La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) rappresenta una condizione patologica dell'apparato respiratorio caratterizzata da ostruzione cronica del flusso aereo, generalmente progressiva, che si associa ad una elevata risposta infiammatoria. In questo contesto, l'ipotesi del Progetto RESPIRO (training RESpiratorio nei pazienti affetti da broncoPneumopatia cROnica ostruttiva: effetti sulla performance cardiorespiratoria e qualità di vita) condotto dall'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR in collaborazione con la Fondazione Toscana Gabriele Monasterio per la Ricerca Medica e di Sanità Pubblica (FTGM), si basa sulla possibilità che le tecniche di respirazione controllata, agendo sulla funzione dei muscoli inspiratori, in particolare del diaframma, modifichino il pattern respiratorio non solo a riposo, ma soprattutto durante lo sforzo. Questo comporterebbe un maggiore utilizzo della riserva respiratoria durante esercizio fisico attraverso un miglioramento dell'efficienza ventilatoria, con riflessi positivi sulla performance cardiorespiratoria e quindi sulla qualità di vita psico-fisica nei pazienti affetti da BPCO.
Training respiratorio nei pazienti affetti da BPCO: effetti sulla qualità della vita e sulla performance cardiorespiratoria
Francesca Mastorci;Mirko Passera;Chiara Benvenuti;Alessandro Pingitore
2020
Abstract
La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) rappresenta una condizione patologica dell'apparato respiratorio caratterizzata da ostruzione cronica del flusso aereo, generalmente progressiva, che si associa ad una elevata risposta infiammatoria. In questo contesto, l'ipotesi del Progetto RESPIRO (training RESpiratorio nei pazienti affetti da broncoPneumopatia cROnica ostruttiva: effetti sulla performance cardiorespiratoria e qualità di vita) condotto dall'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR in collaborazione con la Fondazione Toscana Gabriele Monasterio per la Ricerca Medica e di Sanità Pubblica (FTGM), si basa sulla possibilità che le tecniche di respirazione controllata, agendo sulla funzione dei muscoli inspiratori, in particolare del diaframma, modifichino il pattern respiratorio non solo a riposo, ma soprattutto durante lo sforzo. Questo comporterebbe un maggiore utilizzo della riserva respiratoria durante esercizio fisico attraverso un miglioramento dell'efficienza ventilatoria, con riflessi positivi sulla performance cardiorespiratoria e quindi sulla qualità di vita psico-fisica nei pazienti affetti da BPCO.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.