Nella preparazione della matrice organica da avviare al vermicompostaggio, vengono, di solito, considerate tre componenti: il substrato principale, l'eventuale correttivo o additivo per il bilanciamento dei parametri edafici (es. nutrienti, reazione, salinità) e l'agente di supporto (bulking agent). I materiali appropriati per la miscela iniziale vengono determinati sulla base delle caratteristiche del substrato principale da trattare. È considerato correttivo un qualsiasi materiale che, aggiunto in quantità modeste rispetto al substrato principale, serve ad integrare elementi nutrienti (soprattutto azoto) scarsi o addirittura assenti ovvero a condizionare la reazione (pH) della matrice organica. Per raggiungere i requisiti richiesti alla miscela iniziale, è possibile ricorrere a più di un additivo. L'agente di supporto è invece, normalmente, un materiale ligno-cellulosico, da moderatamente resistente a refrattario alla 46 biodegradazione, la cui funzione principale è quella di fornire struttura e porosità? alla miscela di partenza. Spesso l'agente di supporto assolve anche il compito di mitigare l'eccesso di umidità ovvero l'elevata concentrazione (quantità di sostanza organica prontamente degradabile/unità di peso) del substrato principale. In quest'ultimo caso l'agente di supporto funziona anche da correttivo. Nella preparazione della miscela di partenza da sottoporre a vermicompostaggio, è necessario quindi, prima di tutto, considerare il fattore più critico: l'umidità. Una volta calcolato il corretto contenuto di umidità della miscela da avviarsi al compostaggio, l'altro importante calcolo da impostare è quello relativo al rapporto C/N. Carbonio (C), azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) sono gli elementi nutritivi principali richiesti da microorganismi e lombrichi coinvolti nel processo di vermicompostaggio. Azoto, fosforo e potassio sono inoltre i principali nutrienti delle piante e, per questo, la loro concentrazione finisce per influenzare anche il valore agronomico del vermicompost. È però soprattutto la quantità di carbonio e di azoto in rapporto bilanciato della matrice iniziale che può? influenzare l'andamento ottimale del processo di vermicompostaggio. In generale, i microorganismi utilizzano, per le reazioni energetiche e la crescita, una quantità? di carbonio circa venti volte superiore a quella di azoto. Ne consegue che è importante la disponibilità? di C ed N in appropriate proporzioni. Le matrici organiche da avviare al vermicompostaggio dovrebbero avere un rapporto C/N compreso tra 20:1 e 30:1 per garantire un andamento ottimale del processo. Il sottovaglio ha un valore del rapporto C/N di 14,4 mentre il digestato di 8,4. Questi valori estremamente bassi possono essere modificati miscelando le matrici iniziali con altri materiali. In particolare, il sottovaglio può essere miscelato con letame che solitamente ha un C/N>30-50. Per quanto riguarda il digestato, invece, un materiale idoneo per apportare carbonio e allo stesso tempo fornire struttura e porosità? alla miscela di partenza può essere la paglia (C/N>80). Anche il biochar può rappresentare un materiale idoneo a migliorare porosità e apportare carbonio al digestato (C/N>50-70). Il biochar è un materiale ligno-cellulosico, da moderatamente resistente a refrattario alla biodegradazione, la cui funzione principale è quella di fornire struttura e porosità alla miscela di partenza. Nel caso del digestato inoltre, l'aggiunta di un materiale ligno-cellulosico è necessaria in quanto, dall'indice di respirazione così come confermato anche dall'indice di germinazione, il digestato presenta condizioni limitanti per lo sviluppo dei microrganismi aerobi.

