Between September and November 2005 a pioneer virtual archaeology exhibition, Building Virtual Rome, was organized at Trajan Markets in Rome by CNR ITABC, the Museum of Imperial For a, Luiss University, Federculture and Filas. In this important and attractive archaeological site in Rome a visiting path was conceived to host exclusively digital installations, videos, multimedia, different typologies of desktop VR systems (in stereoscopy, with aptic devices, artificial life VR environments) not directly connected with the surrounding archaeological artifacts but dealing with the general theme of ancient Rome, whose "vision" was virtually brought to life. At that stage, some technologies were still at the beginning of their evolution and were developed only at research level. This event was an occasion to present them to a wide audience and to observe the reaction. Visitors were interviewed at the beginning of their experience about their expectations; then they were observed and interviewed during the visit of each installation in order to undertand their approach, the interaction level, their understanding; finally they were asked to give their opinion at the end of the whole visiting path, about usability, attractiveness, involvement, learning. Within this exhibition a specific VR installation has been presented by ITABC: The Narrative Museum of the Appia Antica Archaeological Park. This project has been an extraordinary case study able to integrate different spatial technologies: remote sensing, laser scanning, mono and stereo photogrammetry, photomodelling, DGPS RTK (real time kinematic), GIS. Technologies used are turned towards two research directions : the first one is the topographic and architectural documentation of monuments for GIS and spatial archives, the second one is the creation of a virtual reality system dedicated to the narrative museum of the Appia antica. Scientific, geographical, antropological, cultural, narrative aspects are all together costitutive elements of the hystory of the archaeological landscape, they belong to its memory.

1° Mostra di Archeologia Virtuale organizzata presso la sede dei Mercati di Traiano a Roma, dal 15 settembre al 15 novembre 2005, dal CNR ITABC, Luiss Univ., Federculture, Filas.? Il percorso di visita è stato concepito per ospitare esclusivamente installazioni digitali: video, multimedia, diverse tipologie di sistemi VR desktop (in stereoscopia, con dispositivi aptici, ambienti di realtà virtuale e vita artificiale), non direttamente correlati con le strutture archeologiche cirocstanti ma, più in generale, attinenti il tema di Roma antica, la cui "visione" è stata virtualmente riportata in vita. Per l'esposizione sono state selezionate le migliori realizzazioni al mondo di computer grafica, multimedia, robotica e realtà virtuale. Alcune tecnologie erano ancora all'inizio della loro evoluzione, sviluppate solo a livello di ricerca. Questo evento è stato perciò un occasione per presentarle ad un vasto pubblico e per osservarne la reazione. I visitatori sono stati intervistati all'inizio della loro esperienza circa le loro aspettative, poi sono stati osservati durante la fruzione di ogni singola installazione al fine di comprendere il loro approccio, il livello di interazione e di coinvolgimento; alla fine di tutto il percorso di visita è stato chiesto loro di riempire un questionario, per esprimere un parere sull'usabilità, l'attrattiva, il coinvolgimento, l'apprendimento.UX on the general public: http://eprints.gla.ac.uk/143553/ Nell'ambito di questa mostra il CNR ITABC, che è stato uno degli organizzatori, ha anche presentato una installazione di realtà virtuale in stereoscopia: "Il museo narrativo del parco archeologico dell'Appia Antica". Questa applicazione all'avanguardia è stata sviluppata grazie ad un contratto con la Soprintendenza archeologica dell'Appia, finalizzato alla documentazione topografica dei monumenti e del paesaggio archeologico del Parco della Caffarella e dell'asse della via Appia, entro il raccordo. A partire dai modelli 3D ottenuti, metricamente corretti e opportunamente ottimizzati, è stata sviluppata questa applicazione di realtà virtuale in cui l'esplorazione 3D dei contesti archeologici è avvalorata e supportata da strumenti di misura 3D, ricostruzioni virtuali del possibile aspetto antico (paesaggio/strutture), filmati esplicativi delle tecnologie e metodologie di acquisizione impiegate. Tutti gli strumenti di analisi e i contenuti multimediali sono stati integrati e contestualizzati nello spazio 3D. Uno strato narrativo ha reso questa applicazione ancora più sperimentale, con l'inclusione, nello spazio virtuale, di character 3D di personaggi storici, divinità, alberi sacri nei quali l'avatar dell'utente si imbatte e da quali può ricevere storie e significati. Infine in questa applicazione sono state sperimentate, per la prima volta, dinamiche di artifical intelligence (comportamenti di sciame) per controllare il comportamento delle greggi modellate in 3D, anziché animazione predeterminate dal programmatore. Quindi processi di sumulazione e comportamenti adattivi in relazione alla ricerca / presenza di cibo. Presupporto di quest'ultima ricerca è l'intenzione di rendere gli ambienti di realtà virtuale, dedicati al patrimonio culturale, ecosistemi in evoluzione e non completamente predeterminati. Questa applicazione è stata molto apprezzata dal pubblico (si vedano risultati dell'indagine condotta qui: http://eprints.gla.ac.uk/143553/ Ultimo accesso 27/08/2020).

"Immaginare Roma Antica" e "Il museo narrativo del parco archeologico dell'Appia Antica".

