Il contributo presenta il rapporto delle attività svolte nel WP4 "Rilevamento di dettaglio nelle aree pilota" del Progetto SedInOut illustrando, in particolare, le principali analisi geomorfologiche e geomorfometriche finalizzate al riconoscimento e alla determinazione dei volumi mobilizzabili delle colate detritiche in bacini montani. La sezione 1, dopo aver introdotto la definizione delle colate detritiche e i principali schemi della loro classificazione, descrive gli elementi chiave degli approcci geomorfologici e morfometrici per la distinzione tra colate detritiche e altri processi di trasporto solido. La sezione 2 tratta della valutazione del materiale mobilizzabile nei bacini interessati da colate detritiche, che vede come primo passaggio l'individuazione e caratterizzazione delle aree sorgenti di sedimento presenti nell'area di studio (sottosezione 2.1). La mappatura delle aree sorgenti di sedimento è validata ed integrata dalla raccolta di dati derivata dai rilievi di terreno, per la quale nel corso del progetto SedInOut, è stata sviluppata una scheda di rilevamento con l'obiettivo di standardizzare questa importante attività di raccolta dati. Nella sottosezione 2.1 sono riportate le linee guida per l'utilizzo della scheda. La sottosezione 2.3, descrive invece un approccio geomorfologico per la stima dei volumi mobilizzabili a partire dalle aree sorgenti mappate, mentre nella successiva sottosezione 2.4 si evidenzia l'utilità dei dati storici di magnitudo delle colate detritiche, delle formule empiriche e relazioni di scala come elemento di confronto con le stime a base geomorfologica. La sezione 3 descrive due tecniche geomorfometriche utili per l'analisi del grado di connessione delle aree sorgenti di sedimento con il corso d'acqua principale (sottosezione 3.1) e per la raccolta di informazioni sui volumi erodibili sulla base di analisi di modelli digitali multitemporali che sono in grado di quantificare le variazioni geomorfiche occorse a causa di uno o più eventi di particolare intensità. Si ritiene che l'attento utilizzo combinato dei metodi descritti in questo contributo possa contribuire a ridurre l'incertezza, spesso piuttosto rilevante, delle stime dei volumi mobilizzabili in bacini interessati da colate detritiche. Infine, la sezione 4, riporta i principali risultati ottenuti nelle aree pilota della Regione del Veneto.
Analisi geomorfologica per il riconoscimento e la determinazione dei volumi mobilizzabili delle colate detritiche - WP 4 report Progetto SedinOut
Marco Cavalli;Giorgia Macchi;Giovanni Monegato;Stefano Crema;Lorenzo Marchi;
2023
Abstract
Il contributo presenta il rapporto delle attività svolte nel WP4 "Rilevamento di dettaglio nelle aree pilota" del Progetto SedInOut illustrando, in particolare, le principali analisi geomorfologiche e geomorfometriche finalizzate al riconoscimento e alla determinazione dei volumi mobilizzabili delle colate detritiche in bacini montani. La sezione 1, dopo aver introdotto la definizione delle colate detritiche e i principali schemi della loro classificazione, descrive gli elementi chiave degli approcci geomorfologici e morfometrici per la distinzione tra colate detritiche e altri processi di trasporto solido. La sezione 2 tratta della valutazione del materiale mobilizzabile nei bacini interessati da colate detritiche, che vede come primo passaggio l'individuazione e caratterizzazione delle aree sorgenti di sedimento presenti nell'area di studio (sottosezione 2.1). La mappatura delle aree sorgenti di sedimento è validata ed integrata dalla raccolta di dati derivata dai rilievi di terreno, per la quale nel corso del progetto SedInOut, è stata sviluppata una scheda di rilevamento con l'obiettivo di standardizzare questa importante attività di raccolta dati. Nella sottosezione 2.1 sono riportate le linee guida per l'utilizzo della scheda. La sottosezione 2.3, descrive invece un approccio geomorfologico per la stima dei volumi mobilizzabili a partire dalle aree sorgenti mappate, mentre nella successiva sottosezione 2.4 si evidenzia l'utilità dei dati storici di magnitudo delle colate detritiche, delle formule empiriche e relazioni di scala come elemento di confronto con le stime a base geomorfologica. La sezione 3 descrive due tecniche geomorfometriche utili per l'analisi del grado di connessione delle aree sorgenti di sedimento con il corso d'acqua principale (sottosezione 3.1) e per la raccolta di informazioni sui volumi erodibili sulla base di analisi di modelli digitali multitemporali che sono in grado di quantificare le variazioni geomorfiche occorse a causa di uno o più eventi di particolare intensità. Si ritiene che l'attento utilizzo combinato dei metodi descritti in questo contributo possa contribuire a ridurre l'incertezza, spesso piuttosto rilevante, delle stime dei volumi mobilizzabili in bacini interessati da colate detritiche. Infine, la sezione 4, riporta i principali risultati ottenuti nelle aree pilota della Regione del Veneto.File | Dimensione | Formato | |
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