Tesi CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOLOGIA ED ECOLOGIA DELL'AMBIENTE MARINO COSTIEROQuesto studio mira allo sviluppo di un progetto che si basa sul raggiungimento di un equilibrio fra consumi energetici e produttività di biomassa algale; è auspicabile che tale risultato sia ottenibile grazie alla possibilità di produrre energia dalla biomassa stessa. Nello specifico sono stati analizzati cinque differenti ceppi algali in modo da valutare la loro composizione lipidica ai fini della produzione di biocarburante.La scelta di basare il progetto sulla coltura di microalghe a scopi energetici è stata determinata da una serie di notevoli vantaggi: a differenza di altre colture energetiche, le microalghe non richiedono terreni agricoli, non richiedono necessariamente acqua dolce pura e, anzi, possono essere abbinate al trattamento di acque reflue e utilizzate per la depurazione delle stesse.Inoltre per sostenere il processo fotosintetico può essere utilizzata CO2 da fumi di combustione o fermentazione; mentre la biomassa residua può trovare applicazione nell'industria zootecnica come fertilizzante o mangime. Il processo è ecosostenibile in quanto non rilascia sostanze contaminanti e non fa uso di pesticidi; inoltre, grazie ai nostri climi tendenti al tropicale la produttività risulta superiore rispetto alle colture tradizionali. Per ottenere un maggior accumulo di olio nelle alghe è necessario "stressarle", ossia porle in condizioni di crescita sfavorevoli. In particolare il rapporto N:P deve essere innalzato in modo da porre la biomassa algale in carenza di nutrienti azotati. L'effetto della radiazione luminosa è importante sia per la crescita algale sia per la produzione di oli; in tal modo l'eventuale illuminazione artificiale del sistema andrà regolata opportunamente affinché sia adeguata e non eccessiva.
Scommessa energetica per il futuro: biodiesel dalle microalghe / Pietro CamaGiacobbe MG, ; Tutor, Gargiulo. - (2015).
Scommessa energetica per il futuro: biodiesel dalle microalghe
2015
Abstract
Tesi CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOLOGIA ED ECOLOGIA DELL'AMBIENTE MARINO COSTIEROQuesto studio mira allo sviluppo di un progetto che si basa sul raggiungimento di un equilibrio fra consumi energetici e produttività di biomassa algale; è auspicabile che tale risultato sia ottenibile grazie alla possibilità di produrre energia dalla biomassa stessa. Nello specifico sono stati analizzati cinque differenti ceppi algali in modo da valutare la loro composizione lipidica ai fini della produzione di biocarburante.La scelta di basare il progetto sulla coltura di microalghe a scopi energetici è stata determinata da una serie di notevoli vantaggi: a differenza di altre colture energetiche, le microalghe non richiedono terreni agricoli, non richiedono necessariamente acqua dolce pura e, anzi, possono essere abbinate al trattamento di acque reflue e utilizzate per la depurazione delle stesse.Inoltre per sostenere il processo fotosintetico può essere utilizzata CO2 da fumi di combustione o fermentazione; mentre la biomassa residua può trovare applicazione nell'industria zootecnica come fertilizzante o mangime. Il processo è ecosostenibile in quanto non rilascia sostanze contaminanti e non fa uso di pesticidi; inoltre, grazie ai nostri climi tendenti al tropicale la produttività risulta superiore rispetto alle colture tradizionali. Per ottenere un maggior accumulo di olio nelle alghe è necessario "stressarle", ossia porle in condizioni di crescita sfavorevoli. In particolare il rapporto N:P deve essere innalzato in modo da porre la biomassa algale in carenza di nutrienti azotati. L'effetto della radiazione luminosa è importante sia per la crescita algale sia per la produzione di oli; in tal modo l'eventuale illuminazione artificiale del sistema andrà regolata opportunamente affinché sia adeguata e non eccessiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.