Sofia Pescarin;Eva Pietroni;Bartolomeo Trabassi;Eva Pietroni;Sofia Pescarin;
2005

Abstract

Between September and November 2005 a pioneer virtual archaeology exhibition, Building Virtual Rome, was organized at Trajan Markets in Rome by CNR ITABC, the Museum of Imperial For a, Luiss University, Federculture and Filas. In this important and attractive archaeological site in Rome a visiting path was conceived to host exclusively digital installations, videos, multimedia, different typologies of desktop VR systems (in stereoscopy, with aptic devices, artificial life VR environments) not directly connected with the surrounding archaeological artifacts but dealing with the general theme of ancient Rome, whose "vision" was virtually brought to life. At that stage, some technologies were still at the beginning of their evolution and were developed only at research level. This event was an occasion to present them to a wide audience and to observe the reaction. Visitors were interviewed at the beginning of their experience about their expectations; then they were observed and interviewed during the visit of each installation in order to undertand their approach, the interaction level, their understanding; finally they were asked to give their opinion at the end of the whole visiting path, about usability, attractiveness, involvement, learning. Within this exhibition a specific VR installation has been presented by ITABC: The Narrative Museum of the Appia Antica Archaeological Park. This project has been an extraordinary case study able to integrate different spatial technologies: remote sensing, laser scanning, mono and stereo photogrammetry, photomodelling, DGPS RTK (real time kinematic), GIS. Technologies used are turned towards two research directions : the first one is the topographic and architectural documentation of monuments for GIS and spatial archives, the second one is the creation of a virtual reality system dedicated to the narrative museum of the Appia antica. Scientific, geographical, antropological, cultural, narrative aspects are all together costitutive elements of the hystory of the archaeological landscape, they belong to its memory.
2005
Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali - ITABC - Sede Montelibretti
1° Mostra di Archeologia Virtuale organizzata presso la sede dei Mercati di Traiano a Roma, dal 15 settembre al 15 novembre 2005, dal CNR ITABC, Luiss Univ., Federculture, Filas.? Il percorso di visita è stato concepito per ospitare esclusivamente installazioni digitali: video, multimedia, diverse tipologie di sistemi VR desktop (in stereoscopia, con dispositivi aptici, ambienti di realtà virtuale e vita artificiale), non direttamente correlati con le strutture archeologiche cirocstanti ma, più in generale, attinenti il tema di Roma antica, la cui "visione" è stata virtualmente riportata in vita. Per l'esposizione sono state selezionate le migliori realizzazioni al mondo di computer grafica, multimedia, robotica e realtà virtuale. Alcune tecnologie erano ancora all'inizio della loro evoluzione, sviluppate solo a livello di ricerca. Questo evento è stato perciò un occasione per presentarle ad un vasto pubblico e per osservarne la reazione. I visitatori sono stati intervistati all'inizio della loro esperienza circa le loro aspettative, poi sono stati osservati durante la fruzione di ogni singola installazione al fine di comprendere il loro approccio, il livello di interazione e di coinvolgimento; alla fine di tutto il percorso di visita è stato chiesto loro di riempire un questionario, per esprimere un parere sull'usabilità, l'attrattiva, il coinvolgimento, l'apprendimento.UX on the general public: http://eprints.gla.ac.uk/143553/ Nell'ambito di questa mostra il CNR ITABC, che è stato uno degli organizzatori, ha anche presentato una installazione di realtà virtuale in stereoscopia: "Il museo narrativo del parco archeologico dell'Appia Antica". Questa applicazione all'avanguardia è stata sviluppata grazie ad un contratto con la Soprintendenza archeologica dell'Appia, finalizzato alla documentazione topografica dei monumenti e del paesaggio archeologico del Parco della Caffarella e dell'asse della via Appia, entro il raccordo. A partire dai modelli 3D ottenuti, metricamente corretti e opportunamente ottimizzati, è stata sviluppata questa applicazione di realtà virtuale in cui l'esplorazione 3D dei contesti archeologici è avvalorata e supportata da strumenti di misura 3D, ricostruzioni virtuali del possibile aspetto antico (paesaggio/strutture), filmati esplicativi delle tecnologie e metodologie di acquisizione impiegate. Tutti gli strumenti di analisi e i contenuti multimediali sono stati integrati e contestualizzati nello spazio 3D. Uno strato narrativo ha reso questa applicazione ancora più sperimentale, con l'inclusione, nello spazio virtuale, di character 3D di personaggi storici, divinità, alberi sacri nei quali l'avatar dell'utente si imbatte e da quali può ricevere storie e significati. Infine in questa applicazione sono state sperimentate, per la prima volta, dinamiche di artifical intelligence (comportamenti di sciame) per controllare il comportamento delle greggi modellate in 3D, anziché animazione predeterminate dal programmatore. Quindi processi di sumulazione e comportamenti adattivi in relazione alla ricerca / presenza di cibo. Presupporto di quest'ultima ricerca è l'intenzione di rendere gli ambienti di realtà virtuale, dedicati al patrimonio culturale, ecosistemi in evoluzione e non completamente predeterminati. Questa applicazione è stata molto apprezzata dal pubblico (si vedano risultati dell'indagine condotta qui: http://eprints.gla.ac.uk/143553/ Ultimo accesso 27/08/2020).
archaeological landscape
virtual reality
storytelling
multi-level documentation
multi-layered information
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/405620
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