In un territorio come quello napoletano di "area vasta", con le sue variegate contraddizioni e le sue inesauribili sfaccettature, promuovere la cultura come leva di inclusione e, prima ancora, delineare il "paesaggio metropolitano" a partire dai quattro elementi fondamentali, l'aria e l'acqua, la terra e il fuoco, significa anche esplorare un delicato «punto di equilibrio»: da un lato, contrastare la disneylandizzazione dei luoghi culturali (e le tendenze, ad essa connesse, all'esasperazione mediatica, alla turistificazione, alla gentrificazione); dall'altro, valorizzare le rilevanze culturali, meno nel senso della "promozione della eccellenza" che in quello della "riqualifica. L'Itinerario dell'Aria è l'itinerario dell'intangibile: canti e danze della tradizione musicale napoletana; miti e rituali, le tradizioni votive e devozionali; saperi e pratiche che si esprimono nelle arti e nei mestieri. In tal senso, il patrimonio culturale che si esprime sul territorio metropolitano è sterminato. Si è deciso, pertanto, con questo Opuscolo, di offrire una chiave di lettura nuova del nostro territorio, immaginando di essere "viaggiatori nel tempo", scoprendo la bellezza dei luoghi e dei "valori" in essi racchiusi - veri Musei a cielo aperto che ripercorrono le strade del centro storico di Napoli, o le antiche mulattiere che collegavano la campagna ai centri abitati. La proposta di itinerario culturale incentrata sul "cammino solidale delle Arciconfraternite" favorisce la riscoperta e il riconoscimento di luoghi, opere e contesti legati all'ingente patrimonio delle Arciconfraternite della diocesi di Napoli e ai beni materiali e immateriali in esse custoditi. Muovendoci nel solco di quanto già avviato dal Comune di Napoli con i 50 Itinerari Culturali Metropolitani in spazi aperti e dalla Regione Campania col portale istituzionale incampania.com dedicato alla promozione di un turismo attivo, attuato attraverso un insieme di itinerari religiosi legati ai luoghi della spiritualità dedicati al tema: Percorsi dell'anima, Viaggio sensibile nella spiritualità campana - progetto Slow Campania (comprendente: i Luoghi dello spirito; i Percorsi dei Santi; i Percorsi mariani; i Percorsi micaelici e i Percorsi storici), si è inteso estendere, e allo stesso tempo arricchire, tale approccio prevedendo itinerari di visita e conoscenza delle principali Confraternite e Arciconfraternite del centro storico di Napoli dislocate lungo le arterie principali della città -i tre decumani e i loro prolungamenti- intese quali spazi aperti da esplorare e condividere secondo modalità volte a rivelare e ri-scoprire luoghi, opere e riti legati a realtà fino ad oggi poco conosciute e praticate. Il viaggio lungo i: "Casali ed antiche mulattiere" ci riporta alla scoperta dell'architettura rurale, della natura e dei sapori tipici della costiera sorrentina. Ormai abbandonate e dimenticate, le mulattiere rappresentavano le uniche vie di collegamento tra i paesi e le campagne, o talvolta, collegavano i piccoli centri abitati tra di loro. Questo itinerario recupera il loro valore storico, naturalistico e lo lega indissolubilmente alla ricchezza delle arti e dei mestieri ancora presenti sul territorio, come il pascolo, le attività lattiero-casearie, la produzione di pomodori, o l'enogastronomia. Infine, uno sguardo al futuro, al riconoscimento dell'immenso patrimonio immateriale da parte dell'UNESCO, può ricondurci all'essenza di una autentica "comunità di patrimonio" che, seppur "invisibile", è espressioni dei nostri valori, conoscenze e tradizioni. Tra queste, è inevitabile non richiamare l'iter in corso di alcune comunità che si identificano nella cultura e nell'arte della "lavorazione del Corallo e dei cammei"; della "pasta ed il percorso multisensoriale nella Valle dei mulini"; del "piennolo e la raccolta di pomodorini del Vesuvio". Ancor più evidenti e numerosi sono le processioni, i rituali e le celebrazioni che rappresentano l'anima del nostro territorio, la "Festa della Madonna dell'Arco a Palma Campania"; la "Festa della Madonna della Neve a Ponticelli"; la "Festa della Madonna di Casandrino"; la "Processione dei "fujenti" di Sant'Anastasia"; la "Pertica" dell'Accademia Vesuviana di tradizioni etnostoriche; la "Corsa dell'Angelo" dell'Arciconfraternita di S.M. Visitapoveri in Forio; il "Carro trionfale dell'Immacolata" nella Basilica di S. Croce in Torre del Greco; la "Festa delle Lucerne nel Borgo Antico del Casamale - Terra Murata" nel Comune di Somma Vesuviana; i "Riti della settimana Santa" nel Comune di Procida; la "Ndrezzata" nel Comune di Barano d'Ischia.