Caratterizzazione del sottovaglio e del digestato

Silvia Borsacchi;Emilia Bramanti;Lucia Calucci;Beatrice Campanella;Francesca Cicogna;Serena Coiai;Claudio Evangelisti;Claudia Forte;Elisa Passaglia;Cristina Macci;Grazia Masciandaro;Eleonora Peruzzi;Roberto Pini
2021

Abstract

Nella preparazione della matrice organica da avviare al vermicompostaggio, vengono, di solito, considerate tre componenti: il substrato principale, l'eventuale correttivo o additivo per il bilanciamento dei parametri edafici (es. nutrienti, reazione, salinità) e l'agente di supporto (bulking agent). I materiali appropriati per la miscela iniziale vengono determinati sulla base delle caratteristiche del substrato principale da trattare. È considerato correttivo un qualsiasi materiale che, aggiunto in quantità modeste rispetto al substrato principale, serve ad integrare elementi nutrienti (soprattutto azoto) scarsi o addirittura assenti ovvero a condizionare la reazione (pH) della matrice organica. Per raggiungere i requisiti richiesti alla miscela iniziale, è possibile ricorrere a più di un additivo. L'agente di supporto è invece, normalmente, un materiale ligno-cellulosico, da moderatamente resistente a refrattario alla 46 biodegradazione, la cui funzione principale è quella di fornire struttura e porosità? alla miscela di partenza. Spesso l'agente di supporto assolve anche il compito di mitigare l'eccesso di umidità ovvero l'elevata concentrazione (quantità di sostanza organica prontamente degradabile/unità di peso) del substrato principale. In quest'ultimo caso l'agente di supporto funziona anche da correttivo. Nella preparazione della miscela di partenza da sottoporre a vermicompostaggio, è necessario quindi, prima di tutto, considerare il fattore più critico: l'umidità. Una volta calcolato il corretto contenuto di umidità della miscela da avviarsi al compostaggio, l'altro importante calcolo da impostare è quello relativo al rapporto C/N. Carbonio (C), azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) sono gli elementi nutritivi principali richiesti da microorganismi e lombrichi coinvolti nel processo di vermicompostaggio. Azoto, fosforo e potassio sono inoltre i principali nutrienti delle piante e, per questo, la loro concentrazione finisce per influenzare anche il valore agronomico del vermicompost. È però soprattutto la quantità di carbonio e di azoto in rapporto bilanciato della matrice iniziale che può? influenzare l'andamento ottimale del processo di vermicompostaggio. In generale, i microorganismi utilizzano, per le reazioni energetiche e la crescita, una quantità? di carbonio circa venti volte superiore a quella di azoto. Ne consegue che è importante la disponibilità? di C ed N in appropriate proporzioni. Le matrici organiche da avviare al vermicompostaggio dovrebbero avere un rapporto C/N compreso tra 20:1 e 30:1 per garantire un andamento ottimale del processo. Il sottovaglio ha un valore del rapporto C/N di 14,4 mentre il digestato di 8,4. Questi valori estremamente bassi possono essere modificati miscelando le matrici iniziali con altri materiali. In particolare, il sottovaglio può essere miscelato con letame che solitamente ha un C/N>30-50. Per quanto riguarda il digestato, invece, un materiale idoneo per apportare carbonio e allo stesso tempo fornire struttura e porosità? alla miscela di partenza può essere la paglia (C/N>80). Anche il biochar può rappresentare un materiale idoneo a migliorare porosità e apportare carbonio al digestato (C/N>50-70). Il biochar è un materiale ligno-cellulosico, da moderatamente resistente a refrattario alla biodegradazione, la cui funzione principale è quella di fornire struttura e porosità alla miscela di partenza. Nel caso del digestato inoltre, l'aggiunta di un materiale ligno-cellulosico è necessaria in quanto, dall'indice di respirazione così come confermato anche dall'indice di germinazione, il digestato presenta condizioni limitanti per lo sviluppo dei microrganismi aerobi.
2021
Istituto di Chimica dei Composti OrganoMetallici - ICCOM -
Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri - IRET
Istituto per i Processi Chimico-Fisici - IPCF
vermicompostaggio
rifiuti solidi urbani
digestato
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
prod_475373-doc_194160.pdf

solo utenti autorizzati

Descrizione: Caratterizzazione del sottovaglio e del digestato
Dimensione 3 MB
Formato Adobe PDF
3 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/414166
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact