Questione di genere-Hub nazionale progetto Hypatia, attività Public Engagement per favorire la parità di genere nell'orientamento alle professioni..

Nel Rapporto tecnico si descrive l'attività di Public Engagement, a supporto della ricerca, svolta dalla sottoscritta Paola Anna Botti, matricola 28143, in qualità di Membro del Comitato Direttivo dell'Hub nazionale del progetto Hypatia, come da nomina allegata del Responsabile Programmi Scienza e Società del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia 'Leonardo da Vinci' di Milano, coordinatore per l'Italia del progetto Hypatia. Hypatia è un progetto europeo finanziato dal programma Horizon 2020 dell'Unione europea per la Ricerca e l'Innovazione. Il progetto ha come fine sia quello di stimolare e attrarre l'interesse degli adolescenti, in particolare delle ragazze, verso lo studio e la scelta delle professioni Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), sia di supportare l'orientamento verso tali materie, in modo da renderle più gender-inclusive. Per fare ciò diventa fondamentale cambiare il modo in cui le scienze vengono insegnate e comunicate, sia a scuola che in contesti di educazione informale. Per questo il progetto prevede la realizzazione di attività innovative, attraverso le quali gli insegnanti e gli altri stakeholder coinvolti (ricercatori, professionisti delle aziende, amministratori, policy maker ed educatori museali) possono aiutare i ragazzi ad esplorare le diverse opportunità e competenze che le carriere Stem offrono. Le attività si svolgono direttamente nella classe con il supporto del Museo e il coinvolgimento degli insegnanti e di esperti provenienti da enti di ricerca o industria. I format proposti sono diversi, riguardano attività sperimentali (Speed Date, Associazioni inconsce e IAT Test) e di discussione, incontri con ricercatori e professionisti provenienti da aziende impegnate in diversi ambiti scientifici e tecnologici. Il ruolo è stato quello di favorire l'approccio degli studenti, in particolare le ragazze, verso le materie scientifiche. Un'esperienza di public engagement per avvicinare gli Studenti al mondo della ricerca incoraggiandone l'inclusione di genere e farli dialogare su materie scientifiche presentando la varietà dei temi della ricerca scientifica e la figura del ricercatore. E' stata molto interessante l'attività di public engagement che ho potuto svolgere nel contesto di questo progetto. Ho avuto la possibilità, come membro dell'Hub, di partecipare attivamente sia ad un percorso di formazione per affrontare poi il tema delle Stem e della parità di genere, sia di essere coinvolta nell'organizzazione e realizzazione delle attività per raggiungere gli obiettivi dell'Hub. Ma ho avuto anche l'opportunità di mettermi in gioco svolgendo vari ruoli. Ho fatto, per le attività sperimentali, l'animatore in un paio di classi di una scuola milanese di I grado. Ho coordinato degli speed date (ne avevo avuto già esperienza in occasione del programma di public engagement realizzato nella fase post Expo di un progetto da me coordinato, sempre in collaborazione con il Museo). Ho svolto il ruolo di animatore per l'attività che analizza le associazioni inconsce dei partecipanti sulla relazione tra il genere, il coinvolgimento nei settori delle STEM e nelle scienze umanistiche, favorendo la discussione degli Studenti sui suddetti temi. Ho fatto da facilitatore nell'attività dello IAT Test -Test di Associazione Implicita ed è stato interessante scoprire le opinioni e le associazioni implicite che gli Studenti hanno lasciato emergere. Per l'attività degli incontri con i ricercatori e professionisti ho presentato la figura della TECNOLOGA all'interno della varietà di carriere STEM proposte in quegli incontri alle classi. Il mio contributo non è stato solo quello di far pensare alle ragazze che la scienza e la tecnologia siano interessanti, ma che le carriere scientifiche siano anche per loro, che le decisioni in materia di scienza e di tecnologia facciano parte della loro partecipazione alla società.