Tesi di laurea magistrale: POLIMORFISMI GENETICI ED APLOTIPI DELLA REGIONE 3'UTR DEL GENE HLA-G NEL TRAPIANTO DI RENE.La maggiore sfida per il paziente trapiantato è il mantenimento di una stabile funzione renale a lungo termine in assenza di reazioni di rigetto dell'organo, cercando di prevenire le principali complicanze (metaboliche e cardiovascolari, infezioni, neoplasie) associate alla terapia immunosoppressiva. L'insorgenza di disordini metabolici, quali diabete, dislipidemie ed obesità post trapianto (che costituiscono fattori di rischio per aumentata morbidità e mortalità nel lungo termine), oltre ad essere indotta dal trattamento farmacologico, può essere favorita da fattori genetici di predisposizione. Le conseguenze dell'insorgenza di alterazioni metaboliche sulla prognosi del trapianto di rene, a breve e lungo termine, sono oggetto di studio e di crescente interesse. Nella popolazione generale, circa il 40-70% della variabilità interindividuale dell'indice di massa corporea (BMI) è stato attribuito a fattori genetici e sono stati individuati numerosi geni che, con differenti meccanismi, influenzano i valori di BMI e lo sviluppo di obesità. Più recentemente, l'attenzione si è concentrata sull'associazione tra obesità, diabete ed infiammazione di basso grado, con l'individuazione di polimorfismi genetici di molecole coinvolte nell'immunità/infiammazione. Human leukocyte antigen (HLA)-G è una molecola HLA non classica con funzioni immunomodulanti ed immunosuppressive e coinvolta nei meccanismi di tolleranza nei trapianti d'organo. Il polimorfismo costituito da una inserzione/delezione di 14bp nell'esone 8, HLA-G14bpins/del, è uno dei polimorfismi più studiati in varie condizioni patologiche; nei trapianti d'organo è stato principalmente analizzato in associazione con l'insorgenza di complicanze immunologiche, quali rigetto ed infezioni post-trapianto. Fino ad ora, nel campo dei trapianti, l'interesse per questa molecola è stato prevalentemente di tipo immunologico, tuttavia alcuni studi ne stanno ipotizzando un coinvolgimento in altri ambiti fisiopatologici.Nel presente lavoro sperimentale è stata effettuata un'analisi preliminare dei polimorfismi della regione regolatrice 3'UTR del gene HLA-G, per valutarne eventuali associazioni genotipiche e/o aplotipiche con l'insorgenza di fattori di rischio post-trapianto, quali obesità, diabete e rigetto cronico. Lo studio è stato condotto presso l'Istituto di Farmacologia Traslazionale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR - IFT), sede dell'Aquila. L'analisi dei polimorfismi della regione 3'UTR dell'HLA-G è stata effettuata mediante sequenziamento diretto. I risultati hanno evidenziato associazioni significative per alcuni genotipi (+3142G/G) ed una differente distribuzione degli aplotipi della regione 3'UTR tra riceventi obesi e non obesi. I risultati confermano l'ipotesi di un ruolo funzionale di HLA-G nella regolazione metabolica, fino ad ora solo marginalmente evidenziata in altre condizioni patologiche, ed indicano l'opportunità di approfondire lo studio di nuovi meccanismi fisiopatologici della molecola HLA-G, di potenziale interesse in varie condizioni cliniche.
POLIMORFISMI GENETICI ED APLOTIPI DELLA REGIONE 3'UTR DEL GENE HLA-G NEL TRAPIANTO DI RENE / Laureanda Ylenia Della Rocca, ; tutorrelatore esterno Daniela Piancatelli,. - (2020 Jul 25).
POLIMORFISMI GENETICI ED APLOTIPI DELLA REGIONE 3'UTR DEL GENE HLA-G NEL TRAPIANTO DI RENE.
2020
Abstract
Tesi di laurea magistrale: POLIMORFISMI GENETICI ED APLOTIPI DELLA REGIONE 3'UTR DEL GENE HLA-G NEL TRAPIANTO DI RENE.La maggiore sfida per il paziente trapiantato è il mantenimento di una stabile funzione renale a lungo termine in assenza di reazioni di rigetto dell'organo, cercando di prevenire le principali complicanze (metaboliche e cardiovascolari, infezioni, neoplasie) associate alla terapia immunosoppressiva. L'insorgenza di disordini metabolici, quali diabete, dislipidemie ed obesità post trapianto (che costituiscono fattori di rischio per aumentata morbidità e mortalità nel lungo termine), oltre ad essere indotta dal trattamento farmacologico, può essere favorita da fattori genetici di predisposizione. Le conseguenze dell'insorgenza di alterazioni metaboliche sulla prognosi del trapianto di rene, a breve e lungo termine, sono oggetto di studio e di crescente interesse. Nella popolazione generale, circa il 40-70% della variabilità interindividuale dell'indice di massa corporea (BMI) è stato attribuito a fattori genetici e sono stati individuati numerosi geni che, con differenti meccanismi, influenzano i valori di BMI e lo sviluppo di obesità. Più recentemente, l'attenzione si è concentrata sull'associazione tra obesità, diabete ed infiammazione di basso grado, con l'individuazione di polimorfismi genetici di molecole coinvolte nell'immunità/infiammazione. Human leukocyte antigen (HLA)-G è una molecola HLA non classica con funzioni immunomodulanti ed immunosuppressive e coinvolta nei meccanismi di tolleranza nei trapianti d'organo. Il polimorfismo costituito da una inserzione/delezione di 14bp nell'esone 8, HLA-G14bpins/del, è uno dei polimorfismi più studiati in varie condizioni patologiche; nei trapianti d'organo è stato principalmente analizzato in associazione con l'insorgenza di complicanze immunologiche, quali rigetto ed infezioni post-trapianto. Fino ad ora, nel campo dei trapianti, l'interesse per questa molecola è stato prevalentemente di tipo immunologico, tuttavia alcuni studi ne stanno ipotizzando un coinvolgimento in altri ambiti fisiopatologici.Nel presente lavoro sperimentale è stata effettuata un'analisi preliminare dei polimorfismi della regione regolatrice 3'UTR del gene HLA-G, per valutarne eventuali associazioni genotipiche e/o aplotipiche con l'insorgenza di fattori di rischio post-trapianto, quali obesità, diabete e rigetto cronico. Lo studio è stato condotto presso l'Istituto di Farmacologia Traslazionale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR - IFT), sede dell'Aquila. L'analisi dei polimorfismi della regione 3'UTR dell'HLA-G è stata effettuata mediante sequenziamento diretto. I risultati hanno evidenziato associazioni significative per alcuni genotipi (+3142G/G) ed una differente distribuzione degli aplotipi della regione 3'UTR tra riceventi obesi e non obesi. I risultati confermano l'ipotesi di un ruolo funzionale di HLA-G nella regolazione metabolica, fino ad ora solo marginalmente evidenziata in altre condizioni patologiche, ed indicano l'opportunità di approfondire lo studio di nuovi meccanismi fisiopatologici della molecola HLA-G, di potenziale interesse in varie condizioni cliniche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.