisce attraverso il software GeoMedia Intergraph Exagon, tutta la sezione cartografica col posizionamento sia delle immagini aeree georeferenziate dei diversi abitati, che di poligoni vettoriali dei singoli complessi ed edifici elaborati appunto sulla base dei dati raccolti e che individuano il nucleo originario dell'abitato di riferimento. Sulla base cartografica nazionale IGM 1:25.000 sono integrate le Carte tecniche regionali 1:5000 e provinciali ove esistenti, comunali urbane 1:1000 e soprattutto i diversi catasti storici "c.d. all'impianto" dei singoli nuclei abitativi, degli inizi del XIX secolo nonchè diversi documenti grafici collegati.
2015
Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica ''Antonio Ruberti'' - IASI
centri storici urbanistica architettura paesaggio banca dati
Centri Storici
Urbanisitica
Architettura
Banca Dati
Paesaggio
Topografia urbana
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/398479
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact