Il trapianto renale rappresenta la migliore opzione terapeutica per i pazienti con insufficienza renale cronica. Tuttavia, Per migliorare l'evoluzione del trapianto e la sopravvivenza del paziente è necessario il controllo delle alterazioni metaboliche e nutrizionali associate al trapianto stesso. L'aumento di peso dopo il trapianto è estremamente comune. Negli ultimi anni, attraverso studi di associazione genome-wide (Genome-Wide Association Study, GWAS) sono state identificate diverse varianti genetiche associate all'obesità e allo sviluppo di eventuali comorbidità. Scopo del seguente elaborato è stato quello di ricercare in letteratura eventuali lavori che abbiano analizzato, in pazienti sottoposti a trapianto di rene, varianti genetiche potenzialmente coinvolte nell'insorgenza di obesità e disturbi metabolici post trapianto. Poiché i polimorfismi a singolo nucleotide trasmettono effetti di piccola entità e i punteggi di rischio genetico hanno un valore predittivo relativamente basso, finora non soddisfano i criteri per diventare biomarcatori adatti per la medicina di precisione. Ad oggi, per prevenire l'insorgenza di obesità nei pazienti riceventi il trapianto di rene, vengono applicate delle strategie generali di management post-trapianto che prevedono cambiamenti comportamentali e dello stile di vita. Tuttavia, il trapianto può rappresentare un modello di studio e prevenzione del rischio cardiovascolare e degli effetti di componenti genetiche eventualmente coinvolte in tale rischio. Una buona gestione dei rischi su base genetica potrebbe indirizzare trattamenti personalizzati e migliorare, in futuro, l'outcome a lungo termine.
OBESITÀ E RISCHIO CARDIOMETABOLICO NEL POST-TRAPIANTO DI RENE: POSSIBILI ASSOCIAZIONI GENETICHE? / Nadia Gabriele candidata, ; tutorcorrelatore Daniela Piancatelli,. - (2019 Dec 16).
OBESITÀ E RISCHIO CARDIOMETABOLICO NEL POST-TRAPIANTO DI RENE: POSSIBILI ASSOCIAZIONI GENETICHE?
2019
Abstract
Il trapianto renale rappresenta la migliore opzione terapeutica per i pazienti con insufficienza renale cronica. Tuttavia, Per migliorare l'evoluzione del trapianto e la sopravvivenza del paziente è necessario il controllo delle alterazioni metaboliche e nutrizionali associate al trapianto stesso. L'aumento di peso dopo il trapianto è estremamente comune. Negli ultimi anni, attraverso studi di associazione genome-wide (Genome-Wide Association Study, GWAS) sono state identificate diverse varianti genetiche associate all'obesità e allo sviluppo di eventuali comorbidità. Scopo del seguente elaborato è stato quello di ricercare in letteratura eventuali lavori che abbiano analizzato, in pazienti sottoposti a trapianto di rene, varianti genetiche potenzialmente coinvolte nell'insorgenza di obesità e disturbi metabolici post trapianto. Poiché i polimorfismi a singolo nucleotide trasmettono effetti di piccola entità e i punteggi di rischio genetico hanno un valore predittivo relativamente basso, finora non soddisfano i criteri per diventare biomarcatori adatti per la medicina di precisione. Ad oggi, per prevenire l'insorgenza di obesità nei pazienti riceventi il trapianto di rene, vengono applicate delle strategie generali di management post-trapianto che prevedono cambiamenti comportamentali e dello stile di vita. Tuttavia, il trapianto può rappresentare un modello di studio e prevenzione del rischio cardiovascolare e degli effetti di componenti genetiche eventualmente coinvolte in tale rischio. Una buona gestione dei rischi su base genetica potrebbe indirizzare trattamenti personalizzati e migliorare, in futuro, l'outcome a lungo termine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.