Percorsi esperienziali nel patrimonio culturale immateriale: alla scoperta dei Musei a cielo aperto
De Martino M;Apicerni V;Giusto R
2020
Abstract
In un territorio come quello napoletano di "area vasta", con le sue variegate contraddizioni e le sue inesauribili sfaccettature, promuovere la cultura come leva di inclusione e, prima ancora, delineare il "paesaggio metropolitano" a partire dai quattro elementi fondamentali, l'aria e l'acqua, la terra e il fuoco, significa anche esplorare un delicato «punto di equilibrio»: da un lato, contrastare la disneylandizzazione dei luoghi culturali (e le tendenze, ad essa connesse, all'esasperazione mediatica, alla turistificazione, alla gentrificazione); dall'altro, valorizzare le rilevanze culturali, meno nel senso della "promozione della eccellenza" che in quello della "riqualifica. L'Itinerario dell'Aria è l'itinerario dell'intangibile: canti e danze della tradizione musicale napoletana; miti e rituali, le tradizioni votive e devozionali; saperi e pratiche che si esprimono nelle arti e nei mestieri. In tal senso, il patrimonio culturale che si esprime sul territorio metropolitano è sterminato. Si è deciso, pertanto, con questo Opuscolo, di offrire una chiave di lettura nuova del nostro territorio, immaginando di essere "viaggiatori nel tempo", scoprendo la bellezza dei luoghi e dei "valori" in essi racchiusi - veri Musei a cielo aperto che ripercorrono le strade del centro storico di Napoli, o le antiche mulattiere che collegavano la campagna ai centri abitati. La proposta di itinerario culturale incentrata sul "cammino solidale delle Arciconfraternite" favorisce la riscoperta e il riconoscimento di luoghi, opere e contesti legati all'ingente patrimonio delle Arciconfraternite della diocesi di Napoli e ai beni materiali e immateriali in esse custoditi. Muovendoci nel solco di quanto già avviato dal Comune di Napoli con i 50 Itinerari Culturali Metropolitani in spazi aperti e dalla Regione Campania col portale istituzionale incampania.com dedicato alla promozione di un turismo attivo, attuato attraverso un insieme di itinerari religiosi legati ai luoghi della spiritualità dedicati al tema: Percorsi dell'anima, Viaggio sensibile nella spiritualità campana - progetto Slow Campania (comprendente: i Luoghi dello spirito; i Percorsi dei Santi; i Percorsi mariani; i Percorsi micaelici e i Percorsi storici), si è inteso estendere, e allo stesso tempo arricchire, tale approccio prevedendo itinerari di visita e conoscenza delle principali Confraternite e Arciconfraternite del centro storico di Napoli dislocate lungo le arterie principali della città -i tre decumani e i loro prolungamenti- intese quali spazi aperti da esplorare e condividere secondo modalità volte a rivelare e ri-scoprire luoghi, opere e riti legati a realtà fino ad oggi poco conosciute e praticate. Il viaggio lungo i: "Casali ed antiche mulattiere" ci riporta alla scoperta dell'architettura rurale, della natura e dei sapori tipici della costiera sorrentina. Ormai abbandonate e dimenticate, le mulattiere rappresentavano le uniche vie di collegamento tra i paesi e le campagne, o talvolta, collegavano i piccoli centri abitati tra di loro. Questo itinerario recupera il loro valore storico, naturalistico e lo lega indissolubilmente alla ricchezza delle arti e dei mestieri ancora presenti sul territorio, come il pascolo, le attività lattiero-casearie, la produzione di pomodori, o l'enogastronomia. Infine, uno sguardo al futuro, al riconoscimento dell'immenso patrimonio immateriale da parte dell'UNESCO, può ricondurci all'essenza di una autentica "comunità di patrimonio" che, seppur "invisibile", è espressioni dei nostri valori, conoscenze e tradizioni. Tra queste, è inevitabile non richiamare l'iter in corso di alcune comunità che si identificano nella cultura e nell'arte della "lavorazione del Corallo e dei cammei"; della "pasta ed il percorso multisensoriale nella Valle dei mulini"; del "piennolo e la raccolta di pomodorini del Vesuvio". Ancor più evidenti e numerosi sono le processioni, i rituali e le celebrazioni che rappresentano l'anima del nostro territorio, la "Festa della Madonna dell'Arco a Palma Campania"; la "Festa della Madonna della Neve a Ponticelli"; la "Festa della Madonna di Casandrino"; la "Processione dei "fujenti" di Sant'Anastasia"; la "Pertica" dell'Accademia Vesuviana di tradizioni etnostoriche; la "Corsa dell'Angelo" dell'Arciconfraternita di S.M. Visitapoveri in Forio; il "Carro trionfale dell'Immacolata" nella Basilica di S. Croce in Torre del Greco; la "Festa delle Lucerne nel Borgo Antico del Casamale - Terra Murata" nel Comune di Somma Vesuviana; i "Riti della settimana Santa" nel Comune di Procida; la "Ndrezzata" nel Comune di Barano d'Ischia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.